Due sono i rischi che la pandemia del Covid-19 porta con sé. Il primo: che l’emergenza sanitaria ci porti ad una insufficiente disponibilità di risorse, al punto che si potrebbe andare a decidere chi curare e chi no, basando così le decisioni su una differenza di valore della vita umana e della dignità di ogni persona. Il secondo: che il dato biologico prenda il sopravvento sulle scienze politiche, ovvero il rischio della biopolitica.
C’è bisogno di un’azione educativa più ampia
Il focus dell’Intelligenza Artificiale non deve essere sulla tecnologia, ma piuttosto “per il bene dell’umanità e delll’ambiente, per la nostra casa comune e i suoi abitanti, che sono inestricabilmente connessi”. Al culmine di incontro sul tema dell’intelligenza artificiale, la Pontificia Accademia per la Vita sigla un appello per una intelligenza artificiale etica insieme alla FAO e ad IBM e Microsoft.
"Papa Francesco, con la Lettera Humana Communitas, ha invitato la Pontificia Accademia per la Vita ad allargare i suoi orizzonti, a rivisitare il significato stesso del termine vita umana. Papa Francesco chiede all’Accademia di sviluppare la riflessione sul versante delle nuove tecnologie oggi definite emergenti e convergenti". Così Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, presenta presso la Sala Stampa della Santa Sede il Workshop e l'Assemblea della Pontificia Accademia per la Vita sul tema "The good Alghoritm? Artificial Intelligence: Ethics, Law, Health" che ha luogo presso l’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano il 26 e 27 febbraio 2020.
Cosa c’è di più emozionante che permettere ai dei ragazzi con bisogni speciali di “brillare” come star per una serata speciale di ballo?
“La fragilità e la vulnerabilità delle persone bisognose di cure palliative e di altri tipi di cure non dovrebbero mai essere consentite… Tragicamente, sono troppo spesso trascurati, o addirittura "scartati con un atteggiamento di abbandono, che è in realtà eutanasia reale e nascosta”.
“Religione ed Etica Medica: Cure Palliative e la Salute Mentale durante l'invecchiamento”. Si è parlato di questo oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede e nel Simposio Internazionale organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla World Innovation Summit for Health (WISH, un’iniziativa della Qatar Foundation).
“Voi che siete a favore della famiglia sarete presi in giro. Si dirà che siete fuori moda, si dirà che impedite il progresso scientifico, si dirà che cercate di mettere il bavaglio alla scienza attraverso una morale superata. Ebbene, vorrei dire proprio a voi di non aver paura: voi trasmettete le parole della vita”. Erano parole del professore Jerome Lejeune, genetista di fama internazionale, che “scoprì” la trisomia 21, la sindrome di Down. Ed è questa la mentalità che il professor Lejeune portò alla Pontificia Accademia per la Vita, di cui fu, per brevissimo tempo, presidente.
“Questa lettera elogia il lavoro svolto in questi anni. E mentre ricorda l’attività cosi robusta della Pontificia Accademia per la Vita, la esorta e la incoraggia a percorrere le nuove frontiere che si sono aperte in questi venticinque anni. È una lettera che non rinnega nulla del passato, ma include e guida le nuove prospettive”. Con queste parole il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Monsignor Vincenzo Paglia, ha presentato alla stampa la Lettera che Papa Francesco ha inviato in occasione del 25.mo anniversario dell’istituzione della Pontificia Accademia.
“Esiste una vita umana concepita, una vita in gestazione, una vita venuta alla luce, una vita bambina, una vita adolescente, una vita adulta, una vita invecchiata e consumata ed esiste la vita eterna. Esiste una vita che è famiglia e comunità, una vita che è invocazione e speranza. Come anche esiste la vita umana fragile e malata, la vita ferita, offesa, avvilita, emarginata, scartata. È sempre vita umana. È la vita delle persone umane, che abitano la terra creata da Dio e condividono la casa comune a tutte le creature viventi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in udienza i partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita.
Cure palliative e malattie rare, due temi che hanno un grande impatto mediatico e infinti risvolti etici, per questo la Santa Sede fa sentire la sua voce.
La Cattedra “Gaudium et spes” sarà inaugurata il 25 gennaio presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia a Roma, in Laterano. La nuova Cattedra esprime l’intenzione di immedesimarsi nel cammino di rifondazione dell’Istituto, così come è stato tracciato da Papa Francesco, e di investire risorse nelle ricerche sul tema della Famiglia, in rapporto al nuovo contesto sociale, in Italia, in Occidente e non solo.
Nelle società democratiche i temi del fine vita vanno affrontati “con pacatezza: in modo serio e riflessivo, e ben disposti a trovare soluzioni, anche normative, il più possibile condivise”.
“È urgente, intensificare lo studio e il confronto sugli effetti della evoluzione della società in senso tecnologico per articolare una sintesi antropologica che sia all’altezza di questa sfida epocale”.
“L’itinerario artistico promosso dalla Pontifica Accademia della Vita all’interno dei Musei Vaticani offre ai visitatori la possibilità di contemplare la bellezza delle relazioni umane, soprattutto quelle in cui le diverse generazioni si sostengono reciprocamente nell’affrontare l’esistenza e le sue fatiche”. E’ ciò che è scritto nel catalogo “Accompagnare la vita. Itinerario artistico per contemplare le relazioni umane”, e rappresenta una delle iniziative dell'Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita (PAV), sul tema “Accompagnare la vita. Nuove responsabilità nell'era tecnologica”, che avrà luogo in Vaticano, nell'Aula Nuova del Sinodo, dal 5 al 7 ottobre.
Sono cinque i Membri del Consiglio Direttivo della Pontificia Accademia per la Vita che oggi sono stattio nominati da Papa Francesco.
Ci sono molte conferme, nella lista dei membri della Pontificia Accademia per la Vita che è stata resa nota oggi. Dopo la pubblicazione dei nuovi Statuti – che in realtà vanno riscritti ogni 5 anni – si pensava che anche la “membership” sarebbe stata profondamente ripensata. Con le nomine, Papa Francesco sembra testimoniare che la linea di studi resta invariata, anche se con un taglio più “francescano”.
Dal 5 al 7 ottobre prossimo si svolgerà in vaticano L’Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita. Il tema: Accompagnare la vita. Nuove responsabilità nell’era tecnologica. Una occasione per conoscere meglio il nuovo volto della Accademia voluta da Giovanni Paolo II nel 1994 e riformata da Francesco lo scorso anno.