“La conversione comporta il dolore per i peccati commessi, il desiderio di liberarsene, il proposito di escluderli per sempre dalla propria vita”.
Papa Francesco, nell’omelia odierna della Messa a Casa Santa Marta, rilegge il passo tratto dal secondo libro di Samuèle, incentrato sulla figura del re Davide, il “santo re Davide”, che scivolando nella vita comoda dimentica di essere stato eletto da Dio. Per Francesco, uno dei mali del nostro tempo, è scivolare in uno stato in cui si è perso il senso del peccato.
“Conoscere Gesù è un’avventura, ma un’avventura sul serio, non un’avventura da ragazzino”. Papa Francesco lo ha detto nella sua riflessione nella messa a Santa Marta.Ecco allora la domanda del Papa: “Chi è Gesù Cristo per te?”.
Una preghiera per il Nicaragua, dove i vescovi sono impegnati in una difficile mediazione con il governo. Una per la Siria, dove una nuova offensiva a Daraa continua a creare profughi. Una per il dialogo tra Eritrea ed Etiopia, ricominciato dopo venti anni. E infine, una per l'incontro per Bari, dove sabato il Papa dirà "Su di te sia la pace insieme ad altri capi religiosi". Dopo l'Angelus, Papa Francesco guarda all'attualità.
Il primo pellegrino della Giornata Mondiale della Gioventù 2019 è Papa Francesco, che dà il via alle iscrizioni per l’evento cliccando su un tablet al termine di un Angelus che è stato tutto concentrato sul senso di malattia e di peccato. “Non è la malattia che ci rende impuri, è il peccato che ci rende impuri”, ha detto il Papa.
L’identikit del buon confessore che opera nel tribunale della misericordia. Il Papa lo ha delineato per i partecipanti al Corso sul Foro Interno della Penitenziaria apostolica che ha ricevuto questa mattina in Vaticano.
Nella prima Udienza Generale dopo Pasqua, Papa Francesco ha concluso il ciclo di catechesi sulla misericordia nell’Antico Testamento commentando il Salmo 51, il salmo del Miserere.
Una riflessione sull’ecumenisco quella che Padre Cantalamessa ha proposto come conclusiva della serie dedicata al Concilio per la Quaresima in Curia.
Gli italiani sono a digiuno della realtà demoniaca. E’ un vero e proprio allarme quello che Padre Cipriano De Meo, frate cappuccino ed esorcista, lancia in questa intervista con Acistampa. Classe 1924, sacerdote dal 1949, inizia il suo ministero di esorcista nel 1952. È stato Presidente dell'Associazione Internazionale degli Esorcisti ed attualmente è vice-postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Padre Matteo da Agnone.
Peccato e corruzione, un tema che Papa Francesco affronta spesso alla scuola di Sant’ Ignazio di Loyola, e che questa mattina è tornato nella omelia della Messa del mattino, celebrata in Casa Santa Marta.
L'Anno Santo della misericordia è anche una occasione di dialogo con le altre fedi e una opportunità per approfondire la identità cristiana e cattolica. Nella compresione di questa realtà ci accompagna il Penitenziere maggiore il cardinale Mauro Piacenza.
Bisogna essere cristiani a tutto tondo, senza porre condizioni, accettando lo stile divino della salvezza. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco nel corso dell'omelia della messa quotidiana celebrata a Santa Marta.
Il Signore sogna un popolo che non sia rovinato dal peccato. Nella omelia della messa celebrata questa mattina nella cappella dello Spirito Santo della Domus Sanctae Marthae il Papa ha commentato la lettura del profeta Isaia nella quale il Signore afferma che creerà “nuovi cieli e nuova terra”. Da qui si capisce che il Signore stesso sarà nella gioia con il suo popolo. “Il Signore sogna. Ha i suoi sogni. I suoi sogni su di noi. ‘Ah, come sarà bello quando ci troveremo tutti insieme, quando ci troveremo là o quando quella persona, quell’altra … quell’altra camminerà con me … Ma io godrò, in quel momento!’.”