Papa Francesco ha ricevuto in Udienza l’Arma Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano, in occasione del 70° anniversario della proclamazione di San Cristoforo come Patrono. "Anch’io ho devozione per San Cristoforo, porto sempre la medaglia di San Cristoforo perché mi aiuti ad andare avanti", dice subito il Pontefice.
"Per favorire la partecipazione dei fedeli nonostante il caldo di questi giorni, la Santa Messa di sabato 25 giugno, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, si celebrerà alle ore 18:30 e non più alle 17:15".
“Pronto ad andare ovunque con il Papa per operare per la pace in Ucraina”. Sono queste le parole di don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco. Rientrato da pochi giorni in Italia dopo un viaggio che l’ha portato a incontrare i confratelli salesiani di Slovacchia, Polonia e Ucraina (a L’viv), si sta occupando dell’accoglienza a Valdocco di un gruppo di 39 profughi che gli sono stati affidati.
"In questo tempo di conversione rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’acqua viva della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo. Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, come l’intero cammino cristiano, sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo". Cosi scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2021 reso noto oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Non è facile visitarlo perché è proprio nel cuore dei Giardini Vaticani, ma il Pontificio Collegio Etiopico è davvero un pezzo di Africa nel cuore della Chiesa e una piccola enclave di un rito ben diverso dal quello latino.
La ‘Buona Novella’ è stata e continua ad essere sorgente di vita per l'Europa.
Sono quasi 150 anni che il Circolo San Pietro risponde alla vocazione di essere il “braccio della Carità del Papa”. E in questi giorni, in particolare, Palazzo San Callisto è ancora una volta protagonista di una particolare "esposizione" di oggetti regalo, arredi e articoli natalizi a beneficio delle opere del Circolo San Pietro.
Giovani di cinque continenti che raccontano al Papa la situazione nelle loro terre, poi le domande direttamente a Francesco.
Al centro del 2018 c’è il Sinodo voluto dal Papa per dare voce alle speranze dei ragazzi. Il tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, pone proprio loro, i ragazzi, al centro dell’attenzione di tutta la Chiesa. Dal 19 al 24 marzo 2018 si terrà a Roma una riunione presinodale “a cui sono invitati giovani provenienti dalle diverse parti del mondo – ha sottolineato il Pontefice durante il suo viaggio in Cile al Santuario Nazionale di Maipú - sia giovani cattolici, sia giovani di diverse confessioni cristiane e altre religioni, o non credenti”. Un modo per ascoltare la voce di tutti, senza distinzione alcuna. A presentare l’evento, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Una parte importante della Città del Vaticano è senza dubbio l’Aula più frequentata da cittadini vaticani e non: l’Aula Paolo VI. Nota anche come Aula delle udienze Pontificie o Aula Nervi (dal nome del suo progettista, Pier Luigi Nervi), è un vasto auditorium a servizio della Città del Vaticano. L'edificio si trova a cavallo tra lo stato italiano e quello vaticano, sorgendo in gran parte in un'area italiana però soggetta ad extraterritorialità a favore della Santa Sede.
Papa Francesco ha ricevuto stamattina i vescovi del Salvador in occasione della “visita ad Limina”. A guidarli, c’era Monsignor José Luis Escobar Alas, arcivescovo di San Salvador e presidente della Conferenza episcopale. La visita è avvenuta in coincidenza con il 24 marzo, la memoria liturgica del Beato Romero, l’arcivescovo di San Salvador ucciso nel marzo del 1980 mentre celebrava la messa.
Papa Francesco ha ricevuto stamattina, presso il Palazzo Apostolico, il Presidente della Repubblica del Rwanda, Paul Kagame. Un incontro dal clima cordiale, durato circa 25 minuti e in lingua inglese. Francesco ha espresso profondo dolore per il genocidio contro i Tutsi, donando la sua solidarietà ai famigliari delle vittime.
È stato solo lo scorso 20 novembre che la Chiesa Cattolica ha chiesto ufficialmente scusa per il suo ruolo nel genocidio in Rwanda. La dichiarazione è arrivata in coincidenza con la conclusione del Giubileo della Misericordia, voluto da papa Francesco. Ma il governo rwandese voleva di più. E il presidente Kagame ha messo la questione sul tavolo nell’incontro con Papa Francesco, che ha “rinnovato l'implorazione di perdono a Dio per i peccati e le mancanze della Chiesa e dei suoi membri, tra i quali sacerdoti, religiosi e religiose che hanno ceduto all'odio e alla violenza, tradendo la propria missione evangelica”.
Abbandonare la doppia vita, che può essere motivo scandalo soprattutto per i più piccoli. E’ questo il cuore dell’omelia di Papa Francesco nella Messa Mattutina presso Casa Santa Marta.
E’ la suora più anziana del mondo.
Ogni anno all’approssimarsi dell’inizio della Quaresima, Roma si prepara a vivere la Liturgia Stazionale.
La vita cristiana è una lotta contro le tentazioni. E Gesù è venuto a salvare i nostri cuori. E’ questo il filo conduttore dell’omelia della Messa mattutina di Papa Francesco a Casa Santa Marta.
E’ vocazione di ogni battezzato, essere testimone di Cristo, del dono della vera vita in lui. Il cardinale Segretario di stato vaticano Pietro Parolin lo dice alle nuove reclute della Guardia Svizzera che oggi nel Cortile di San Damaso giurano di dare la loro vita per il Papa e per la Chiesa.
Al termine della Messa della Domenica delle Palme il Papa ha recitato la preghiera mariana dell’Angelus sul sagrato della Basilica Vaticana.
“Preoccuparvi del rapporto tra l’economia e la giustizia sociale, mantenendo al centro la dignità e il valore delle persone”. É certamente questo il suggerimento più importante del Papa a Presidente, Consiglio di Amministrazione, soci cooperatori, dipendenti e familiari del Credito Cooperativo di Roma che oggi sono stati ricevuti da Papa Francesco. “La Chiesa- ha detto il Papa- conosce bene il valore delle cooperative. Alle origini di molte di esse ci sono dei sacerdoti, dei fedeli laici impegnati, delle comunità animate dallo spirito di solidarietà cristiana. E questo “movimento” non si è mai esaurito.”