Il 28 maggio di 40 anni fa moriva a Varsavia il Cardinale Stefan Wyszyński, Arcivescovo di Varsavia e Primate di Polonia.
"La lettera del vostro seminario, firmata dal rettore insieme ai due prefetti e al decano degli ex alunni, mi ha procurato grande gioia. Che meraviglia vedere in Polonia ciò che invece sta appassendo in Germania". Lo scrive - secondo quando riporta c - Benedetto XVI in una lettera inviata al seminario dell'Arcidiocesi di Czestochowa
La Giornata Mondiale della Gioventù 2023 è lontana, ma alcuni giovani salesiani in Polonia hanno comunque iniziato a prepararsi per il grande evento dedicato ai giovani di tutto il mondo.
Per essere pro-vita, è sufficiente essere onesti: l'Associazione polacca organizza la Settimana di Preghiera per la Protezione della Vita.Nella festa di S. Giuseppe, inizia la Settimana di Preghiera per la Protezione della Vita. È un'iniziativa dell'Associazione Polacca Difensori della Vita Umana, sostenuta dai vescovi di molte diocesi polacche.
“Le organizzazioni cattoliche formano la più grande rete di aiuti in Polonia dopo gli enti pubblici e svolgono un ruolo importante nell'attuazione dei servizi sociali nel Paese”, per un totale di oltre 4 milioni di servizi unitari forniti nel 2019”.
I compiti delle singole entità del sistema di risposta agli abusi sessuali, l'assistenza alle vittime e la prevenzione nella Chiesa polacca, così come le loro attività nel 2020, sono stati presentati nel rapporto annuale preparato dall'Ufficio del Delegato della Conferenza Episcopale Polacca (KEP) e dalla Fondazione San Giuseppe della KEP.
“La Chiesa Cattolica, la quale si sforza di sostenere le donne in situazioni di vita derivanti da gravidanze difficili o indesiderate, richiama alla protezione e alla cura di tutta la vita nascente”.
La Quaresima per la Chiesa in Polonia inizia con la preghiera e la penitenza per gli abusi sessuali su minori, questa mattina è stata celebrata la S. Messa dal Santuario da Jasna Góra per l'intenzione delle vittime, presieduta da padre Bogumił Kępa, delegato della Diocesi di Kalisz per la protezione dei bambini e dei giovani.
Il 22 ottobre scorso il Tribunale Costituzionale polacco ha dichiarato incostituzionale l'aborto in caso di alta probabilità di danno grave e irreversibile al feto o di una malattia incurabile che ne minacci la vita. In pratica, in molti casi ha significato la morte di bambini non nati per il sospetto di sindrome di Down.
Si è svolta online, lo scorso 26 gennaio, la 21esima Giornata dell’Islam organizzata dalla Chiesa Cattolica che è in Polonia, e che ha avuto come tema: “Cristiani e musulmani, proteggere insieme i luoghi di culto”. Una giornata che, ha affermato monsignor Henryk Ciereszko, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per il dialogo tra cattolici e musulmani ha l’obiettivo di “superare avversioni e pregiudizi, evidenziare ciò che unisce musulmani e cristiani.
Dopo "attente indagini sul suo passato", la Santa Sede ha preso duri provvedimenti disciplinari contro il Cardinale Henryk Gulbinowicz, 97 anni, arcivescovo emerito di Wroclaw (Breslavia). La pena è stata comunicata dalla nunziatura apostolica in Polonia, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, rilanciato da Vatican News in Polacco, e poi dall'Osservatore Romano nell'edizione di domenica.
La sentenza del Tribunale Costituzionale sull'aborto è, nella dimensione umana, un grande, positivo passo di civiltà. Lo ha affermato l'arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, in un'intervista alla KAI, Agenzia Cattolica di Informazione. Tuttavia - ha sottolineato - la mancata pubblicazione della decisione del Tribunale Costituzionale presenta molti punti interrogativi.
A seguito della sentenza del 22 ottobre in cui il Tribunale Costituzionale ha dichiarato che l’aborto eugenico (selettivo) non è compatibile con la Costituzione Polacca, ieri, domenica il 25 ottobre 2020 in Polonia si sono verificati atti di violenza davanti alle chiese. Il Presidente dell'Episcopato Polacco esprime la sua preoccupazione.
Storico in Polonia: nel giorno della memoria di San Giovanni Paolo II, il Tribunale Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'aborto per motivi eugenetici.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza Andrzej Duda, Presidente della Repubblica di Polonia.
Se qualcuno dovesse individuare il cuore della Polonia, non farebbe fatica a trovarlo nel santuario mariano di Czestochowa. È lì che si ha l’espressione più pura della fede polacca. Una fede mariana molto corale, che si esprime, ad esempio, nel pellegrinaggio da Varsavia a Cracovia, che dura nove giorni.
“Sapete che sono nato nel 1920, a maggio, quando i bolscevichi decisero di conquistare Varsavia. Ecco perché, dalla mia nascita, porto dentro di me un grande debito verso coloro che intrapresero allora la lotta contro l'invasore e vinsero, a costo della propria vita”. Sono parole pronunciate da Giovanni Paolo II durante il settimo pellegrinaggio in Patria nel 1999, quando visitò il Cimitero Militare di Radzymin dove sono sepolti i soldati polacchi morti durante la battaglia di Varsavia nel 1920. Quest’anno allora festeggiamo il centesimo anniversario della nascita di Karol Wojtyła ma anche della battaglia che è passata alla storia come “Il miracolo sulla Vistola”.
Il Parco Nazionale della Memoria è stato inaugurato a Toruń lo scorso 8 agosto con una Santa Messa presso il Santuario della Beata Vergine Maria Stella della Nuova Evangelizzazione e San Giovanni Paolo II a Toruń.
Tutto inizia il primo agosto del 1944, ma prosegue fino al 2 ottobre dello stesso anno. La rivolta di Varsavia del 1944 contro i nazisti è uno dei capitoli più tragici e al tempo stesso gloriosi della resistenza. Fallita militarmente ma con eroi non solo tra i soldati dell’esercito che tennero testo da soli alle forze superiori, ma soprattutto nel clero.
“100.000 volontari e 3.000 suore coinvolte nell'aiuto alle persone colpite dal coronavirus, le celebrazioni della Santa Messa on line con una partecipazione record di fedeli, e molte iniziative di assistenza locale. Possiamo dire che i cattolici polacchi hanno definitivamente superato l'esame durante la crisi causata dal pandemia di coronavirus”, spiega Pawel Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca.