Il Papa stamane ha nominato Penitenziere Maggiore della Penitenzieria Apostolica il Cardinale Angelo De Donatis, finora Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano.
Sarà concessa l'Indulgenza Plenaria a tutti coloro che parteciperanno alla III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani fortemente voluta da Papa Francesco. A stabilirlo è un Decreto della Penitenzieria Apostolica reso noto oggi.
" Un'occasione per affrontare alcune difficoltà che si possono incontrare nell’accostarsi al confessionale e per riscoprire la bellezza liberante dell’incontro sacramentale con il Padre misericordioso, anche attraverso la voce di chi ha sperimentato in prima persona la gioia del perdono"
L’appuntamento è alle 17. 00 nella Basilica di San Pietro, la celebrazione penitenziale rito che si rinnova ogni anno e quest’anno anche la Consacrazione al Cuore di Maria. Oggi la Chiesa celebra la Annunciazione a Maria .
A causa della pandemia e delle misure di contenimento, la Penitenzieria Apostolica, con un altro Decreto, viene incontro alle richieste avanzate da numerosi Pastori della Chiesa e annuncia l'estensione delle indulgenze plenarie in modo analogo al 2020, quindi per tutto il mese di novembre 2021.
Negli ultimi anni sono stanti molti gli attacchi al sigillo del segreto del Sacramento della Confessione. La causa apparente è la pubblicazione di molti report sul numero di abusi sessuali che sarebbero stati compiuti dal clero di una regione.
“Il grande merito di San Francesco è stato quello di permanere ostinatamente nel seno della Chiesa; nonostante molte incomprensioni e sofferenze, nonostante la distanza, talora siderale, che egli sperimentava, mai volle separarsi dalla Madre, al seno della quale beveva il latte del Vangelo di Cristo”.
"Il Corso è un consueto appuntamento che, provvidenzialmente, cade nel tempo di Quaresima: tempo di deserto e di conversione, di penitenza e di accoglienza della misericordia". Papa Francesco riceve in Udienza, a conclusione dei lavori, i partecipanti al XXXI Corso sul foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Francesco apre il suo discorso parlando di San Giuseppe. "La lettera di San Giuseppe è anche stata scritta grazie al Cardinale Piacenza, Penitenziere Maggiore, ricorda il Papa. "Mi scuso di essere seduto, dopo il viaggio ancora le gambe si fanno sentire", dice a braccio il Papa.
"Nella realtà dell'Assunzione corporea di Maria trova saldezza e conforto la nostra speranza per il futuro che ci attende oltre la morte e per il nostro tribolato presente". Lo ha detto il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, nell'omelia della Messa celebrata ieri sera presso la Grotta della Vergine della Rivelazione, a Roma, nel corso della novena per la Solennità dell'Assunzione.
“Il distanziamento sociale richiesto per motivi sanitari, pur necessario, non può, né deve mai tradursi in distanziamento ecclesiale, né tantomeno in distanziamento teologico-sacramentale”.
Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi.
Il sigillo del segreto della confessione è inviolabile sempre e comunque, e nessun brama di informazione o legge civile può cambiare questa che è la sua natura evangelica.
“Trent’anni sono già una storia importante; ben poca cosa rispetto alla bimillenaria storia della Chiesa, ma trent’anni dicono un bisogno reale e permanente”.
“Il confessionale, che vede la Chiesa generare sempre di nuovo i suoi figli, assume quasi le fattezze della “grotta di Betlemme”,
“Non si entra in confessionale con il cellulare acceso, né tanto meno lo si utilizza durante i colloqui sacramentali.
L’Avvento è tempo di preparazione, e qundi anche un momento perfetto per le confessioni. Ed è per questo che il Penitenziere Maggiore, il cardinale Mauro Piacenza ha inviato una lettera a tutti i Confessori delle Basiliche papali.
“In molte occasioni avete offerto il sacrificio di un’attesa fiduciosa e orante, “abitando” il vostro confessionale, visti soltanto dagli Angeli di Dio; avete offerto e pregato per una distesa sconfinata di cuori, che il Signore chiama a conversione e attende con tenerissima pazienza”.
“ A chi vorrebbe normalizzare il peccato rispondiamo mettendo al centro il Sacramento della Confessione”. Con questo impegno il cardinale Mauro Piacenza, Penitenziare maggiore ha aperto il XXVII Corso sul Foro interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica che per una settimana avrà come tema “Poniamo al centro con convinzione il Sacramento della riconciliazione” una frase della Misericordiae vultus, la bolla di indizione del Giubileo della misericordia.Nel suo intervento il cardinale ha presentato la questione della necessità della confessione non come un freddo dovere, ma come il cuore stesso del rapporto tra l’uomo e Dio.
Nel Natale del Giubileo il Penitenziere Maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, ha inviato una lettera speciale ai confessori. “Mossi i primi passi in questo Anno Giubilare della Misericordia e guidati dalla sapienza delle magnifiche antifone “O” di questi ultimi giorni di Avvento,- si legge nel testo- ci prepariamo ad entrare nel sempre vivo stupore della Chiesa di fronte al mistero della Sacra Famiglia, nella quale il Figlio Eterno dell’Eterno Padre ha voluto farsi Uomo, “per noi uomini e per la nostra salvezza”.
Il Concilio di Trento è stato uno dei momenti più significativi e fondamentali per la vita della Chiesa cattolica in molti ambiti. Uno di questi è certamente anche nella prassi penitenziale e nel ruolo stesso della Penitenzieria Apostolica. Il V Simposio dedicato alla storia di questo dicastero, dopo aver studiato le origini, gli archivi e la dottrina del Sacramento arriva nel 2015 all’ epoca tridentina: “ Penitenza e Penitenzieria nel Secolo del Concilio di Trento. Prassi e dottrine in un mondo più largo (1517-1614).