Papa Francesco ha accolto la proposta della Chiesa Ortodossa e ha deciso di indire per la Chiesa Cattolica la celebrazione della “Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato che, a partire dall’anno corrente, sarà celebrata il 1° settembre”.
I giovani non devono“conformarsi a una vita mediocre e senza aspirazioni”, devono puntare invece “a crescere in una profonda vita di amicizia con Cristo, a prendere coscienza ogni giorno di più del dono immenso ricevuto nel Battesimo e nella Cresima, che ci spinge a portare l’amore di Cristo ai nostri fratelli”.
Ampie anticipazioni sul programma del viaggio in Repubblica Centrafricana di Papa Francesco, previsto per novembre. Secondo l’arcivescovo della capitale Bangui, Dieudonné Nzapalainga, che è anche il presidente della Conferenza episcopale centrafricana, il Papa visiterà la moschea del Km 5, che due anni fa fu devastata nel corso dei sanguinosi scontri fra le milizie “cristiane” degli anti-Balaka e i ribelli islamici dei Seleka.
Si scaglia contro ogni forma di conflitto: “C'è un solo modo per vincere una guerra: non farla”; si augura la beatificazione di Mama Antula – una consacrata argentina legata ai gesuiti -, definendola “un esempio per il popolo santiagueño"; ritorna sui giovani e parla di ambiente, esortando a “proteggere i boschi e l’acqua”.
Un lungo dialogo con parole improvvisate al momento come ha detto proprio Papa Francesco. L’incontro con 1500 ragazzi del Meg,i movimenti eucaristici giovanili di spiritualità ignaziana si è svolto in Aula Paolo VI. Il Papa ha voluto rispondere alle domande dei ragazzi con il suo stile immediato e familiare.
Giovani ignaziani a convegno a Roma. Legati ai Gesuiti, fanno parte del Movimento Eucaristico giovanile ed domani saranno ricevuti da Papa Francesco, in aula Paolo VI. Sarà proprio un Pontefice gesuita ad incontrare i 1500 fedeli alla spiritualità di Sant’Ignazio di Lojola, provenienti da ogni parte del mondo, da ieri nella capitale della cattolicità. A Bergoglio i giovani del MEG porranno sei domande, sui temi della gioventù e della famiglia.
Lettera del Papa al legato pontificio a Timor Est, il cardinale Pietro Parolin. Il prossimo 15 agosto il Segretario di Stato sarà a Dili, capitale del piccolo stato asiatico per la festa dell’Assunzione di Maria, quest’anno legata al quinto centenario dell’evangelizzazione del Paese.
Quella del Papa è una parola di speranza per “quanti, oppressi dalla violenza, sono stati costretti ad abbandonare le loro case e la loro terra”. Un lettera che il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Nunzio Galantino ha portato personalmente oggi Patriarca latino di Gerusalemme, S.B. Fouwad Toual, e al Vicario Patriarcale per la Giordania, S.E. Maroun Latham.
37 anni fa si chiudeva il pontificato di Papa Paolo VI: Giovanni Battista si spegneva a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Trasfigurazione del Signore.
A Filadelfia in attesa del Papa e in difesa del matrimonio e della famiglia i Cavalieri di Colombo sono riuniti per la loro 133 esima assemblea. A loro il Papa ha inviato, tramite il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, un messaggio legato proprio al tema della famiglia e della libertà. Il Congresso dei Cavalieri di Colombo, sul tema “Dotati dal Creatore di vita e libertà”, si aperto ieri a Filadelfia.
Prima udienza generale di Papa Francesco dopo la pausa estiva di luglio. Il Pontefice è tornato ad affrontare il tema della famiglia, dedicandosi in particolare ai coniugi che hanno intrapreso una nuova unione dopo il fallimento delle loro nozze.
Lo scorso anno la piazza era piena, ma stavolta i chierichetti del pellegrinaggio romano dei CIM sono circa diecimila. Troppo pochi per fare una vera “onda” come lo scorso anno all’ arrivo del Papa, ma abbastanza per creare la festa intorno a Francesco.
Lettera di Papa Francesco al Cardinale Vela Chiriboga, suo Inviato Speciale al X Congresso Eucaristico Nazionale del Perù che si terrà dal 13 al 16 agosto prossimi.
Negli anni ’70 l’episcopato lombardo fece diversi interventi dedicati al rispetto del creato e a quella “ecologia” nascente nella quale si stava trasformando. Uno in particolare è talmente moderno da essere stato scelto per i «Quaderni colombiani», curati da monsignor Francantonio Bernasconi a commento della Laudato sì di Papa Francesco.
Qualcuno ancora se li ricorda a fianco a Giovanni Paolo I in quella indimenticabile catechesi sulla umiltà il 6 settembre del 1978. James era un chierichetto maltese, uno di quelli che per un mese aveva prestato servizio nella Basilica di San Pietro. Con lui il Papa spiegò alla gente in Aula Nervi che bisogna rispettare i genitori. I chierichetti maltesi offrono il loro servizio dai tempi del Concilio Vaticano II, un servizio nato come “estivo”.
“Il Signore ci invita a non dimenticare che se è giusto preoccuparci del pane materiale per rinsaldare le forze, ancora più necessario è potenziare la nostra fede in Lui, “pane di vita”, che sazia il nostro desiderio di verità, di giustizia e di consolazione.” Papa Francesco commenta così il Vangelo che oggi la Chiesa propone alla riflessione dei fedeli. Nel sesto capitolo del testo di Giovanni Gesù parla della differenza tra il pane materiale e quello celeste.
Diretta radio il prossimo 8 agoso per il Papa che , come lo socrso anno, si collegherà con la radio della parrocchia della Vergine del Carmine nella città argentina di Campo Gallo y Huachaca, in Argentina. Padre Joaquín Giangreco il parroco, e padre José Liébana, saranno gli interlocutori. a notizia è stata data alla messa domenicale. La nascita della radio è stata possibile tramite il cardinale Bergoglio e il legame è particolare, il Papa ha sempre mantenuto un contatto diretto con questa comunità parrocchiale.
“In vista dell’Anno giubilare della misericordia, una volta al mese, un sabato, ci sarà un’udienza generale in più, sulla falsariga dell’udienza generale.” L’annuncio alla Radio Vaticana del Prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein aggiunge altri dettagli al programma ancora in via di formazione del Giubileo della Misericordia che si apre il prossimo 8 dicembre.
Uno dei cuori dell’impegno di Papa Francesco è la lotta al traffico di esseri umani. Anche per andare incontro a questa volontà del Papa, la Santa Sede si era impegnata nel Global Freedom Network, l’alleanza interreligiosa per la lotta alla tratta degli esseri umani proposta dal magnate australiano Andrew Forrest. Ma ora, la Santa Sede si è tirata fuori dal network, come ha confermato l’arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo, arcivescovo della Pontificia Accademia delle Scienze.
Papa Francesco programma la sua visita a Prato e “chiede” un regalo insolito: tessuti per i vestiti dei poveri. Lo ha fatto sapere direttamente il vescovo Franco Agostinelli.