"Mi congratulo con voi studenti e con i vostri educatori per il ricco programma di attività e di formazione che avete intrapreso, che culminerà con la Marcia Perugia-Assisi nel maggio del prossimo anno, dove avrete la possibilità di presentare i risultati del vostro lavoro e le vostre proposte". Francesco accoglie così in Vaticano gli studenti e gli insegnanti partecipanti all’Incontro per l’educazione alla pace e alla cura.
Un comunicato di poche righe dalla Casa Generalizia dei Missionari D'Africa per informare delle morte improvvisa del confratello il Cardinale Richard Baawobr avvenuta oggi, domenica 27 novembre 2022.
"Come Chiesa stiamo attraversando un momento in cui abbiamo bisogno che lo spirito sinodale si radichi nel nostro modo di essere Chiesa; questo significa l'esercizio di camminare insieme nella stessa direzione".
"Non dimentichiamolo mai, sempre il Signore viene, ci fa visita, si fa vicino, e ritornerà alla fine dei tempi per accoglierci nel suo abbraccio"
E' la pace il tema della 98a Assemblea dell’Unione Superiori Generali e il Papa nel discorso solo consegnato, parla di pace che è quella di Gesù che
"La Santa Sede ha preso atto con sorpresa e rammarico della notizia della “cerimonia di installazione”, avvenuta il 24 c.m. a Nanchang, di S.E. Mons. Giovanni Peng Weizhao,
"La cronaca ci riporta continuamente notizie di violenze contro donne e bambine. E voi siete un punto di riferimento istituzionale per contrastare questa realtà dolorosa".
Il 24 luglio 2021, dieci giorni dopo le dimissioni di Papa Francesco dal Gemelli dove ha subito un intervento chirurgico il 4 luglio precedente, il Cardinale Angelo Becciu prende il telefono e chiama Papa Francesco. Soprattutto, fa registrare la chiamata. Perché il 13 luglio è arrivata una lettera del Papa che, di fatto, dice che no, il Papa non sapeva niente dei trasferimenti di denaro disposti per la liberazione di suor Cecilia Narvaez, la suora colombiana rapita in Mali. E che Becciu avrebbe trasferito quei soldi da solo.
"Papa Francesco ha appreso con dolore della morte di Burkhard Scheffler nei pressi del colonnato di San Pietro la notte scorsa.
"Nell’immane tragedia che sta subendo, il popolo ucraino non si è mai scoraggiato o abbandonato alla commiserazione.
Fedeltà creativa alla tradizione, opportunità e collegialità: sono le tre linee guida che Papa Francesco lascia ai membri della Commissione Teologica Internazionale, che si riunisce in questi giorni in plenaria e in presenza.
Durante i saluti in lingua italiana dell’Udienza generale di oggi, il Pontefice lancia numerosi appelli. Il primo è per il forte terremoto avvenuto a Giava. Ci sono numerosi bambini tra le 268 vittime finora accertate. “Nelle scorse ore l’Indonesia è stata colpita da un forte terremoto, esprimo vicinanza a quella cara popolazione e prego per i morti e feriti”, dice subito il Papa.
"Attraverso le crisi, Dio ci dice che non siamo i signori della Storia, con le lettere maiuscole, nemmeno delle nostre stesse storie, e anche se siamo liberi di corrispondere o meno agli appelli della sua grazia, è sempre il suo disegno d'amore che fa girare il mondo".
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “La consolazione”. Il Papa da Piazza San Pietro inizia proprio con una domanda: “Che cos’è la consolazione spirituale?”.
“Questa visita testimonia e rinsalda i legami di amicizia che ci uniscono. Ebrei e cattolici, abbiamo in comune inestimabili tesori spirituali. Professiamo la fede nel Creatore del cielo e della terra. Crediamo che l’Onnipotente non è rimasto distante dalla sua creazione, ma si è rivelato, non comunicando soltanto con alcuni, isolatamente, ma rivolgendosi a noi come popolo. Tramite la fede e la lettura delle Scritture trasmesse nelle nostre tradizioni religiose, possiamo entrare in relazione con Lui e diventare collaboratori della sua provvidente volontà. Abbiamo anche uno sguardo simile sulla fine, abitati dalla fiducia che, nel cammino della vita, non procediamo verso il nulla, ma incontro all’Altissimo che ha cura di noi, incontro a Colui che ci ha promesso, alla conclusione dei giorni, un regno eterno di pace, dove terminerà tutto ciò che minaccia la vita e la convivenza umana”. Lo ha detto stamane il Papa, salutando i partecipanti all’Executive Committee Meeting del World Jewish Congress.
Papa Francesco ha incontrato pezzi della sua famiglia ad Asti. Ma c’è un pezzo di storia della sua famiglia in quelle terre che forse avrà visto arrivando in elicottero, ma che questa volta non ha potuto visitare: la vecchia cascina dove la famiglia Bergoglio viveva prima della partenza per l’Argentina.
Al termine della celebrazione della Messa nella Cattedrale di Asti Papa Francesco guida la preghiera dell’Angelus. “Desidero esprimere la mia riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti: grazie per l’accoglienza calorosa che mi avete riservato! Sono tanto grato alle Autorità civili e religiose anche per i preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita. A tutti vorrei dire che a la fame propri piasi’ encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch’a staga bin! [state bene!]”.
“Dobbiamo pregare per questa Chiesa di Asti, affinchè arrivino vocazioni. Preghiamo il Signore perché benedica questa terra. Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina; e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici. Ma oggi è ancora una volta il Vangelo a riportarci alle radici della fede”. Con queste parole Papa Francesco si presenta ad Asti, precisamente nella Cattedrale, dove per la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, presiede la Santa Messa e incontra la Comunità Diocesana dalla quale erano partiti i genitori per emigrare in Argentina e incontra i giovani provenienti da tutta la regione in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù celebrata oggi nelle Chiese particolari.
Il Papa è arrivato ad Asti, in Piemonte. La giornata di oggi – strettamente privata come ribadito dai media vaticani più volti- è iniziata in particolare con la visita alla cugina del Pontefice, Carla Rabezzana, da pochi giorni novantenne, residente a Portacomaro, e poi, dopo aver fatto tappa nella locale casa di riposo, alla cugina Delia Gai, che vive con altri parenti nella località di Tigliole.
Due immigrati italiani che si conoscono a Buenos Aires e mettono su famiglia. Non è una rarità alla fine dell' 800. Ed è così che si sposano anche i genitori di Jorge Mario Bergoglio. Le origini dei Bergoglio sono piemontesi, quelle materne sono liguri e anche piemontesi.