Papa Francesco ha ricevuto stamane a Santa Marta il Presidente della Repubblica del Paraguay Santiago Peña Palacios. L’incontro si è svolto nella residenza del Pontefice a Santa Marta.
“Anche io mi inginocchio per la strade del Myanmar”. Papa Francesco lo ha detto al termine dell’udienza generale tenuta nella Biblioteca del Palazzo Apostolico.
La Sala Stampa della Santa Sede
Papa Francesco ha ricevuto stamane i Vescovi della Conferenza Episcopale del Paraguay, giunti a Roma per la visita ad limina. Il Pontefice aveva già incontrato l’episcopato paraguayano nel corso della sua visita nel Paese, nell’estate 2015.
Si chiamava Bañado il quartiere povero di Asunciòn visitato da Papa Francesco durante il suo viaggio in Paraguay. Ora, quel quartiere è oggetto di un processo di rivalutazione, che lo trasformerà da una sorta di favela a un quartiere di abitazioni popolari. Lo ha raccontato il presidente Horacio Cartes, in visita da Papa Francesco, sottolineando come il quartiere, dopo la rivalutazione, prenderà il nome di “San Francisco”, non in onore del santo, ma dello stesso Papa che “consideriamo già santo”.
Celebriamo la “misteriosa comunione tra Dio e il suo Popolo, tra Dio e noi. Una comunione che dà sempre frutto, dà sempre vita. Questa fiducia scaturisce dalla fede, sapere che possiamo contare sulla sua grazia, che sempre trasformerà e irrigherà la nostra terra”. Sono le parole con cui Papa Francesco ha aperto l’omelia pronunciata in occasione della Messa a Ñu Guazú, ad Asuncion, ultima celebrazione eucaristica del viaggio apostolico in America Latina.
“Trovarmi qui con voi è sentirmi a casa, ai piedi di nostra Madre la Vergine dei Miracoli di Caacupé. In un santuario noi figli ci incontriamo con nostra Madre e tra noi ricordiamo che siamo fratelli. E’ un luogo di festa, di incontro, di famiglia. Veniamo a presentare le nostre necessità, veniamo a ringraziare, a chiedere perdono e a cominciare di nuovo. Veniamo sempre con la nostra vita, perché qui siamo a casa e la cosa migliore è sapere che c’è qualcuno che ci aspetta”. Così il Papa nell’omelia pronunciata nella Messa celebrata al Santuario di Caacupè.
Indipendente dal 1811, il Paraguay è la terza ed ultima tappa del viaggio apostolico in America Latina di Papa Francesco. La capitale è Asuncion e due sono le lingue ufficiali: lo spagnolo ed il guaranì.
Dal 5 al 13 luglio il Papa sarà per la seconda volta in America Latina e precisamente in Ecuador, Bolivia e Paraguay. Il programma è stato pubbliato oggi dalla Sala stampa della Santa Sede. Oltre venti i discorsi previsti, a cominciare dall’arrivo, alle ore 15 locali di domenica all’aeroporto di Quito, dove si svolgerà la cerimonia di benvenuto.
Il Papa a luglio visiterà Ecuador, Bolivia e Paraguay