Erano stati in Vaticano il 5 gennaio, per i funerali del Papa emerito Benedetto XVI: Con la visita di oggi, i capitani reggenti della Repubblica di San Marino si congedano dal Papa emerito, dato che concluderanno il loro semestre di reggenza il prossimo 1 aprile.
"Come il cieco, sappiamo vedere il bene ed esser grati per i doni che riceviamo? Testimoniamo Gesù oppure spargiamo critiche e sospetti?
La pace “è un tema che non può mancare nella formazione sociopolitica, e purtroppo è anche urgente a causa della situazione attuale. La guerra è il fallimento della politica. La guerra ci fa toccare con mano l’assurdità della corsa agli armamenti e del loro uso per la risoluzione dei conflitti. Ci vuole una migliore politica che presuppone proprio ciò che state facendo voi, cioè educarsi alla pace. Questo è responsabilità di tutti. Fare la guerra ma un’altra guerra, una guerra interiore, una guerra su sé stessi per lavorare per la pace”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, ricevendo in udienza i giovani del “Progetto Policoro” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Papa Francesco stamane ha nominato membro del Dicastero per l’Evangelizzazione - Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari - l’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica.
"Una via praticabile per evitare le tragedie e i pericoli legati al traffico di essere umani" questo per il Papa i corridoi umanitari avviati nel 2016 come risposta alla situazione sempre più drammatica nella rotta Mediterranea.
Papa Francesco sottolinea che il Signore si può avvicinare solo se “prendiamo le distanze dal nostro io presuntuoso”, se andiamo oltre le nostre presunzioni personali. L’occasione è la parabola del fariseo e del pubblicano, letta durante la celebrazione che si tiene in Santa Maria al Trionfale, a Roma, per le 24 Ore per il Signore, iniziativa lanciata nel 2014 dall’allora Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per esaltare, appunto, il sacramento della confessione.
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Francesco riceve in Udienza i Membri della Congregazione di San Giuseppe (Giuseppini del Murialdo) in occasione del 150° anniversario di fondazione.
Papa Francesco – che il 13 marzo ha celebrato il suo decimo anniversario come leader della Chiesa cattolica – è un esplicito sostenitore dei migranti e dei rifugiati. Lo è stato durante tutto il suo pontificato, e la questione sta chiaramente a cuore essendo figlio di migranti italiani, nato in Argentina nel 1936.
Nei suoi 10 anni di guida della Chiesa cattolica, Papa Francesco ha dato priorità all'inclusione, assicurando che tutte le voci, comprese quelle degli emarginati, siano ascoltate. Secondo don Stan Chu Ilo, professore di ricerca presso il Dipartimento di studi cattolici della DePaul University negli Stati Uniti, i leader della Chiesa africana devono adottare la cultura dell'inclusività del Santo Padre per impedire alle persone di lasciare la Chiesa "a frotte" e di recarsi in luoghi in cui si sentano accettati.
La preoccupazione della Santa Sede per la difficile situazione socio-economica che la popolazione libanese
Sono venuti da Taiwan, rappresentano il buddismo umanistico, ed ha un programma che prevede diversi incontri, organizzato dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso. Il Papa, incontrandoli, sottolinea l’importanza del pellegrinaggio interreligioso, perché questo “abbatte i muri che dividono le persone e le tengono prigioniere di preconcetti, pregiudizi e indifferenza”.
Il 13 marzo 2013, il mondo ha conosciuto il successore di Papa Benedetto XVI, il nuovo Sommo Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, che ha preso il nome di Francesco.
Tra le priorità del pontificato di Francesco in questi 10 anni il suo appello ad "andare nelle periferie geografiche ed esistenziali" potrebbe essere collegato a una Chiesa "in uscita", "povera per i poveri", che lavora per sradicare la "cultura dello scarto".
Il Papa, continua il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente" e incentra la sua meditazione sul tema: “Il Concilio Vaticano II. 2. Essere apostoli in una Chiesa apostolica”.
Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti alla 26.ma solenne Seduta Pubblica delle Accademie Pontificie, il cui testo è stato letto dal Segretario di Stato Pietro Parolin.
Papa Francesco invia un messaggio ai partecipanti del Congresso Latinoamericano in Paraguay sulla prevenzione degli abusi dal titolo: “Partecipare, Informare e Comunicare: chiavi per una gestione efficace nei casi di abuso sessuale".
Il nostro incontro mi “ha fatto bene all’anima. È stato una pietra miliare nel cammino del dialogo interreligioso e della comprensione fra i popoli”. Lo scrive il Papa nel messaggio consegnato dal Cardinale Ayuso, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, all’ayatollah iracheno Al Sistani.
Lo avevano eletto per questo i "signori cardinali" e si sono fidati del discorso sulla necessità della "riforma della Chiesa" che l'allora cardinale Bergoglio aveva proposto alle Congregazioni generali che si sono svolte dopo la fine del pontificato di Benedetto XVI.
In quelli che sono gli ultimi sforzi diplomatici “pubblici” di Papa Francesco, il Papa ha reiterato più volte che è pronto ad andare a Kyiv, ma solo se questo viaggio potrà essere combinato con un viaggio a Mosca. E sono intenzioni che dimostrano una volontà diplomatica forte di Papa Francesco: la volontà di non prendere posizione alcuna, ma anzi piuttosto di poter parlare con tutti gli interlocutori. Anche se questa volontà di dialogo a tutti i costi potrebbe essere in qualche modo male interpretata.
Fin dal momento della sua elezione Papa Francesco ha voluto ribadire il suo stretto legame con la Diocesi di Roma. Nel suo primo discorso dalla Loggia delle Benedizioni, il 13 marzo 2013, Francesco si presentò sempre come Vescovo di Roma, senza mai usare i termini “Papa” o “Pontefice”. E per confermare il suo legame con la Diocesi ebbe accanto a lui il Vicario di allora, il Cardinale Agostino Vallini, nominato da Benedetto XVI nel 2008 al posto del dimissionario Cardinale Camillo Ruini.