San Giuseppe vede i propri sogni infranti, eppure non esita ad aprirsi alle sorprese di Dio. Ed è, per noi, un esempio, perché invece di cedere “a rabbia e chiusure”, anche noi dobbiamo essere aperti alle sorprese di Dio. Prima della preghiera dell’Angelus, Papa Francesco commenta il Vangelo del giorno, che presenta un San Giuseppe dubbioso dopo aver saputo della gravidanza di Maria.
Come di consueto, il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha fatto i suoi auguri a Papa Francesco con un telegramma.
Un incontro di trenta minuti, seguito da uno scambio di doni in cui non poteva mancare, da parte slovena, la potička”, dolce tipico, che il Papa ha mostrato di conoscere ed apprezzare, dato che una delle sue nipoti, Maria Ines, è sposata ad un uomo sloveno. Ma la visita di Golob, primo ministro sloveno da fine maggio 2022 dopo che il suo partito ha avuto la maggioranza relativa, è anche parte della necessità di stabilire relazioni con la Santa Sede in un panorama politico nuovo.
"La pace, lo sappiamo, si costruisce giorno per giorno, è un desiderio che accompagna e motiva il nostro vivere quotidiano.
Tu es Petrus Talks, quando si dice un regalo utile. Un regalo a Papa Francesco per il suo compleanno che di fatto è un regalo per tutti quelli che vogliono conoscere davvero il suo pensiero.
Un piccolo mappamondo a tre persone che si sono distinte nell’impegno per la Carità, sotto il segno di Madre Teresa. Nel giorno del suo compleanno, Papa Francesco dà un piccolo riconoscimento, un “fiore di gratitudine” lo chiama il Dicastero della Carità che ha patrocinato l’iniziativa, a “tre persone che in situazioni di vita diversissime vivono la Carità verso i più poveri”.
La Santa Sede ha comunicato questa mattina che Papa Francesco “ha deciso di donare a Sua Beatitudine Ieronymos II, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, i tre frammenti del Partenone, da secoli custoditi con cura presso le Collezioni Pontificie e nei Musei Vaticani ed esposti a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo”.
“Anche se gli eventi della nostra esistenza appaiono così tragici e ci sentiamo spinti nel tunnel oscuro e difficile dell’ingiustizia e della sofferenza, siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino. Per questo San Paolo esorta costantemente la Comunità a vigilare, cercando il bene, la giustizia e la verità. È un invito a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie”. E’ quanto ricorda il Papa nell’incipit del Messaggio in occasione della 56/ma Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il prossimo 1 gennaio.
"Ad accompagnarvi, in quest’anno associativo, ci sono anche delle parole. Poche, ma forti. Sono alcune parole che Gesù dice ai suoi discepoli, a ciascuno di noi: Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli. È una richiesta che il Signore fa ad ogni cristiano in ogni tempo. Gesù utilizza un verbo facile ed essenziale: andare”. Francesco accoglie nel Palazzo Apostolico Vaticano i Ragazzi dell’Azione Cattolica.
Belize, Bahamas, Tailandia, Norvegia, Mongolia, Niger, Uganda e Sudan.
L’Udienza Generale di questa mattina si svolge nell’Aula Paolo VI, dove Papa Francesco come ogni mercoledì incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “La vigilanza”, la "fase finale" di questo percorso.
“Il Signore conduce la storia dell’umanità in ogni momento”. Papa Francesco lo sottolinea nell’omelia della Messa che celebra nel giorno della festa di Guadalupe. Perché quando la Madonna apparve a Juan San Diego quasi cinquecento anni fa, si vivevano momenti difficili, ma anche oggi è un momento difficile per l’umanità, un momento in cui il Signore ci deve accompagnare per la via della fraternità.
Per Natale, Papa Francesco chiede ai capi di Stato una lettera per un gesto di clemenza nei confronti dei carcerati. Il Papa non specifica se si tratti di una richiesta di grazia o di amnistia, ma semplicemente chiede che si faccia un atto di clemenza verso quanti "ritenuti idonei a beneficiare di tale misura". Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede.
Papa Francesco riceve in Udienza in Vaticano i Membri dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. "Sono grato a tutti voi, che formate il Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, di essere venuti a condividere le preoccupazioni e i progetti di questa fase del vostro impegno. Avete voluto farlo in occasione della ricorrenza liturgica di Santa Lucia, domani, patrona delle persone affette da disabilità o malattie della vista. E anche l'anniversario della mia ordinazione sacerdotale".
"La Dichiarazione conciliare Nostra Aetate è un testo profetico. Un testo che conserva tutta la sua attualità e richiama il grande patrimonio spirituale comune ai cristiani e agli ebrei, volendo incoraggiare e raccomandare la conoscenza e la stima reciproca, che nascono dagli studi biblici e teologici, come pure dal dialogo fraterno". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i Membri dell’Amitié Judéo-Chrétienne de France, in occasione del 75° anniversario della fondazione.
"Gesù ha parole e gesti di compassione verso tutti, al centro del suo agire c’è la misericordia". Lo ha detto il Papa nella riflessione prima della preghiera mariana dell'Angelus a mezzogiorno in Piazza San Pietro.
Papa Francesco stamane ha ricevuto la Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová. Il colloquio privato è durato circa mezz’ora.
La vita sacerdotale per Papa Francesco è una bolla in una pentola bollente di amore per portare Dio al mondo.
Anch’io ho potuto constatare personalmente, in occasione di alcune visite compiute in Italia, il bene che avete fatto alla gente e al patrimonio ambientale e storico-artistico in quelle situazioni".
Due nuovi vescovi per la Calabria. Stamane il Papa ha nominato Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Monsignor Giovanni Checchinato, finora Vescovo di San Severo. Succede al defunto Monsignor Francescantonio Nolè.