Il 25 novembre 1881 nasce a Sotto il Monte, un piccolo paese della provincia di Bergamo, Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, l’anima del Concilio Vaticano II, il pontefice dell’Enciclica Pacem in terris. Pace, parola sempre attuale e quanto mai sospirata da tutti i popoli del globo terrestre.
25 novembre 1881- 25 novembre 2021, centoquarant’anni fa nasceva uno dei più grandi Pontefici della storia della Chiesa: Giovanni XXIII, il Papa del Concilio Vaticano II.
Dei due fratelli Giampaolo era forse il meno conosciuto dalla stampa, ma certo, almeno con me, il più espansivo. Giampaolo Gusso ci ha lasciati nel giorno dell’anniversario della elezione di Giovanni Paolo I. Era Aiutante di Camera, come suo fratello Guido, all’epoca di Giovanni XXIII. Veneti, di Caorle, schietti e di fede profonda.
“Affinché gli uomini responsabili dei destini delle grandi come delle piccole collettività, i cui diritti e le cui immense ricchezze spirituali debbono essere scrupolosamente conservate intatte, abbiano a valutare attentamente il grave compito dell'ora presente”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi nel 1968 e presente in 40 paesi del mondo con oltre 500 realtà di accoglienza, il 26 e 27 settembre scende in 800 piazze in tutta Italia con l’iniziativa solidale 'Un Pasto al Giorno' per sensibilizzare sul tema dei nuovi poveri e dare l’opportunità di comprendere meglio le difficoltà di oggi.
La guerra era finita, la città di Roma profondamente cambiata, il rapporto della gente con il clero segnato da quello che aveva fatto nei momenti più difficili, il Papa viene definito difensore della città.
Si è celebrato in questi giorni il 57mo anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII, oggi santo. Il “papa buono” è scomparso la sera del 3 giugno 1963. E’ stato prima sepolto nelle grotte vaticane e successivamente nella basilica di San Pietro.
“Il percorso verso la santità di Papa Giovanni XXIII fu attraversato dall’esperienza militare. L’essere cappellano, che per lui ha rappresentato un tempo della vita, per voi è vocazione da vivere nel tempo, che vi chiama a servire al meglio la missione di evangelizzazione del mondo militare, anche grazie all’esempio di Angelo Roncalli”. Nel ventennale di fondazione, il seminario maggiore dell’ordinariato militare per l’Italia è stato intitolato a san Giovanni XXIII, il Pontefice patrono dell’Esercito italiano, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Segretario di stato Pietro Parolin, venerdì 7 dicembre.
Continua il pellegrinaggio di fedeli a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, per pregare accanto alle spoglie di Papa Giovanni XXIII.
Per Papa Giovanni XXIII si avvera una sua profezia, come per padre Pio: “Da vivo o da morto tornerò nella mia terra” diceva ai suoi collaboratori. E il paese che gli ha dato i natali lo ha accolto per volontà di papa Francesco e su richiesta dei fedeli di Sotto il Monte.
“Alla mia età dopo aver ammirato bellezze incomparabili in Oriente ed Occidente e vissuto singolari eventi, che ci può essere di più bello della mia piccola Sotto il Monte?”.
“Il pensiero che anche quaggiù come davanti al Signore ciò che vale veramente e soprattutto, non è la forza delle spade o dei cannoni, la forza di ciò che è materia, è peso, ma la forza della giustizia innanzi al cielo ed alla terra, la forza del diritto, e insieme della umana e divina fraternità degli uomini, il senso dell’onore. In queste cose sta il progresso verace degli individui e delle nazioni”.
I manoscritti e gli appunti personali di Angelo Giuseppe Roncalli - San Giovanni XXIII saranno presto accessibili on line agli studiosi, agli studenti, ai cultori di storia della Chiesa e a tutti i fedeli e devoti del “Papa buono”, che potranno così consultare i documenti originali dell’archivio del Pontefice bergamasco con tutta comodità.
Ad Omnia, è questo il titolo dei quaderni con i quali la Fondazione Papa Giovanni XXIII mette a disposizione del grande pubblico testi poco conosciuti di Angelo Giuseppe Roncalli. Testi importanti per conoscere la sua maturazione umana, culturale e spirituale. Padre Cornelio Fabro poco dopo la scomparsa del grande Pontefice scriveva a mons. Capovilla: “Bisogna far conoscere la spiritualità di Papa Giovanni nelle sue autentiche sorgenti. La supplico di raccogliere gli scritti spirituali: i frammenti che vengono pubblicati stanno già facendo un bene immenso. Ma la missione spirituale di questo Santo Pontefice è appena all’inizio”.
A Cuba il ricordo di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI è vivo e palpitante. Ma c’è un altro Papa che ha voluto “parlare” ai cubani anche se a distanza, e la sua voce è risuonata nella Piazza della Rivoluzione a L’ Avana. Papa Giovanni XXIII, cinquantasei anni fa. Poco dopo il trionfo della Rivoluzione e dell'ingresso alla capitale di Fidel Castro e fu celebrata una Eucaristia proprio nella piazza. Nel corso della Celebrazione, attraverso le onde della Radio Vaticana, migliaia di fedeli presenti ascoltarono un Radiomessaggio di Giovanni XXIII. Un fatto che risulta anche dagli archivi di stato di Cuba.