Forse la morte del Patriarca Neofit di Bulgaria lo scorso 13 marzo è stata davvero la chiusura di un’epoca. Perché la morte del Patriarca, mediatore sia con i progressisti che si erano impadroniti della sede del Santo Sinodo nel 1994 ma anche con gli ultraconservatori che non volevano la visita del Papa su suolo bulgaro, ha rappresentato un punto di svolta per la Chiesa Ortodossa Bulgara. Punto di svolta rappresentato, lo scorso 30 giugno, dall’elezione del metropolita Daniil di Vidin come nuovo patriarca.