"La crisi dei cambiamenti climatici è dovuta anche all’attività umana, noi, cristiani e buddisti, dobbiamo lavorare insieme per affrontare il tema di una spiritualità ecologica."Questo il tema principale del messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in occasione della festività buddista di Vesakh/Hanamatsuri 2016.
C’è bisogno “ora più che mai” di dialogo interreligioso. Ne è convinto il Cardinal Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che è intervenuto a Doha alla XII conferenza sul dialogo tra le fedi intitolata “Sicurezza spirituale e intellettuale alla luce delle dottrine religiose”.
Un incontro di Papa Francesco con l’imam dell’università Al Azhar? Tutto da vedere, ma di certo il Papa vorrebbe. Lo ha confermato durante il volo di ritorno dal Messico, in conferenza stampa. Proseguono, dunque, i contatti di Papa Francesco con il mondo islamico. Si lavora per una visita alla Moschea di Roma, si mantengono buoni rapporti con l’Iran sciita (di recente, il Cardinal Turkson è stato a Qom; e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha patrocinato la pubblicazione del catechismo in farsi), e si cerca anche un incontro con quello che un giornalista in aereo ha chiamato “il Papa dei sunniti”, ovvero Ahmed Muhammad Ahmed al-Tayed, che è imam della moschea di al-Azhar dal 2010.
“Per alcuni tra voi, come pure per altri appartenenti a diverse comunità religiose, sulla gioia della festa getta un’ombra il ricordo dei propri cari che hanno perso la vita o i loro beni o sofferto fisicamente, mentalmente e persino spiritualmente a causa della violenza.” Il messaggio del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso a firma del cardinale presidente Jean-Louis Cardinale Tauran In occasione del mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr mette in luce la violenza che “Comunità etniche e religiose in numerosi Paesi del mondo hanno patito sofferenze enormi ed ingiuste: l’assassinio di alcuni dei loro membri, la distruzione del loro patrimonio culturale e religioso, emigrazione forzata dalle loro case e città, molestie e stupro delle loro donne, schiavizzazione di alcuni dei loro membri, tratta di esseri umani, commercio di organi, e persino la vendita di cadaveri!” Un dramma perchè questi crimini sono resi ancora più odiosi dal “ tentativo di giustificarli in nome della religione.”