Ad agosto dovrei andare in Polinesia, a fine anno potrei recarmi in Argentina. Papa Francesco ha annunciato ieri durante una nuova intervista tv l’intenzione di proseguire con i viaggi apostolici internazionali, sebbene di ritorno dalla Mongolia avesse ammesso che viaggiare per lui stava diventando sempre più complicato.
Nonostante solo il giorno prima il Papa avesse ammesso di avere un po’ di bronchite che gli rendeva difficile parlare, sabato scorso Francesco non ha voluto mancare – dopo anni – all’incontro con il clero romano convocato nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
La fede in Gesù Cristo non è una teoria, ma un incontro, e per questo i primi discepoli, che già seguivano Giovanni Battista, andarono prima di tutto a trovare Gesù a casa. Da quell’incontro “nasce il dinamismo dell’evangelizzazione”. Nel giorno in cui la liturgia ci ricorda dei primi chiamati, Papa Francesco si chiede se sappiamo ancora fare memoria del primo incontro con il Signore e se siamo ancora discepoli innamorati. E, dopo l’Angelus, tiene un lungo appello per la pace, sottolineando come “la guerra è un crimine contro l’umanità”. E chiede di pregare “che quanti hanno potere su questi conflitti riflettano che guerra non è la via per risolverli, perché semina morte tra i civili e distrugge città e infrastrutture”.
“Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria”. Lo afferma il Papa nel Messaggio in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato che ricorre l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, sul tema: “Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni”.
Incontrando gli atleti di Athletica Vaticana, Papa Francesco sottolinea l’importanza dello sport nel gettare ponti, abbattere barriere, favorire relazioni di pace”, e lo fa proprio in quest’anno, il 2024, che sarà anno Olimpico e Paralimpico.
Voi “svolgete, a nome di tutta la Chiesa cattolica, un servizio concreto e disinteressato a favore delle Chiese sorelle di Oriente, contribuendo alla preparazione di chierici e di laici che, grazie ai loro studi, potranno servire la missione dell’unico Corpo di Cristo”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando il Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese Ortodosse e le Chiese Ortodosse Orientali in occasione del 60° anniversario dell’istituzione.
“Vorrei leggere tutto il discorso ma ho un problema, ho un po’ di bronchite, e non posso parlare bene. Se voi non vi offendete, consegnerò la copia del discorso. Scusatemi. La consegnerò perché la diano a tutti voi, ma faccio tanta fatica a parlare. Grazie della vostra comprensione. E grazie di essere venuti. Grazie tante del vostro lavoro, perché non è facile comunicare, ma la prima cosa che fa una persona è comunicare. Da Adamo quando vide Eva, comunicò. Comunicare è la cosa più umana che esiste. Andate avanti su questo”. Lo ha detto il Papa questa mattina in occasione dell’incontro con i partecipanti al Simposio “Université des Communicants en Église” promosso dalla Conferenza dei Vescovi di Francia.
all’Incontro della "Toniolo Young Professional Association"
“Voi non solo pregate la Madonna chiedendole di intercedere, ma avete ancor più la disposizione a conformarvi a lei, alla sua maternità, a unirvi alla sua preghiera di intercessione di madre per tutti i figli della Chiesa e per il mondo. Così, qualunque sia il vostro stato di vita, con Maria siete tutte madri”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo una Delegazione delle Sentinelle della Santa Famiglia.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza i Membri del Sodalizio “Facchini di Santa Rosa” da Viterbo.
“che consiste nel servire, nel donarsi con generosità
La Chiesa Cattolica sui iuris Siro-Malabarese ha un nuovo Arcivescovo Maggiore. Si tratta di Monsignor Raphael Thattil
A quasi un anno dalle entrata in vigore della Costituzione Apostolica In Ecclesiarum communione, pubblicata il 6 gennaio 2023 ed entrata in vigore il 31 gennaio successivo, con cui ha riformato il Vicariato di Roma Papa Francesco sabato prossimo 13 gennaio nella Basilica di San Giovanni in Laterano incontrerà il clero romano.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina la Delegazione del Gruppo DIALOP (Transversal Dialogue Project), da molti anni impegnati per la promozione del bene comune attraverso il dialogo tra socialisti/marxisti e cristiani.
Il Papa continua il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentrando la sua riflessione sul tema "La gola". In Aula Paolo VI con i fedeli presenti il Pontefice si sofferma sul vizio della gola.
Piuttosto fitta l’agenda delle celebrazioni che Papa Francesco presiederà tra gennaio e febbraio. Stamane l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie ha comunicato il calendario.
Un discorso tutto dedicato alla pace, con l’ammonimento che ormai non ci sono guerre al mondo che riescano ad evitare vittime civili, e che quelle “non sono danni collaterali. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni”. Ma, nel tradizionale incontro con il corpo diplomatico, Papa Francesco guarda oltre. Dice un “no” netto e deciso alla maternità surrogata, chiedendo un bando internazionale della pratica. Chiede il rispetto dei trattati internazionali e dei diritti umani. Tratteggia una pace possibile, contro l’inutile strage della guerra.
Oggi celebriamo la Festa del Battesimo del Signore. Papa Francesco lo ricorda subito nell’Angelus odierno in Piazza San Pietro. “Esso avviene presso il fiume Giordano, dove Giovanni – detto per questo “Battista” – compie un rito di purificazione, che esprime l’impegno a lasciare il peccato e a convertirsi”, spiega Papa Francesco
La consuetudine di battezzare figli di dipendenti della Santa Sede è stata istituita da San Giovanni Paolo l’11 gennaio nel 1981. E Papa Francesco continua anche oggi questa bella tradizione nella bellissima cornice della Cappella Sistina battezzando 16 bambini.
L’anno solare della diplomazia pontificia si è chiuso il 30 dicembre, con la presentazione delle lettere credenziali dell’ambasciatore dell’Oman presso la Santa Sede. Con l’Oman, la Santa Sede ha allargato la sua rete diplomatica, che ora consta di piene relazioni con 184 Stati. Inoltre, durante l’anno, la Santa Sede ha definito anche lo statuto, e la conseguente nomina, di un rappresentante residente della Santa Sede in Vietnam, il penultimo passo prima dell’apertura delle piene relazioni diplomatiche.