Papa Francesco era stato ad Asti il 19 e 20 novembre, per celebrare il 90esimo compleanno di una sua cugina e per trascorrere un giorno e mezzo in quelle che sono state le terre della sua famiglia, prima di emigrare per l’Argentina. Oggi, la diocesi di Asti ha portato 400 pellegrini dal Papa, per ringraziare di quei momenti. E a loro, il Papa dice: “Quella giornata e mezza che ho passato tra voi per me è stata una consolazione”.
Con queste parole pubblicate sul sito della Arcidiocesi di Wellington in Nuova Zelanda il Cardinale John Atcherley Dew ha annunciato le sue dimissioni.
Papa Francesco parla della “lacerazione” che è derivata nella Chiesa dal dramma degli abusi, mette in luce la gravità del “peccato di omissione”, ma sottolinea anche che molto è stato fatto, incoraggia ad ascoltare le vittime. Incontrando i membri della Pontificia Commissione Per la Tutela dei Minori, recentemente rinnovati, Papa Francesco ribadisce le sue linee guida per quanto riguarda la protezione dei minori. È la prima plenaria, tra l’altro, che si tiene in Palazzo Marescotti, la nuova sede della commissione, ed è il primo incontro da quando la commissione è stata inclusa nel dicastero per la Dottrina della Fede con la riforma”.
È di almeno 130 vittime il terribile bilancio delle inondazioni che hanno colpito l'Ovest e il Nord del Rwanda, cui si aggiunge la stima di almeno 5 mila case distrutte. Papa Francesco non ha fatto mancare il suo sostegno tramite un telegramma inviato a suo nome dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e indirizzato all'arcivescovo Catalan, nunzio apostolico nel Paese.
Papa Francesco invia un messaggio ai giovani che parteciperanno alla Giornata Mondiale di Gioventù di Lisbona ad agosto, ne immagina i preparativi, dice loro di chiedere consiglio ai nonni. A tre mesi dall'evento, Papa Francesco invia un breve videomessaggio di due minuti per incoraggiare alla partecipazione.
Il 21 giugno 2015 Francesco è stato il quarto Papa - il terzo in epoca contemporanea dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - a raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, il telo di lino che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Nei primi anni del XIX Secolo Papa Pio VII compì due atti di venerazione privati davanti alla Sindone.
"Non facciamoci spaventare dal "caos", perché è proprio da lì che Dio fa le sue opere più bello e creativo. Se la parola "università" deriva da "universo", cioè "l'insieme di tutte le cose", l'aggettivo “cattolica” la rafforza e la ispira.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza oggii partecipanti al VI Colloquio tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e il Royal Institute for Inter-Faith Studies sul tema “Creative Commonalities between Christianity and Islam”. "Il fatto che vi incontriate per la sesta volta dimostra perseveranza nel cammino del dialogo interreligioso e interculturale, ed è anche dimostrazione di un’amicizia fedele che continua nonostante l’avvicendamento di persone e di responsabilità", dice subito il Papa ai presenti.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata per raggiunti limiti di età dal Vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola Monsignor Armando Trasarti e ha nominato come successore Monsignor Andrea Andreozzi, del clero dell’Arcidiocesi di Fermo, finora Rettore del Seminario Umbro.
Le radici, i ponti, il futuro. Ma anche la minaccia per la libertà, portata avanti con “i guanti bianchi, da un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimentichi del passato, si ‘galleggia’ in un presente fatto a misura d’individuo. Ma quando l’unica cosa che conta è pensare a sé e fare quel che pare e piace, le radici soffocano”. A tre giorni dal ritorno dall’Ungheria, Papa Francesco, nell’udienza generale di oggi, ricapitola i temi del viaggio, e lo fa attraverso le immagini delle radici e dei ponti. E ribadisce che, in fondo, dal cuore dell’Ungheria è partito un messaggio per l’Europa.
Insisto “sull’importanza di un maggior impegno da parte di tutta la Comunità ecclesiale, ed in particolare della Santa Sede, verso la custodia della nostra memoria per immagini”. Lo ribadisce il Papa nel messaggio alla Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo.
Non è una novità, ma Papa Francesco lo ha ribadito: “Sono disposto a fare tutto il possibile per la pace in Ucraina”. In venti minuti di conferenza stampa, Papa Francesco ha risposto su domande sul suo rapporto con l’Ungheria, sul tema delle migrazioni, sull’aiuto che può dare sulla situazioni in Ucraina, e ha anche fatto un calendario dei possibili viaggi, aggiungendone uno di cui non rivela nulla che potrebbe avere luogo alla fine dell’anno. E ha annunciato che c’è una missione in corso per la pace in Ucraina, ancora non pubblica.
Si è concluso con l’incontro con i rappresentanti del mondo della cultura e dell’università il viaggio apostolico di Papa Francesco in Ungheria, il 41/mo dall’inizio de pontificato, iniziato venerdì scorso 28 aprile.
Francesco chiude questi tre giorni a Budapest incontrando il mondo universitario e della cultura presso la Facoltà di Informatica e Scienze Bioniche.
“Desidero esprimere riconoscenza per l’accoglienza e per l’affetto che ho provato in questi giorni. Ed esprimo gratitudine a chi è giunto qui da lontano e a chi ha tanto, e tanto bene, lavorato per questa visita”. Così Papa Francesco prima di recitare il Regina Coeli, a conclusione della Messa celebrata stamane a Budapest.
L’ultimo giorno del viaggio apostolico in Ungheria di Papa Francesco si apre con la celebrazione della Messa in Piazza Kossuth Lajos, a Budapest.
“Prendete in mano la vostra vita per aiutare il mondo a vivere in pace”. Papa Francesco lo sottolinea ai giovani che si sono radunati nella Laszlo Papp Arena, per quello che è forse l’incontro più atteso del programma del Papa a Budapest. La presenza dei giovani è piuttosto il termometro della risposta reale alla visita del Papa. Finora, Budapest non era sembrata una città che stesse accogliendo un pontefice, senza poster e manifesti a ricordarne la visita, senza nemmeno le bandiere ad accompagnarlo dall’aeroporto alla nunziatura, e con una certa algidità nel gestire le situazioni.
È stato un incontro cordiale, di 20 minuti, quello che ha avuto luogo nella nunziatura apostolica di Budapest tra Papa Francesco e il metropolita del Patriarcato di Mosca Hilarion. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede. Hilarion, per anni a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e tra gli architetti dell’incontro di Papa Francesco e il Patriarca Kirill all’Avana nel 2016, è stato nominato metropolita di Budapest a giugno, mentre il suo posto è stato preso dal metropolita Antonij.
L'ultimo appuntamento ufficiale della mattina per Papa Francesco è quello con le comunità cattolica di rito greco nella chiesa della Protezione della Madre di Dio, dall'altra parte della piazza rispetto alla chiesa di Santa Elisabetta.
"Abbiamo bisogno di una Chiesa che parli fluentemente il linguaggio della carità, idioma universale che tutti ascoltano e comprendono, anche i più lontani, anche coloro che non credono". Papa Francesco, serve una Chiesa che parli fluentemente il linguaggio della carità