Sarebbe stato già canonizzato, se non fosse stato per la decisione di Papa Francesco di creare una commissione mista cattolico ortodossa e poi di evitare controversie, lasciandolo beato. Ma il Cardinale Stepinac è comunque un martire della Chiesa del silenzio, la cui storia va compresa e interpretata nell’ambito di quelli che erano gli anni della Seconda Guerra Mondiale e poi del comunismo che venne successivamente nel territorio che allora si chiamava Yugoslavia.