"Il Concilio Vaticano II, per il quale dobbiamo essere tanto grati a San Paolo VI, ha sottolineato il ruolo dei fedeli laici, mettendone in luce il carattere secolare". Lo ha detto il Papa nel discorso in occasione del conferimento del Premio Internazionale VI al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
"State attenti a distinguere bene l’azione apostolica dal proselitismo: noi non facciamo proselitismo.
"La Giornata dell’Africa, celebrata nel giorno della commemorazione annuale della fondazione dell’Unione Africana, il 25 maggio 1963, rappresenta il simbolo della lotta dell’intero Continente per la liberazione, lo sviluppo e il progresso economico e sociale, come pure per la valorizzazione e l’approfondimento del patrimonio culturale africano". Lo ha detto il Papa incontrando stamane un gruppo di i bambini provenienti da diverse Nazione africane.
"Quante volte, nella vita, ci troviamo nella situazione di non avere la forza per andare avanti. Ma voi non siete mai soli!
Come gli apostoli che erano in una stanza chiusa “per timore”, così anche noi restiamo chiusi dentro, per la paura di non farcela. Ma, come a Pentecoste arrivò lo Spirito a soffiare sugli apostoli, così oggi anche noi siamo chiamati ad affidarci allo Spirito, perché è lui che ci libera dalle prigioni della paura.
Lo Spirito Santo che scende sugli apostoli a Pentecoste porta armonia. Eppure “nel mondo c’è tanta discordi, tanta divisione”, siamo “tutti collegati, eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall’indifferenza e oppressi dalla solitudine”. In uno scenario di guerre e divisioni, quando sembra incredibile “il male che l’uomo può commettere”, Papa Francesco mette in luce che “è lo spirito della divisione, il diavolo, il cui nome significa proprio “divisore, uno Spirito che non riusciamo contrastare senza l’aiuto dello Spirito Santo. E invita a rimettere lo Spirito Santo al centro della Chiesa, specialmente in questo cammino sinodale che serve proprio ad ascoltare la sua voce, e non va visto come un Parlamento con diritti da reclamare.
Tutti tranquilli per la salute del Papa.
Papa Francesco delinea la figura di un artista che è prima di tutto “espressione delle inquietudini umane” e ricorda che “il vero significato non è quello del dizionario, quello della parola: la parola è uno strumento di tutto quello che è dentro di noi” di fronte ai partecipanti del convegno promosso da La Civiltà Cattolica e la Georgetown University sul tema “L’estetica globale dell’immaginazione cattolica”.
Una fede “forgiata nel sangue”: così Papa Francesco ha descritto la fede del popolo ungherese, durante il suo viaggio nel Paese. Un viaggio che aveva come sfondo non solo la presenza dell’apostolo della Chiesa del Silenzio, il Cardinale Jozef Mindszenty, citato anche dalla presidente ungherese Katalin Novak nel suo discorso, ma che viveva anche della storia dei nuovi martiri di Ungheria, vittime dell’oppressione comunista. Ci sono martiri rossi, cioè quelli morti uccisi dalle mani degli aguzzini, e martiri bianchi, ovvero coloro che sono morti a causa delle sofferenze, ma non per mano diretta degli oppressori. Sono, però, sempre martiri. Ed è a loro che ha guardato l’ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede, con una mostra su “Martiri rossi e bianchi. Testimoni di fede nell’oppressione della dittatura comunista” e una tavola rotonda sul tema che si è tenuta il 15 maggio 2023.
"Per via di uno stato febbrile, Papa Francesco non ha ricevuto in udienza questa mattina". Poche parole che il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni ha detto in giornata ai vaticanisti ha messo in allarme il mondo cattolico.
Papa Francesco ha accettato questa mattina la rinuncia presentata per raggiunti limiti dell'Arcivescovo di Buenos Aires, il Cardinale Mario Aurelio Poli che è stato immediato successore del Cardinale Bergoglio alla guida dell'Arcidiocesi della capitale argentina.
Il Papa chiama a Roma come Vescovo Ausiliare Monsignor Michele Di Tolve, del clero dell’Arcidiocesi di Milano, finora Parroco di San Giovanni Battista e di Sant’Ambrogio ad Nemus in Rho, assegnandogli la Sede titolare di Orrea.
L'incontro con le Scholas per Papa Francesco è sempre un happening con domande e risposte che arrivano da diverse parti del mondo.
"Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato?" A questa domanda risponde
"Essere unite a Gesù, vicine ai fratelli e attive nel servizio". Sono le tre vie da seguire che Don Orione indicava alle Piccole Suore Missionarie della Carità, che stanno svolgendo il loro Capitolo Generale e sono state ricevute dal Papa.
Papa Francesco riceve in Udienza i partecipanti all’Incontro Nazionale dei Referenti diocesani del Cammino Sinodale Italiano. "Questo incontro - dice subito il Papa ai presenti in Aula Paolo VI - si colloca nel vivo di un processo di Sinodo che sta interessando tutta la Chiesa e, in essa, le Chiese locali, nelle quali i Cantieri sinodali si sono costituiti come una bella esperienza di ascolto dello Spirito e di confronto tra le diverse voci delle comunità cristiane. Ora si fa un Sinodo per dire cosa sia la Sinodalità, non è cercare opinioni della gente, è un'altra cosa".
Nel saluto in lingua italiana durante l'Udienza generale di oggi il Papa ricorda la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, celebrata in Cina e in tutto il mondo.
Sant’Andrea Kim Tae-gon. E' lui il protagonista della catechesi dell'Udienza generale di oggi riprendendo il ciclo dei testimoni esemplari che ci insegnano lo zelo apostolico.
Dopo gli anni di assenza dovuti alla pandemia, l'Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana torna da oggi a riunirsi in Vaticano.
Un anno fa, Slovenia e Santa Sede hanno celebrato i 30 anni di relazioni diplomatiche, e una amicizia forte, certificata dal fatto che la Santa Sede fu tra le primissime nazioni a riconoscere la sovranità di Lubiana. Oggi, in un giorno che, per una circostanza felice, festeggia la Giornata della Diplomazia slovena, la nuova presidente Nataša Pirc Musar, eletta lo scorso novembre.