Era il novembre del 1965, il Concilio stava per essere concluso, e già nascevano delle “correnti” di pensiero che avrebbero portato fratture nella Chiesa cattolica. Alcune nascevano proprio da quel frainteso “spirito del Concilio” che nulla aveva a che vedere con quello che i Padri avevano davvero detto e discusso. Altre da fraintendimenti di quello che si intende va per “aperture”. Si arrivò a due estremizzazioni. Da una parte il tradizionalismo lefevriano e dall’altra la teologia della liberazione.