Alle 19.00 di oggi nella chiesa dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano si celebra la stazione quaresimale.
“Tra l’apertura e la proroga del Concilio, otto mesi circa sono passati. In questo intermezzo la Chiesa, interrogando con un solo sguardo e la sua tradizione infallibile e gl’imminenti pericoli della collettività cattolica, ha riconosciuto un dogma necessario, dove alcuni non volevano vedere che una dottrina fosse incerta e in ogni caso inopportuna”.
Sono passati esattamente 150 anni da quel 20 settembre 1870 quando le truppe italiane sfondarono le difese pontificie a Porta Pia – attraverso la celeberrima breccia – e occupando così Roma che, poco dopo, sarebbe diventata capitale dello Stato unitario italiano.
Il 18 luglio 1870, 150 anni fa, Papa Pio IX emanava la costituzione dogmatica Pastor Aeternus – frutto del Concilio Vaticano I – che sanciva i dogmi del primato e dalla infallibilità papale.
Tra le tante storie del Seminario romano, tra i tanti traslochi, trasferimenti e rinascite un periodo davvero difficile fu quello della chiusura dovuta alla soppressione della Compagnia di Gesù decisa da Papa Clemente XIV.
A San Lorenzo furi le Mura il pellegrinaggio stazionale si ferma due volte. La prima è la III domenica di Quaresima.
Con un fortissimo “Credo”, denso di riferimenti teologici e teso a rinnovare le verità di fede, Pio IX aprì l’8 dicembre 1869 il Concilio Vaticano I. La data dell’8 dicembre non era scelta a caso. Era parte di una precisa strategia di Pio IX per rinsaldare la fede della popolazione, mentre le idee liberali cominciavano a prendere piede, Roma era praticamente sotto assedio, e si cominciava a leggere la fede non con le lenti della verità, ma attraverso quelle dell’evoluzione.
Il sabato della settimana di Pasqua si arriva di nuovo a San Giovanni in Laterano.
La III domenica di quaresima il cammino stazionale arriva a San Lorenzo fuori le mura.
La festa della Cattedra di San Pietro ha una origine antichissima e la sua nascita si confonde con la leggenda, ma il significato è importantissimo per la Chiesa Cattolica.
La cosa che non ti aspetti è che sia stato Pio IX ad innamorarsi dell’idea di una rivista popolare.
Era il 1858 e Papa Pio IX, a vent’anni dalla nascita della prima ferrovia in Italia, la Napoli Portici, aveva intuito il ruolo fondamentale che avrebbe avuto la rete ferroviaria per lo sviluppo della nazione: Sin dall’inizio del suo pontificato diede il via alla costruzione di alcune linee ferrate, che collegarono Roma con i principali centri dello Stato Pontificio.