“Non siamo identici alla Germania, abbiamo il nostro modo di fare”. Il cardinale Jozef De Kesel, arcivescovo di Bruxelles e presidente della Conferenza Episcopale Belga, ci tiene a marcare le distanze dalla Germania, e in qualche modo anche dal Synodaler Leg, il cammino sinodale che punta ad avere decisioni vincolanti in tema di leadership e sessualità. Eppure, i temi dei vescovi belgi venuti in visita ad limina a Roma sembrano proprio gli stessi, a partire da quella benedizione per le coppie omosessuali che è stata definita in un documento dei vescovi delle Fiandre.
L’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, firma la prefazione alla prima traduzione italiana dell’opera di p. John Francis Harvey, professore di teologia morale alla De Sales School of Theology e fondatore, su incarico del Cardinale Cooke, dell’Apostolato Courage per la Diocesi di New York e ne è stato il primo direttore internazionale.
“ Vivere la verità nell’ amore”. É questo il tema che ha guidato la giornata di studio e testimonianza organizzata dal Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia della Università lateranense insieme a Courage Italia.
Ci sono alcune sorprese, molte conferme, e la sicurezza che il dibattito al prossimo Sinodo dei vescovi sarà perlomeno vivo. Scorrendo la lista dei membri del prossimo Sinodo dei vescovi (qui), si nota che Papa Francesco ha nelle sue scelte privilegiato la continuità con il precedente sinodo, ma ha anche voluto fare qualche scelta controcorrente. Così, tra i membri di nomina pontificia spuntano due parroci italiani. Mentre si nota, nella lista dei capi dicastero, l’assenza di Cor Unum, che attualmente è retta dal segretario, mons. Dal Toso. Ma anche l’assenza della neonata Segreteria della Comunicazione, che non è nemmeno nominata nella Comissione per l’informazione del Sinodo.
La nomina del nuovo arcivescovo di Berlino era annunciata in Germania da almeno una settimana. Ma in Italia di lui si sa poco. Si sapeva solo che è stato uno dei partecipanti al “sinodo ombra” organizzato dal Cardinale Marx che si è svolto a fine maggio a Roma e che ha trovato molte difficoltà ad essere ospitato. Tanto che alla fine è stato accolto nel “ Centro congressi” gestito da Roma eventi, nemmeno alla Gregoriana come riportato da alcuni media.
Mentre si tenevano i due giorni di riunione del Consiglio Ordinario del Sinodo dei vescovi, a Roma un gruppo di vescovi ed esperti da Svizzera, Germania e Francia si sono riuniti lunedì 25 maggio per parlare delle sfide del prossimo sinodo. La riunione era rigorosamente a porte chiuse, anche se poi alcuni giornalisti sono stati ammessi ad entrare, a condizione che raccontassero senza citare nessuna persona per nome. E le considerazioni conclusive sono state fatte dal Cardinal Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e tra quelli che più di tutti all’ultimo sinodo si sono battuti per un sostanziale aggiornamento della dottrina su divorziati risposati e pastorale degli omosessuali, con lo slogan che “il linguaggio della Chiesa non è quello dell’esclusione.”