No a ogni forma di eutanasia, suicidio assistito, accanimento terapeutico, sì alle cure palliative. E' quanto viene ribadito nel "Piccolo lessico del fine-vita", edito dalla Pontificia Accademia per la Vita, in cui si riporta la posizione della Chiesa sul tema.
I rappresentanti dell'Associazione medica cattolica australiana, con il sostegno di diversi teologi morali e bioeticisti cattolici,
I vescovi francesi si sono detti “rattristati” dalla decisione del Senato, e poi hanno lanciato una iniziativa di digiuno e preghiera. La Pontificia Accademia per la Vita ha sottolineato che “non esiste un diritto a sopprimere una vita umana”. Ma le parole più forti sull’inserimento nella Costituzione francese della garanzia della libertà per le donne di ricorrere all’aborto le ha dette un arcivescovo francese che ora non fa più l’arcivescovo, costretto a dimettersi a causa di una campagna stampa malevola che poi si è dimostrata, alla prova dei fatti e del tribunale, priva di fondamento. Perché l’arcivescovo Michel Aupetit, emerito di Parigi, non ha usato mezzi termini: “La Francia è diventato Stato totalitario”.
Protagonisti di questa mattinata in Vaticano sono i Membri della Pontificia Accademia per la Vita. Prima dal Papa, poi in Sala Stampa della Santa Sede, in occasione dell’Assemblea Generale, che si svolge a Roma, presso il Centro Conferenze dell'Augustinianum, dal 12 al 14 febbraio 2024, sul tema “Human. Meanings and Challenges”.
Lunedì 28 agosto a Buenos Aires, nella sede dell’Università Cattolica Argentina, sotto gli auspici della Pontificia Accademia per la Vita, viene firmata la "Dichiarazione delle Religioni Abramitiche: le persone anziane nella società contemporanea e la loro protezione".
"Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ribadisce il suo ‘no’ nei confronti dell’eutanasia e del suicidio assistito, in piena adesione al Magistero". E' questo il chiarimento inviato subito, tramite la Sala Stampa della Santa Sede, dalla Pontificia Accademia per la Vita in relazione all’intervento di Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, tenuto mercoledì 19 aprile al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia.
La Pontificia Accademia per la Vita (www.academyforlife.va) riunisce i suoi Accademici nei giorni 20-21-22 febbraio per la 28.esima Assemblea Generale.
Tre sfide da affrontare, nel momento in cui le nuove tecnologie diventano sempre più pervasive e arrivano persino a toccare la natura stessa dell’essere umano. Papa Francesco li delinea in un discorso alla Pontificia Accademia per la Vita, che comincia oggi la sua plenaria sul tema “Convergere sulle Persone. Le tecnologie emergenti per il bene comune”.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di abolire la sentenza Roe v. Wade, con 6 voti a favore e 3 contrari, ponendo fine a mezzo secolo di aborto legalizzato a livello nazionale negli Stati Uniti. Hanno immediatamente espresso la loro contrarietà alla decisione sia il presidente degli Stati Uniti Biden, sia la presidente della Camera dei Rappresentanti Pelosi.
I vescovi italiani sono in Assemblea plenaria e non rilasciano per ora dichiarazioni sulla vicenda del via libera al “suicidio assistito” di un tetraplegico delle Marche
“Oltre ai vaccini è prioritario un accesso vero ed effettivo alle cure”, ma anche ai “beni che permettono ‘semplicemente’ di vivere”. Lo sottolinea l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, delineando le sfide e i problemi discussi nella plenaria 2021 dell’accademia, la prima in presenza dall’inizio della pandemia, che si svolge in questi giorni in Vaticano e che ha come tema “Salute pubblica in prospettiva globale. Pandemia, bioetica, futuro”.
“La crisi pandemica ha fatto risuonare ancora più fortemente tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Non possiamo essere sordi a questo duplice grido, dobbiamo ascoltarlo bene! L’esame delle numerose e gravi questioni emerse in questi ultimi due anni non è un compito facile”. Lo ha detto il Papa stamane ricevendo in udienza la plenaria della Pontificia Accademia per la Vita.
Doveva essere un convegno sui vaccini in generale, è diventata una Tavola Rotonda (online, a causa della pandemia) sulle vaccinazioni. Un tema centrale, in era di pandemia, cui si arriva con due conclusioni: che l’accessibilità alle vaccinazioni deve essere garantita a tutti, e che la riluttanza vaccinale vada affrontata guardando ai problemi strutturali, con un programma che non riguardi solo i vaccini, ma anche le strutture che garantiscano igiene e prevenzione.
“La qualità di una civiltà si misura dal rispetto che ha per il più debole dei suoi membri”. E’ una frase di Jérôme Lejeune il grande genetista, da gennaio servo di Dio che Scoprì la Sindrome di Down e fu il primo Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Compie un anno la Rome Call for AI Ethics, il manifesto per una etica nello svilupo dell’intelligenza artificile siglato in Vaticano dalla Pontificia Accademia per la Vita con Microsoft, IBM, FAO. Un anno dopo, la piattaforma dei firmatari si è allargata, per un tema che è divenuto centrale nelle politiche della Santa Sede. “È aperto – ha detto l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita – un canale di dialogo tra le religioni monoteiste per verificare se ed in che modo si possa convergere su una visione della tecnologia al servizio di tutta l’umanità”.
Papa Francesco ha nominato stamane 4 nuovi Membri Ordinari della Pontificia Accademia per la Vita.
“La pandemia ha fatto emergere una duplice consapevolezza: da una parte l’interdipendenza tra tutti e dall’altra la presenza di forti disuguaglianze. Siamo tutti in balìa della stessa tempesta, ma in un certo senso, si può anche dire che stiamo remando su barche diverse: le più fragili affondano ogni giorno. È indispensabile ripensare il modello di sviluppo dell’intero pianeta. Tutti sono interpellati: la politica, l’economia, la società, le organizzazioni religiose, per avviare un nuovo assetto sociale che metta al centro il bene comune dei popoli. Non c’è più nulla di privato che non metta in gioco anche la forma pubblica dell’intera comunità. L’amore per il bene comune non è una fissazione cristiana: la sua articolazione concreta, adesso, è diventata una questione di vita o di morte, per una convivenza all’altezza della dignità di ciascun membro della comunità”. Lo scrive la Pontificia Accademia per la Vita nel Documento “La vecchiaia: il nostro futuro. La condizione degli anziani dopo la pandemia”, pubblicato oggi.
Di fronte ai gravissimi problemi che si stanno presentando in ordine alla produzione ed alla distribuzione del vaccino per il Covid19, la Pontificia Accademia per la Vita ribadisce "con forza l’urgenza di individuare opportuni sistemi per la trasparenza e la collaborazione".
Attraverso una "road map" in 20 punti la Commissione Vaticana Covid-19 e la Pontificia Accademia per la Vita intervengono sul tema della accessibilità dei vaccini per tutti.
Il fenomeno del Covid-19 non è solo il risultato di avvenimenti naturali.