Il prossimo 24 settembre Papa Francesco sarà ad Assisi in occasione dell’evento “Economy of Francesco”.
Monsignor Philippe Curbelié è il nuovo sottosegretario per la Dottrina della Fede. Papa Francesco lo ha nominato oggi, e si va ad aggiungere all’altro sottosegretario, monsignor Matteo Visioli, in carica dal 2017. Un altro tassello si aggiunge, dunque, alla struttura del dicastero per la Dottrina della Fede, in attesa della nomina del nuovo prefetto, considerando che il Cardinale Luis Ladaria ha 78 anni ed ha dunque superato di tre anni l’età della pensione.
Papa Francesco invia un telegramma di cordoglio per le vittime della sparatoria ad Highland Park, Chicago avvenuta ieri. Il Telegramma porta la firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ed è indirizzato al Card. Blase Cupich, Arcivescovo di Chicago.
Papa Francesco ha inviato al Cardinale Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo, un telegramma di cordoglio per la morte del Cardinale Claudio Hummes, già Arcivescovo della città brasiliana e Prefetto emerito della Congregazione per il Clero.
Papa Francesco ha avuto una lunga conversazione a Santa Marta con una delle persone che gli è stata più vicina durante i suoi anni come cardinale in Argentina. Questa persona è Guillermo Marcó, portavoce del Pontefice a Buenos Aires.
In una intervista alla Reuters Papa Francesco torna a condannare l’aborto
“In questo momento abbiamo più che mai bisogno di sport, di sport vero!, per compensare la troppa conflittualità che appesantisce il nostro mondo e purtroppo anche il continente europeo”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i Dirigenti della Lega Europea di Nuoto in occasione dei prossimi Campionati Europei di Roma.
Come è noto Papa Francesco in questi giorni avrebbe dovuto visitare la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan, ma i suoi problemi al ginocchio gli hanno impedito di viaggiare. In sua vece è stato inviato il Cardinale Parolin, Segretario di Stato.
Perché il Signore invia in missione i discepoli due a due? Per Papa Francesco "è anzitutto la vita stessa dei discepoli ad annunciare il Vangelo: il loro saper stare insieme, il rispettarsi reciprocamente, il non voler dimostrare di essere più capace dell’altro, il concorde riferimento all’unico Maestro".
Doveva essere in Congo oggi Papa Francesco ma il dolore al ginocchio non glielo ha permesso. Per lui c'è cardinale Parolin, Segretario di Stato vaticano e in basilica c'è una messa in rito congolese celebrata con la comunità congolese di Roma seguendo la vivace liturgia tutta africana che ancora una volta torna nella basilica vaticana.
Non ce la fa il Papa ad essere in Congo e Sud Sudan, a causa del ginocchio malato, manda il suo Segretario di Stato, ma manda anche un messaggio e domani in basilica celebra la messa per quelle popolazioni.
Come ogni anno il Papa ha ricevuto la Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli giunta a Roma in occasione della Solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
"Nei nostri tempi turbolenti, è di grande importanza che ebrei e cristiani si incontrino, e sempre più lavorino insieme, per cercare di contrastare certe tendenze negative delle nostre società occidentali: l’idolatria dell’io e del denaro; l’individualismo esasperato; la cultura dell’indifferenza e dello scarto. Siamo chiamati a testimoniare insieme il Dio della misericordia e della giustizia, che ama e si prende cura delle persone; e possiamo farlo attingendo dal patrimonio spirituale che in parte condividiamo e che abbiamo la responsabilità di custodire e approfondire". Così il Papa, stamane, nel discorso consegnato al Cardinale Koch e alla delegazione dell'International Jewish Committee for Interreligious Consultations, che non ha potuto incontrare questa mattina per via di un riacutizzarsi del dolore al ginocchio.
Cáritas Española compie 75 anni, e il messaggio di auguri arriva direttamente da Papa Francesco, con un messaggio indirizzato al presidente Manuel Breton Romero, apprezzando anche il motto della celebrazione “75 anni di amore per gli altri”.
Sì, siamo abituati a recitare il Credo. Ma “davanti alle prove dure della vita, la nostra fede vacila”. Ricordando l’atteggiamento dell’apostolo Pietro, Papa Francesco ricorda che questo è l’atteggiamento di ognuno di noi, messi in crisi davanti alle prove della vita. “Siamo portati a protestare col Signore – spiega Papa Francesco - dicendogli che non è giusto, che ci devono essere altre vie, più diritte, meno faticose. Viviamo la lacerazione del credente, che crede in Gesù, si fida di Lui; ma nello stesso tempo sente che è difficile seguirlo ed è tentato di cercare strade diverse da quelle del Maestro”.
Una lettera apostolica al popolo di Dio, chiamata Desiderio desideravi nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, per ribadire che la forma liturgica voluta dal Concilio è l’unica forma liturgica della Chiesa. Ma soprattutto per sottolineare l’importanza di una liturgia non sciatta, carica di simboli, centrata sul mistero di Cristo. Una celebrazione, dunque, che non può che venire da una formazione curata e attenta, sia alla presidenza della celebrazione che alla partecipazione.
L’invito a mettersi in cammino, al di là delle nostre resistenze interiori. E l’invito ad alzarci in piedi, nell’essere Chiesa sinodale. Papa Francesco parte dalla testimonianza di Pietro e Paolo per ribadire la sua idea di Chiesa in uscita, in movimento, missionaria. Per non cadere, dice il Papa, nell’abitudine e nel formalismo, per abbattere muri. Ricordando che l’annuncio del Vangelo non è neutrale, anzi non si piega alle logiche del mondo.
Le vacanze sono tempo da usare responsabilmente. In un breve videomessaggio, Papa Francesco saluta i giovani riuniti per il World Youth Tourism Summit, una nuova piattaforma che coinvolge i giovani e li invita a condividere le loro idee sul futuro del turismo lanciato quest'anno dall'Organizzazione Mondiale del Turismo. Il primo summit si tiene a Sorrento, è cominciato il 27 giugno e durerà fino al 3 luglio.
Per essere anche spiritualmente in Repubblica Democratica del Congo, dove non è potuto andare per ragioni di salute, Papa Francesco celebrerà in San Pietro una “messa per la pace” con la comunità congolese. In quello stesso giorno, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, sarà a Kinshasa a celebrare una Messa per la pace, testimoniando con la sua presenza la volontà di Papa Francesco di andare.
Mercoledì 29 giugno, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Papa Francesco celebrerà la Messa in San Pietro durante la quale benedirà i pallii da imporre agli Arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell’anno. Fino ai primissimi anni di pontificato Francesco – come i suoi predecessori – li imponeva personalmente, successivamente ha deciso invece di benedirli e farli imporre ai singoli Arcivescovi metropoliti nelle loro sedi di appartenenza.