Trenta giorni, e non più dieci, per ricorrere alle dimissioni di un professo nella Codice di Diritto Canonico di rito e latino, e trenta giorni, e non più quindici, per fare ricorso secondo il Codice Canonico delle Chiese Orientali. Con un motu proprio, Papa Francesco estende i termini per il ricorso dei religiosi ai provvedimenti che li dimettono dalla loro congregazione, ferma restando la loro sospensione nel tempo del decreto.
No al lavoro nero, no all’abuso del lavoro precario, sì al lavoro dignitoso: Papa Francesco, incontrando i dirigenti dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale nel 125esimo di fondazione, fa questi tre appelli perché la previdenza sociale sia all’altezza delle sfide della società. Società, afferma, che “si è appiattita sul presente e interessa poco quello che può capitare alle future generazioni”. Ma prima, esalta il welfare italiano e ricorda tre aspetti che reputa buoni: “gli oratori nelle parrocchie – è una cosa vostra, e fa tanto bene –; seconda, il volontariato: il volontariato italiano è grandioso, volontariato dappertutto; terza, istituzioni come la vostra, che si organizzano e non durano due o tre anni, 125!, che hanno questa capacità di portare avanti.”
Al termine della Celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, prima della Benedizione Apostolica, Francesco guida la recita della preghiera dell’Angelus.
È sempre più vicino il giorno della Resurrezione del Signore, la Domenica di Pasqua. Francesco, dopo essere stato dimesso dall’ospedale Gemelli a causa di un’infezione respiratoria, presiede in Piazza San Pietro la solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. La Chiesa oggi celebra l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, tra la folla che lo salutava agitando rami di palma.
Mattinata di nomine in Vaticano. Una riguarda Santiago de Compostela in Spagna, una la Francia e l’altra la Pontificia Accademia delle Scienze sociali.
"La mattina di oggi, sabato 1° aprile, Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Universitario A. Gemelli". A comunicarlo è il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Il Papa sta decisamente meglio come dimostrano il comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede e le immagini.
“La giornata di ieri è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria”. E’ quanto riferito da Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, sulle condizioni cliniche del Pontefice, ricoverato da mercoledì al Policlinico Gemelli.
Papa Francesco ha la bronchite, ma è in netto miglioramento. Lo comunica sul proprio canale telegram la Sala Stampa della Santa Sede, citando informazioni dello staff medico che segue il Santo Padre presso la struttura ospedaliera
"La “dottrina della scoperta” non fa parte dell'insegnamento della Chiesa cattolica.
"Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate". Lo afferma Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nel bollettino medico diffuso stamane sulle condizioni cliniche del Pontefice, ricoverato da ieri al Policlinico Gemelli per una infezione respiratoria.
Per Papa Francesco saranno necessari alcuni giorni di ricovero presso il Policlinico Gemelli. A darne conferma è stato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Papa Francesco si trova da questo pomeriggio al Gemelli per alcuni controlli precedentemente programmati. Lo ha comunicato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Il Papa invia un telegramma di cordoglio per le vittime della sparatoria avvenuta lunedì scorso in una scuola a Nashville, inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin al vescovo della città, mons. Joseph Mark.
Un libro lanciato nello spazio. Sembra l'inizio di un film di fantascienza, invece è un messaggio di evagelizzazione. Si chiama “Spei satelles”, in italiano “Custode di speranza" ed è un progetto "spaziale".
"Diventare cristiano non è un trucco che ti cambia la faccia, ma Gesù cambia il cuore".
Il Dicastero per il servizio della carità fa sapere che L’Elemosiniere di Sua Santità, Cardinale Konrad Krajewski, insieme con l’Ambasciata turca presso la Santa Sede, ha coordinato questa terza tornata di aiuti.
"Anche se la vostra terra a volte sale alla ribalta della cronaca portando alla luce vecchie e nuove ferite, mi piace ricordare che siete figli dell’antica civiltà greca e ancora oggi custodite tesori culturali e spirituali che uniscono l’Oriente e l’Occidente. Omero, nell’Odissea, narra che Ulisse, verso la fine del suo viaggio, approdò ad un lembo di terra da cui poté ammirare la bellezza di due mari. Questo fa pensare alla vostra terra, gemma incastonata tra il Tirreno e lo Ionio". Con queste parole accoglienti il Papa riceve in Udienza i Seminaristi delle Diocesi della Calabria.
“Sono convinto che il dialogo tra credenti e non credenti sulle questioni fondamentali dell’etica, della scienza e dell’arte, e sulla ricerca del significato della vita, sia una strada per la costruzione della pace e per lo sviluppo umano integrale”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro “Minerva Dialogues” promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
La resurrezione di Lazzaro ha in sé un messaggio chiaro: che “Gesù ci dà la vita anche quando sembra non esserci più speranza”. Lo sottolinea Papa Francesco, nella catechesi precede la preghiera dell’Angelus domenicale. E ricorda, dopo l’Angelus, che ieri, festa dell’annunciazione, si è rinnovato l’atto di consacrazione al Cuore di Maria che il Papa aveva fatto l’anno scorso per pregare per la pace, ricordando la martoriata ucraina, le vittime del terremoto in Turchia per i quali oggi c’è una colletta straordinaria lanciata dalla CEI, e chiede di pregare per il Perù