“Ricordare dove è nata la cristianità; fare tutti gli sforzi per aiutare i cristiani a rimanere nelle loro terre; più fatti meno parole”. Il Patriarca Ignazio Giuseppe III Younan della Chiesa cattolic sira non usa l’arte della mediazione. E nelle sue parole c’è l’urgenza di una situazione, quella mediorientale, che sembra sfuggire di mano, specialmente con i disordini in Libano che mettono a rischio l’unico stato dell’area in cui si è trovata una coesistenza tra le varie religioni.
«Per favore, date voce alla nostra sofferenza di fronte ai vostri politici e attraverso i vostri mezzi di comunicazione».
La gioia per la liberazione di padre Jacques Murad, il sacerdote siriano da cinque mesi nelle mani del Daesh (l’acronimo arabo per l’ISIS), si unisce alla preoccupazione per la sorte delle altre 190 persone nelle mani dello Stato Islamico. Prima di iniziare i lavori sinodali, il patriarca Ignazio Giuseppe Younan III, patriarca della Chiesa sira, si ferma a parlare con ACI Stampa. Un appello alla comunità internazionale, una nota di speranza. E una menzione particolare per padre Paolo Dall’Oglio, del quale da due anni e mezzo non si hanno più notizie; e per Bulos Yagizi e Yuhanna Ibrahim, vescovi ortodossi di Aleppo, anche loro rapiti due anni fa.