La Fraternità Apostolica della Misericordia di Gela compie 25 anni, e compie dieci anni una delle sue opere di Misericordia, la Piccola Casa di Misericordia. Intorno a questa fraternità, c’è anche una cooperativa chiamata “Raphael”, un gruppo di volontari, una serie di iniziative che spaziano dalla mensa quotidiana per i poveri al doposcuola. In occasione di questi due anniversari, Papa Francesco riceve i membri della Fraternità con le loro famiglie, e chiede loro di continuare il loro operato e che, nel bene, sappiano scomparire con umiltà”.
Di fronte ad una delegazione della Conference of European Rabbis, che riunisce circa 700 rabbini ortodossi in tutta Europa, Papa Francesco – in un discorso solo consegnato, ma non letto - ribadisce la ferma condanna dell’antisemitismo, ma soprattutto sottolinea che “in questo tempo di distruzione, noi credenti siamo chiamati, per tutti e prima di tutto, a costruire la fraternità ed aprire vie di riconciliazione”. Papa Francesco ha detto all’inizio dell’udienza di non sentirsi molto bene e di preferire di consegnare il discorso.
Commentando il Vangelo odierno, Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato i fedeli a soffermarsi sulla “distanza tra il dire e il fare e il primato dell’esteriore sull’interiore”.
Dal 2 novembre fino a sabato 4 novembre molti momenti particolari stanno caratterizzando l’evento dal titolo “Chiamati, trasformati ed inviati” organizzato da Charis, il servizio internazionale della Santa Sede per il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Uno di questi la presenza di Papa Francesco, intervenuto nel pomeriggio in Aula Paolo VI.
Dopo le visite del Cardinale Pietro Parolin nell’ambasciata di Israele presso la Santa Sede il 13 ottobre e nell’ambasciata di Palestina presso la Santa Sede il 17 ottobre, Papa Francesco ha avuto una conversazione telefonica con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, conosciuto anche con il nome di battaglia di Abu Mazen, che tra l’altro era stato alla preghiera per la pace nei giardini vaticani del giugno 2014 insieme a Shimon Peres. Papa Francesco ha chiesto al presidente di puntare ad un cessate il fuoco.
Lo aveva annunciato direttamente il Papa in un intervista televisiva per l'Italia mercoledì, oggi arriva la comunicazione dalla Sala Stampa della Santa Sede
Come da tradizione, ad inizio novembre, il Papa ha celebrato la Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno. La celebrazione di oggi ha voluto ricordare anche Papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre 2022.
"Oggi facciamo memoria di coloro che ci hanno preceduto, che hanno vissuto. Memoria di tanti che ci hanno fatto del bene, memoria anche di coloro che non sono riusciti a fare del bene. C'è il mistero della grande misericordia del Signore". Lo ha detto Papa Francesco, nell'omelia pronunciata durante la Messa celebrata a Roma nel cimitero di guerra per la commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Papa Francesco conferma che andrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e sarà nei giorni della COP 28, la Conferenza delle Parti organizzata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico, che si terrà a Dubai dal 30 al 12 dicembre. Il Papa ha così annunciato il prossimo ritorno negli Emirati Arabi Uniti, dove firmò nel 2019 la Dichiarazione per la Fraternità Umana, nel corso di una intervista di quasi una ora concessa al TG1, e andata in onda la sera dell’1 novembre.
Con un motu proprio in dieci punti, papa Francesco promulga nuovi statuti per la Pontificia Accademia di Teologia, chiede un “cambio di paradigma” e una teologia in uscita, sinodale e pastorale, e promuove l’idea della transdisciplinarietà, chiedendo alla ricerca teologica di entrare in contesto.
Nel giorno di Ognissanti, Papa Francesco rispolvera il concetto da lui molto amato dei “santi della porta accanto”, e ricorda che i santi “non sono eroi irraggiungibili o lontani, ma persone come noi, nostri amici, il cui punto di partenza è lo stesso dono che abbiamo ricevuto noi”.
“Siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. Papa Francesco è solidale durante l'udienza di questa mattina in Vaticano con un gruppo di donne guidate da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, cartello di associazioni contro le mafie.
Nella parrocchia San Pietro ad Mensulas a Sinalunga ( Siena ) nasce lo sportello “Papa Francesco”.
Siamo chiamati a riflettere l’amore di Dio nel mondo, facendo il primo passo come lui fa con noi “senza aspettare che si muovano gli altri, senza attendere che il mondo, la società e la Chiesa cambino, senza attendere o pretendere riconoscimenti”. Papa Francesco dà l’immagine di un Dio che sempre ci precede, a lui molto cara, nel commento al Vangelo che precede la preghiera dell’Angelus, e che in qualche modo ricalca anche l’omelia che ha tenuto nella Messa a conclusione del Sinodo 2023.
Non le strategie, non i calcoli umani, non le mode del mondo. Il centro di tutto, punto di partenza è “amare Dio e il prossimo”. E per farlo si deve “adorare e servire”, perché “adorando Lui ci riscopriamo liberi noi”, e perché “non c’è amore di Dio senza coinvolgimento nella cura del prossimo”. Papa Francesco indica questa strada nella messa che conclude questa prima tappa del Sinodo su Comunione, Missione e Partecipazione. E chiede che l’adorazione sia centrale, per i pastori e per le comunità, per ripartire davvero da Gesù Cristo.
La Santa Sede continua a guardare con attenzione quanto succede in Terrasanta. Papa Francesco ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per la pace il 27 ottobre, al termine della quale, dopo un Rosario nella Basilica Vaticana insieme a tutti i padri sinodali, ha affidato il mondo alla Vergine Maria. Nel frattempo, tornava a parlare il Cardinale Parolin, ribadendo la preoccupazione per la situazione in Terrasanta e mettendo in luce come la Santa Sede sia disposta a mettere in campo ogni tipo di sforzo per evitare una escalation militare nella regione.
Con un telegramma a firma del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, Papa Francesco fa arrivare il suo cordoglio per le vittime della strage di Lewinston, cittadina del Maine dove due giorni fa un uomo ha sparato ai passanti uccidendone 22.
È una preghiera a Maria, cui consacra ancora una volta il mondo, quella che Papa Francesco eleva nella Basilica di San Pietro, insieme a tutti i padri sinodali, al culmine di una giornata di digiuno e preghiera lanciata a seguito del conflitto scoppiato in Terrasanta a causa degli attacchi terroristici di Hamas.
Un comunicato vaticano ha reso noto che Papa Francesco ha deciso di esaminare il caso di padre Marko Rupnik, affidando l'indagine al Dicastero della Dottrina della Fede e derogando alla prescrizione per consentire lo svolgimento del processo.
Con un telegramma a frima del Segretario di Stato Pietro Parolin, Papa Francesco invia preghiere di suffragio e di sostegno per le vittime dell’uragano Otis ad Acapulco, in Messico, che ha devastato la città messicana ed è costato 27 vittime.