Non c'è fede senza stupore. Il Papa lo dice ai Membri della Fondazione Ente dello Spettacolo ricevuti in occasione del 75.mo anniversario di fondazione.
Tre sfide da affrontare, nel momento in cui le nuove tecnologie diventano sempre più pervasive e arrivano persino a toccare la natura stessa dell’essere umano. Papa Francesco li delinea in un discorso alla Pontificia Accademia per la Vita, che comincia oggi la sua plenaria sul tema “Convergere sulle Persone. Le tecnologie emergenti per il bene comune”.
Con l’invito a porgere l’altra guancia, e persino ad amare i propri nemici, Gesù “ci chiede di aprirci allo straordinario di un amore gratuito, mentre noi tentiamo sempre di pareggiare i conti”. Eppure, se non fosse stato così anche per Gesù, questi “non sarebbe venuto a cercarci mentre eravamo perduti e lontani, non ci avrebbe amato fino alla fine, non avrebbe abbracciato la croce per noi”.
Ci vuole una “ecclesiologia integrale”, che permette di ritornare alla Chiesa delle origini e a quel camminare insieme di “pastori e fedeli laici” che può permettere di evitare le dicotomie. Papa Francesco lo dice incontrando i partecipanti al convegno internazionale “Pastori e fedeli laici chiamati a camminare insieme”, organizzato dal Dicastero Laici, Famiglia e Vita.
C’è il presidente mondiale della Fondazione Pontificia Scholas Occurentes. Ma c’è anche l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile del Giubileo 2025. Entra come membro Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione. Ma si trova anche il vescovo emerito di Lugano, Valerio Lazzeri, che aveva lasciato l’amministrazione della diocesi lo scorso ottobre per stress. Sono tutte da leggere le nomine di membri e consultori del dicastero per l’Educazione e la Cultura.
"Ogni persona e ogni comunità ha diritto all’incontro con Cristo, e tutte le norme e gli atti giuridici tendono a favorire l’autenticità e la fecondità di tale incontro". Ecco l'utilità del Diritto Canonico nella evangelizzazione
Papa Francesco riceve questa mattina in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, un gruppo di Imprenditori provenienti dal Messico. Un discorso in spagnolo ai presenti accompagnati da Eduardo Pisa, delegato dell’Arcidiocesi di Città del Messico per l’amministrazione dei beni ecclesiastici
L’amore alla Vergine Maria, la preghiera di suffragio e l’attenzione ai poveri. Sono le tre grandi linee della spiritualità di
Anche la Quaresima per Papa Francesco ha il sapore del Sinodo, tanto che il messaggio per questo periodo forte della liturgia cattolica ha per titolo. "Ascesi quaresimale, itinerario sinodale".
Kinshasa e Giuba. I due luoghi dove Papa Francesco come d'abitudine ha incontrato i suoi confratelli gesuiti durante la sua visita nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina i Responsabili del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. "Corresponsabilità e partecipazione mantengono tutta la loro forza e la loro attualità, e anzi aiutano a costruire una Chiesa più solidale e più unita", dice il Papa subito nel suo discorso.
l Santo Padre ha accolto con profonda tristezza la notizia di un incidente d'autobus, avvenuto nella zona di Gualaca,
“Le vicissitudini della Chiesa nascente sono simili a quelle dei nostri giorni. La Parola viene proclamata, ascoltata e vissuta in circostanze favorevoli e sfavorevoli, per vie diverse e con espressioni diverse, affrontando gravi difficoltà e persecuzioni, in un mondo spesso sordo alla voce di Dio”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza la delegazione dell’Alleanza Biblica Universale.
“Proseguiamo le nostre catechesi sulla passione di evangelizzare, cioè lo zelo apostolico. E’ una passione che ti coinvolge tutto”. Papa Francesco continua il suo percorso sull’apostolato nella Udienza Generale.
"Oggi vi convoca il dolce Nome di Maria, più precisamente un'antica dedica che già nella sua radice etimologica ci parla di meticciato
"A volte, noi prepariamo le cose da dire… Ma la realtà parla meglio delle idee. Il vero discorso l’hanno fatto loro, avvicinandosi con tutta naturalezza, dando il meglio di sé stessi, un sorriso, una curiosità, tendere la mano per prendere il rosario. Non sono scemi, nessuno! Sanno farlo bene. E questa è stata la predica oggi, per noi. Per questo ho pensato che continuare a parlare, dopo questa predica vivente, non aveva senso. Darò il testo alla Presidente e così lei poi lo farà conoscere. E dopo la benedizione, saluterò tutti voi. La vera predica è stata quella che ci hanno fatto loro, con le loro limitazioni, con le loro malattie, ma ci hanno fatto capire che sempre c’è una possibilità per crescere e per andare avanti". Così Papa Francesco, stamane, parlando a braccio durante l'udienza alla Delegazione della Federazione Italiana Malattie Rare (UNIAMO).
“Ho saputo che nella nobile lingua georgiana il termine educazione, ‘ganatleba’, è molto interessante, deriva dalla parola luce ed evoca il passaggio dall’oscurità dell’ignoranza alla luminosità della conoscenza. Educare per voi è venire un’altra volta alla luce, è sinonimo di illuminazione". Con queste parole il Papa accoglie in Vaticano una Delegazione dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani di Tbilisi, in Georgia.
Anche questa domenica il Papa si affaccia dalla finestra del Palazzo Apostolico per recitare la preghiera dell’Angelus. Il Pontefice commenta la Liturgia odierna, Gesù è venuto a “Dare compimento”. “Questa è una parola-chiave per capire Gesù e il suo messaggio. Che cosa significa? Per spiegarla, il Signore comincia a dire che cosa non è compimento”, dice il Papa.
"Nella vita noi siamo chiamati ad agire mettendo in atto diverse dimensioni di noi stessi, a seconda dei contesti, delle relazioni, dei momenti, e così via. Se ad esempio sei un genio matematico ma non sai fare altro, avrai problemi nella vita.
Le culture dei popoli indigeni, con la loro attenzione per la natura, possono essere alleati fondamentali nella lotta al cambiamento climatico. Lo ha detto Papa Francesco in un breve discorso, pronunciato in spagnolo, ai partecipanti del VI Forum dei Popoli Indigeni organizzato dalla FAO, l’agenzia ONU che si occua di lotta alla fame.