Un fischio del treno, una colonna di fumo e vapore e poi si parte sulla carrozza di un treno degli anni ’30 destinazione le Ville Pontificie di Castelgandolfo. Un giornata in Vaticano è il tema della nuova proposta per turisti che non hanno fretta. Avete un sabato libero e non avete ancora deciso cosa visitare? La proposta più allettante per romani e turisti da oggi fino a dicembre è il Palazzo apostolico di Castelgandolfo. Non è proprio che sarete ospiti di Papa Francesco, ma potrete conoscere una parte della storia di questa cittadina laziale che da 500 anni ha legato il suo nome ai Papi.
"Comunione" è un concetto tenuto in grande onore nella Chiesa antica ed anche oggi, specialmente in Oriente. Per essa non si intende un certo vago "sentimento", ma una "realtà organica", che richiede una forma giuridica e che è allo stesso tempo animata dalla carità.” E’ questa la frase che il Papa ha pronunciato questa mattina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, duranta la celebrazione eucaristica. E’ il rito della significazione della Ecclesiastica Communio concessa al nuovo Patriarca di Cilicia degli Armeni dal papa con la lettera del 25 luglio scorso.
Eravamo alla fine degli anni 70’. Giovanni Paolo II era stato appena eletto, e la sua prima uscita dal Vaticano la fece con il cappello nero in testa e in clergyman. Con lui solo il segretario. Ma le uscite più “famose” di Papa Woytjla erano quelle piccole fughe verso la montagna, per sciare, per camminare, per pregare da solo in mezzo alla natura.
L’“archiatra pontificio” non sarà più Patrizio Polisca. Al termine del suo mandato quinquennale, che scade a fine luglio, il medico di Benedetto XVI prima e Francesco poi cesserà il suo incarico alla direzione del Servizi sanitari del Vaticano. E quindi non sarà più nemmeno il medico personale del “Papa regnante”, come si diceva un tempo. Ma rimarrà il medico personale di Ratzinger, cui è legato da una lunga amicizia. In questi giorni si attende la nomina del suo successore, dopo la conferma ufficiale della cessazione dell’incarico, comunicata a Polisca già in primavera.
Una vera corrente di grazia con una lunga storia che deve scorrere dentro la Chiesa. Papa Francesco è intervenuto al raduno dei gruppi carismatici cristiani sia cattolici che di altre confessioni e con il suo stile ha voluto ripercorrere la storia di quello che ha definito non un “movimento”, ma appunto una corrente di grazia.
Sarajevo è una città con due nomi. Quello antico, cristiano legato alla sede vescovile Vrhbosna, e quello che gli è stato dato durante la dominazione ottomana, Saraj, “sede del governo”, che poi divenne Sarajevo per intendere tutta la città. Già in questi due nomi è segnato il destino di una città, che ha sofferto la fatica di essere multietnica e multi religiosa. Nel 1997 Giovanni Paolo II pellegrino nella città “simbolo della sofferenza di tutta l’ Europa in questo secolo” chiedeva proprio all’ Europa se fosse stata “testimone responsabile” della sofferenza di Sarajevo, ed esprimeva un auspicio: “Che Sarajevo diventi per tutta l’ Europa un modello di convivenza e di pacifica fra popoli di etnie e di religioni diverse.”
E’ salesiano, nato a Romano Canavese, in provincia di Torino e diocesi di Ivrea. Frequenta lo storico oratorio di Valdocco e il Liceo Salesiano Valsalice; nel capoluogo piemontese perfeziona i suoi studi teologici prima di giungere a Roma. Che il cardinale Tarcisio Bertone sia legato alla Sindone non è per niente una notizia, ovviamente. Sta nelle corde della sua esperienza umana. E questa mattina il già Segretario di Stato vaticano ha celebrato proprio nel Duomo di Torino di fronte al Sacro Telo. Prestissimo, alle 7, senza particolari organizzazioni, prendendo il posto del parroco che normalmente celebra la prima messa per i suoi fedeli.
Come ogni 6 maggio arriva il giorno del Giuramento per le nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia. La giornata inizia all’alba con il rullo di tamburi nel Quartiere Svizzero in Vaticano. Poi alle 7.00 la messa in Basilica celebrata dal Segretario di Stato, e di nuovo nel Cortile d’onore per indossare le corazze antiche.
Non si possono fare paragoni tra l’ Anno Santo del 2000 e il prossimo Giubileo per la Misericordia. Lo ha ricordato l’arcivescovo Fisichella presidente del Pontificio consiglio delle nuova evangelizzazione che gestirà il Giubileo. Una preparazione che è iniziata con una conversazione tra il Papa e l’ arcivescovo il 29 agosto scorso. Una idea del Papa che è diventata subito un progetto operativo.
L’annuncio è dato in contemporanea a Roma e Firenze e Prato: Papa Francesco il 10 novembre sarà nelle due città toscane. A Roma l’annuncio è stato dato dal segretario della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Nunzio Galantino.
"Con dolore, con molto dolore, ho appreso degli attentati terroristici di oggi contro due chiese nella città Lahore in Pakistan, che hanno provocato numerosi morti e feriti. Sono chiese cristiane. I cristiani sono perseguitati.” Con queste parole Papa Francesco ancora una volta ha pregato per i cristiani perseguitati, e uccisi proprio perchè cristiani.
Monito del Pontefice: 'Uno Stato non può pensare di guadagnare con la medicina'
Papa Francesco ha presieduto il suo secondo concistoro. 20 nuovi innesti nel Sacro Collegio. Due cardinali provengono dall'Oceania. Un solo curiale: Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica