È un discorso che prende le mosse intorno alla dombra, il particolare strumento a corde kazako, quello con cui Papa Francesco comincia i suoi tre giorni di viaggio in Kazakhstan. Un discorso che chiede alla diplomazia di aprirsi al dialogo e all’incontro, secondo quella cultura dell’incontro che Papa Francesco ha sempre voluto caratterizzasse il suo pontificato.
Si è presentato ai giornalisti sorridente, camminando con il bastone nell’aereo per salutarli ad uno ad uno, come fa sempre, e nonostante il dolore al ginocchio. Papa Francesco ha cominciato il suo 38esimo viaggio internazionale del pontificato, arrivando oggi a Nur Sultan, capitale del Kazakhstan, dove tra poco incontrerà le autorità. E, in volo, al corrispondente di La Croix ha detto: “Sono pronto ad andare in Cina”.
Papa Francesco è in volo verso il Kazakhstan. Inizia dunque il suo 38esimo viaggio apostolico.
“Maria si alzò e andò in fretta”. È questo il brano del Vangelo di Luca che costituirà il tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2023, che si terrà a Lisbona. Maria sa di Elisabetta, e si alza per andare da lei. Una fretta buona, la fretta di chi ha ricevuto Gesù e lo vuole portare al mondo. Ed è la fretta che Papa Francesco augura ai giovani, nel messaggio per la GMG.
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Francesco riceve in Udienza i Membri della Società degli Studenti Svizzeri. "Non siete una corporazione, ciò che vi accomuna è il fatto di essere o di essere stati studenti", dice subito il Papa.
Oggi, nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco riceve in Udienza i Partecipanti all’Assemblea pubblica di Confindustria. "Questo tempo non è un tempo facile, per voi e per tutti. Anche il mondo dell’impresa sta soffrendo molto. La pandemia ha messo a dura prova tante attività produttive, tutto il sistema economico è stato ferito. E ora si è aggiunta la guerra in Ucraina con la crisi energetica che ne sta derivando. In queste crisi soffre anche il buon imprenditore, che ha la responsabilità della sua azienda, dei posti di lavoro, che sente su di sé le incertezze e i rischi", dice subito il Papa accogliendo i presenti.
E’ il Kazakhstan, ex Repubblica Sovietica, la prossima meta di Papa Francesco che visiterà il Paese dal 13 al 15 settembre. Il Pontefice sarà a Nur-Sultan per partecipare al VII Congress of Leaders of World and traditional Religions.
Il Vangelo della Liturgia odierna ci presenta “le tre parabole della misericordia” e Papa Francesco le commenta durante l’Angelus in Piazza San Pietro. “Gesù, accogliendo i peccatori e mangiando con loro, ci rivela che Dio è proprio così: non esclude nessuno, tutti desidera al suo banchetto, perché tutti ama come figli. Le tre parabole, allora, riassumono il cuore del Vangelo: Dio è Padre e ci viene a cercare ogni volta che siamo perduti”, commenta il Pontefice.
C’è uno spazio, nel programma del viaggio di Papa Francesco in Kazakhstan, che dice che è destinato agli incontri personali con i leader religiosi. Si tratterà di tanti piccoli bilaterali, che coinvolgeranno, con tutte probabilità, il grande imam di al Azahr Ahmed al Tayyb, anche lui atteso a Nur Sultan, così come il metropolita Antonij del Patriarcato di Mosca.
Dopo meno di un anno, Papa Francesco richiama in Vaticano l’arcivescovo Luciano Russo, nunzio in Uruguay dal 2021, e lo nomina Segretario per le Rappresentanze Pontificie, vale a dire a capo della Terza Sezione della Segreteria di Stato vaticana. Succede all’arcivescovo Jan Romeo Pawlowski, che era dal 2015 alla guida dell’ufficio delle rappresentanze pontificie, e che aveva mantenuto l’incarico anche quando questo si era trasformato nella Terza Sezione della Segreteria di Stato nel 2017.
“Vi prego: non stancatevi mai di essere catechisti. Non di “fare la lezione” di catechesi. La catechesi non può essere come un’ora di scuola, ma è un’esperienza viva della fede che ognuno di noi sente il desiderio di trasmettere alle nuove generazioni. Certo, dobbiamo trovare le modalità migliori perché la comunicazione della fede sia adeguata all’età e alla preparazione delle persone che ci ascoltano; eppure, è decisivo l’incontro personale che abbiamo con ciascuno di loro”. Papa Francesco accoglie così in Vaticano i Partecipanti al Congresso Internazionale dei Catechisti.
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Papa riceve in Udienza i Partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Il tema della Sessione Plenaria è “Scienza di base per lo sviluppo umano, la pace e la salute planetaria”. Perché i Papi, a partire dal 1603, hanno voluto avere un’Accademia delle Scienze? Prova a rispondere a questa domanda Papa Francesco.
Non ci sarà il Patriarca Kirill, e dunque non avverrà il secondo incontro tra il Papa e il Patriarca. Ma ci sarà il metropolita Antonij, nuovo capo del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, ed è da aspettarsi un incontro tra lui e il Papa. Perché c’è una finestra, nel viaggio di Papa Francesco in Kazakhstan, destinata proprio agli incontri bilaterali con i leader religiosi.
Il luogo del raduno è la cattedrale episcopaliana di St. John the Divine, a New York. Ma la proposta della comunità At the Crossing è rivolto ai giovani di tutte le denominazioni cristiane. Un anno per vivere in comunità, fare una esperienza, diventare missionari. Ed è a loro che Papa Francesco si è rivolto con un videomessaggio diffuso nella notte italiana.
Quello che è il primo documento della Santa Sede indirizzato a Re Carlo III è il telegramma con cui Papa Francesco esprime le sue condoglianze per la morte della Regina Elisabetta II, che ha concluso oggi il più lungo regno della storia britannica.
La Regina Elisabetta II è morta pacificamente nel pomeriggio, nel castello di Balmoral, ed è come se fosse caduto un mondo. Ha conosciuto cinque Papi, inaugurando la serie con Pio XII quando non era ancora regina e concludendola con Papa Francesco, che incontrò in un inusuale incontro più informale e lontano dai protocolli di Stato nell’Auletta Paolo VI, arrivando un po’ in ritardo dopo un pranzo con il presidente Napolitano da lei definito “delizioso”.
Nel giorno del sessantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, il prossimo 11 ottobre, memoria di San Giovanni XXIII, Papa Francesco celebrerà in San Pietro una solenne messa. L’appuntamento è tra quelli più importanti tra le celebrazioni liturgiche del Papa, di cui oggi è stato reso noto il calendario fino a novembre.
“Avete portato ai popoli e alle Chiese la vicinanza del Papa; siete stati punti di riferimento nei momenti di maggiore smarrimento e turbolenza”. Papa Francesco si rivolge così ai nunzi apostolici e gli osservatori della Santa Sede, ambasciatori del Papa tra i popoli e nelle organizzazioni internazionali, che si riuniscono a Roma per un appuntamento di formazione, informazione e conoscenza che ha cadenza triennale.
Durante i saluti in lingua italiana Papa Francesco pensa a tutte le mamme del mondo. Lo fa in occasione della festività di domani, la natività della Vergine Maria.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “Un esempio: Ignazio di Loyola”. "Uno degli esempi più istruttivi sul discernimento ce lo offre Sant’Ignazio di Loyola, con un episodio decisivo della sua vita", dice subito il Papa da Piazza San Pietro.