Ultime Notizie: persecuzione dei cristiani

I fedeli nicaraguensi in una manifestazione a supporto dei vescovi nel 2018 / Archivi Catholic News Agency

Diplomazia pontificia, la Chiesa perseguitata in Nicaragua

Undici nuovi arresti di sacerdoti in Nicaragua nel fine settimana, e poi un altro nel corso della settimana appena trascorsa, segnano la recrudescenza della persecuzione contro la Chiesa in Nicaragua. Il regime di Ortega, prima dell’espulsione di tutti i diplomatici vaticani, aveva eliminato la posizione del decano del Corpo Diplomatico, che spetta alla Santa Sede per il diritto di decananza stabilito sin dal Congresso di Vienna, e aveva espulso in maniera improvvisa e violenta il nunzio, l’arcivescovo Waldemar Sommertag. Inizialmente, la Chiesa Cattolica aveva partecipato anche al dialogo nazionale, ma poi era andata incontro a contestazioni del governo che la accusava di essere troppo a favore del popolo.  

Un momento della presentazione del libro del Primo Ministro di Montenegro "A critique of Global Ethics" / Governo del Montenegro

Diplomazia pontificia, Papa – Kirill in Montenegro? Questione Nigeria al Parlamento UE

Un secondo incontro tra Papa Francesco e Kirill potrebbe avvenire in Montenegro? Lo auspica il Primo Ministro montenegrino Abazović, che ha invitato il Papa nel Paese durante l’udienza del 10 ottobre e ha prospettato la possibilità che la sua piccolo nazione possa essere luogo di incontro internazionale. Ne ha parlato con ACI Stampa.  

La copertina del rapporto dell'Osservatorio sulla Intolleranza e Discriminazione dei Cristiani in Europa / OIDAC

I cristiani si autocensurano, e così sono più vulnerabili di fronte al mondo

L’intolleranza porta i cristiani all’autocensura. Vale a dire che i cristiani, di fronte alle sempre più forti intolleranze, sono sempre più restii a dire il loro punto di vista, per timore di essere attaccati, fino a porsi persino domande sulle loro convinzioni. È questa la drammatica conclusione cui arriva il rapporto “Percezioni di autocensura: confermare e comprenderne l’effetto agghiacciante”, che snocciola cifre ed esempi di questo “effetto agghiacciante che, di fatto, congelerebbe i cristiani di fronte all’opinione pubblica.  

La copertina del Rapporto "Under Pressure" dell'OIDAC / OIDAC

In numeri e casi, la persecuzione nascosta dei cristiani in Europa

Sebbene sia noto che i cristiani siano il gruppo religioso più perseguitato al mondo, non si pensa mai che questa persecuzione possa avvenire in Europa. Eppure sono anni che l’Osservatorio per la Discriminazione e l’Intolleranza contro i Cristiani in Europa documenta casi su casi, dalle vandalizzazioni delle chiese alle discriminazione sul luogo di lavoro, costruendo un database basato su fonti concrete, inclusi gli articoli di giornale. L’Osservatorio ha pubblicato il 7 dicembre un Rapporto che si concentra su cinque nazioni europea, e che, con numeri e cifre, mette in luce un dato ormai incontrovertibile: la persecuzione dei cristiani in Europa è un fatto che non possiamo più eludere.  

Il santuario di Rila, il più popolare di Bulgaria / Wikimedia Commons

La Madonna e le radici cristiane d’Europa. I secoli di afflizione

Una nazione legata a Maria, che la ha consolata nei secoli di afflizione. La Bulgaria che ha vissuto sotto varie dominazioni ha mantenuto la fede anche grazie al culto alla Vergine, rimasto intatto anche nei bui anni del comunismo. Il culto mariano permea la nazione sin dall’inizio della conversione, e già nel IX secolo si diffonde a macchia d’olio, sebbene non ci siano molte chiese e monasteri mariani risalenti a quel periodo.  

I partecipanti alla conferenza di Budapest sulla persecuzione dei cristiani / Alexey Gotovsky/EWTN

Da Budapest, l’allarme: “Il grido dei cristiani non viene ascoltato”

“Molti non hanno ascoltato le nostre grida”. È stato questo il lamento del patriarca siriano ortodosso Mar Ignation Aprhem II Karim. Il patriarca ha tenuto il discorso di apertura alla Conferenza Internazionale sulla persecuzione dei cristiani nel Medio Oriente, che si è tenuta a Budapest dal 26 al 28 novembre.  

Scorcio della città di Homs, in Siria, dopo la distruzione dovuta al conflitto / ACS

Aiuto alla Chiesa che Soffre in Siria. “Le sanzioni stremano la popolazione”

Tre storie, tre protagonisti da Maaloula, Homs e Aleppo, città martiri del conflitto in Siria. E, soprattutto, la necessità di portare aiuto ad una nazione e una popolazione stremata da otto anni di conflitto. Aiuto alla Chiesa che Soffre, sezione italiana, è stata in Siria con l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. L’obiettivo è quello di aiutare i cristiani a rimanere in Siria. Una possibilità non semplice.  

La presentazione del Rapporto Annuale 2018 di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Palazzo San Calisto, Città del Vaticano, 20 giugno 2019 / Daniel Ibanez / ACI Group

Aiuto alla Chiesa che Soffre: i progetti, le iniziative, le attività

Sotto i riflettori c’è lo Sri Lanka, dove i cristiani sono stati colpiti dagli attacchi di Pasqua. Ma Aiuto alla Chiesa che Soffre aiuta cristiani perseguitati in tutto il mondo. E non solo con campagne visibili o finanziando progetti. Ma anche inviando borse di studio per permettere ai sacerdoti di formarsi, facendo celebrare Sante Messe, editando una Bibbia del Fanciullo venduta in 51 milioni di esemplari dal 1979, Una raccolta che quest’anno ha raggiunto i 111 milioni di euro.

Bandiera Vaticana  / CNA Archive

Diplomazia pontificia, la persecuzione dei cristiani è vicina ad un genocidio

Un nuovo rapporto sulla persecuzione dei cristiani commissionato nel Regno Unito ha sottolineato che ormai la persecuzione è quasi al livello di un genocidio. È il secondo rapporto, dopo quello del dipartimento USA della Libertà Religiosa nel mondo, che mette in guardia dalla persecuzione anti-cristiana nel mondo. In entrambi i casi, si fa riferimento anche alla preoccupante situazione cinese.  

Il Panel su Religious Minorities in Armed Conflict, Ginevra, 8 marzo 2018 / ADF International

Diplomazia pontificia, il dovere di proteggere

La dignità dei bambini è “a rischio” e il migliore interesse del bambino “dovrebbe essere una priorità in ogni situazione umanitaria”. La Santa Sede parla a Ginevra di Diritti del Bambino, ed espone la sua denuncia della situazione internazionale. Sempre a Ginevra, in questa settimana, c’è stato un evento sulla persecuzione dei cristiani, tema forse un po’ dimenticato, eppure sempre attuale.  

Alcuni bambini rifugiati cristiani in Sud Sudan / ACS Italia

Cristiani eritrei in Sudan: in fuga da una persecuzione per trovarne un'altra

Da un regime totalitario ad uno islamista. È questa la tragica sorte di migliaia di cristiani eritrei che in fuga dal loro Paese, sono costretti a fermarsi per diversi anni in Sudan.  

Un momento del film "I 26 martiri del Giappone"  / ANS

Cristiani in Giappone: dopo il film sul “silenzio”, un film sul martirio

Non solo i cristiani costretti a fare apostasia, a vivere nascosti, a rimanere nel silenzio. Il Giappone è stato anche un terreno fertile di missionari e martiri. Come i 26 giapponesi crocifissi proprio al tempo del Samurai di Cristo beatificato il 7 febbraio, sulla cui storia fu tratto un film nel 1931. Quel film è stato proiettato in Vaticano lo scorso 6 febbraio, come sottolinea l’Agenzia di Informazione Salesiana.  

Una immagine del Parlamento Europeo di Bruxelles / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

I cristiani? Il gruppo più perseguitato. Lo dice anche il Parlamento Europeo

A sottolineare che i cristiani sono il gruppo più perseguitato c'è anche un rapporto approvato dal Parlamento Europeo lo scorso 14 dicembre. E non è un dato da sottovalutare, perché fa seguito ad una serie di iniziative che hanno tutte un loro peso specifico.  

Una sessione dell'OSCE / OSCE

La Santa Sede: "Perché si ha paura del cristianesimo?"

Da Ginevra a Vienna, la Santa Sede fa sentire la sua voce sul tema delle armi, dei trattati internazionali del commercio che impediscono l’accessibilità dei farmaci, ma soprattutto tiene il discorso di apertura alla conferenza dell’OSCE sulla lotta all’intolleranza nei confronti dei cristiani. Un incontro di alto livello, quest’ultimo, che si è tenuto a Vienna, nella sede OSCE, il 14 dicembre. Il discorso è stato pronunciato da monsignor Antoine Camilleri, vice ministro degli Esteri vaticano, e rappresenta un punto fermo del modo in cui la Santa Sede vuole sia trattata la libertà religiosa. Una posizione portata avanti non solo per interesse personale – dice monsignor Camilleri – ma anche per tutte le altre minoranze, partendo dal presupposto che la libertà religiosa è la cartina di tornasole da cui si comprende come gli altri diritti fondamentali vengano rispettati.