Nuove nomine
“ Voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta.” L’augurio del Papa ai dipendenti vaticani riuniti nell’ Aula Paolo VI con i loro familiari.
É la parola misericordia a guidare la riflessione del 2015 del Papa per la Curia Romana ma con lo sguardo anche alle “malattie” dello scorso anno che, dice il Papa “si sono manifestate nel corso di questo anno, causando non poco dolore a tutto il corpo e ferendo tante anime. Sembra doveroso affermare che ciò è stato – e lo sarà sempre – oggetto di sincera riflessione e decisivi provvedimenti”. Ma “la riforma andrà avanti con determinazione, lucidità e risolutezza, perché Ecclesia semper reformanda”.
E’ lo stupore la parola chiave della riflessione del Papa nella ultima domenica di Avvento. Lo sturpore di Elisabetta alla visita di Maria, lo stupore che dobbiamo avere noi nel riconoscere Gesù nel volto del fratello “perché da quando è accaduto il Natale di Gesù, ogni volto porta impresse le sembianze del Figlio di Dio. Soprattutto quando è il volto del povero, perché dapovero Dio è entrato nel mondo e dai poveri, prima di tutto, si è lasciato avvicinare”. Stupore come la storia “tante volte crediamo di vederla per il verso giusto, e invece rischiamo di leggerla alla rovescia. Succede, per esempio, quando essa ci sembra determinata dall’economia di mercato, regolata dalla finanza e dagli affari, dominata dai potenti di turno. Il Dio del Natale è invece un Dio che “scombina le carte”: Gli piace farlo!”
E’ dedicato San Francesco l’ambulatorio di strada per l’assistenza e cura delle fasce sociali più deboli realizzato dall'associazione VO.RE.CO. insieme all'associazione Medicina Solidale onlusnella storica sede dei Volontari Regina Coeli a via della Lungara. Un segno concreto per celebrare il Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia voluto da Papa Francesco.
“Non pochi operai hanno perso la vita in questo lavoro. Li ricordiamo tutti. E facciamo in modo che questo – per quanto dipende da noi – non debba più accadere”. Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane in udienza i dipendenti delle Ferrovie Italiane.
Mons. Paul Tighe, finora Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, è stato nominato stamane dal Papa Segretario Aggiunto del Pontificio Consiglio della Cultura e promosso Vescovo.
“Dio viene a salvarci non trova miglior maniera per farlo che camminare con noi, fare la nostra vista. Nel momento di scegliere, non sceglie una grande città, un grande impero, non sceglie una principessa per madre, non sceglie un palazzo di lusso. Sembra che tutto sia stato fatto intenzionalmente quasi di nascosto. Maria è una ragazzina, un villaggio sperduto nelle periferie dell’Impero Romano che nessuno conosceva. Giuseppe è un ragazzo che amava Maria, un falegname che guadagnava il pane ogni giorno: tutto semplicità, di nascosto. E anche il rifiuto perché erano fidanzati e in un villaggio così piccolo, sapete come sono le chiacchiere. Vanno in giro e Giuseppe se ne accorse che era incinta ma lui era giusto. Tutto di nascosto, anche con la calunnia, con le chiacchiere. L’Angelo spiega a Giuseppe il mistero: quel Figlio è opera di Dio. Giuseppe fece quello che aveva detto l’Angelo. Le grandi città del mondo non sapevano nulla”. Lo ha detto il Papa nell’omelia a braccio pronunciata nel corso della Messa all’ostello Caritas Don Luigi Di Liegro di Roma dove ha aperto la Porta Santa della Carità.
Canti di Natale, voci di bambini e ovviamente profumo d’ abete. Questa mattina Papa Francheso ha ricevuto le Delegazioni provenienti dal Trentino e dai Comuni bavaresi di Hirschau, Schnaittenbach e Freudenberg che hanno donato il presepio e dell’albero di Natale allestiti in Piazza San Pietro. Gesù, ha detto il Papa non è “semplicemente apparso sulla terra, non ci ha dedicato solo un po’ del suo tempo, ma è venuto a condividere la nostra vita e accogliere i nostri desideri. Perché ha voluto, e vuole tuttora, vivere qui, insieme a noi e per noi. Gli sta a cuore il nostro mondo, che a Natale è diventato il suo mondo. Il presepe ci ricorda questo: Dio, per la sua grande misericordia, è disceso verso di noi per rimanere stabilmente con noi”.
Udienza festosa come sempre quella del Papa ai ragazzi di Azione Cattolica, rgazzi . ha detto Francesco che “ si sentono più coinvolti nella Chiesa, sentono che Gesù non è lontano, ma è vicino, in mezzo noi, e questo dà tanta gioia! E così partecipate meglio al catechismo e alla Messa, imparate a leggere e seguire il Vangelo, e piano piano diventate anche voi missionari, cioè capaci di portare Gesù agli altri.”
Una “risposta non violenta” e “matura” è nata nelle coscienze di fronte al dilagare dei fenomeni del terrorismo. Ne è convinto Papa Francesco, che lo ha detto ai nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di Guinea, Lettonia, India e Bahrein, ricevuti oggi per la presentazione delle lettere credenziali.
Quale modo migliore per augurare un buon compleanno a Papa Francesco che rileggere la storia della sua vita attraverso carte, oggetti, articoli e foto che la hanno segnata? E’ questa l’idea cha ha fatto nascere il libro “Pape François” dell’editore francese Mame curato da Marie Duhamel, giornalista della Radio Vaticana.
“Il Giubileo è in tutto il mondo, non soltanto a Roma. Ho desiderato che questo segno della Porta Santa fosse presente in ogni Chiesa particolare, perché il Giubileo della misericordia possa diventare un’esperienza condivisa da ogni persona. L’Anno Santo, in questo modo, ha preso il via in tutta la Chiesa e viene celebrato in ogni diocesi come a Roma. Anche la prima Porta Santa è stata aperta proprio nel cuore dell’Africa segno visibile della comunione universale. Possa questa comunione ecclesiale diventare sempre più intensa, perché la Chiesa sia nel mondo il segno vivo dell’amore e della misericordia del Padre. Che la Chiesa sia segno vivo di amore e misericordia”. Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, nella consueta Udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro.
Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando la promulgazione di alcuni decreti.
C’è una famiglia che è scappata dalla Siria, una mamma con due figli che è fuggita dal Kenia, un somalo che ha attraversto deserto e patito il carcere pur di arrivare in Italia, e una perseguitata della Costa d’ Avorio. Sono loro i protagonisti della presentazione del messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016 firmato da Papa Francesco.
La Chiesa sia umile, ha ribadito il Papa a Santa Marta, e non sia “attaccata ai soldi”. “I poveri sono le ricchezze della Chiesa.
L’Anno per la vita consacrata si avvia alla conclusione e a gennaio ci sarà un grande incontro a Roma, internazionale di tutte le forme di vita consacrata: nuove forme, ordo virginum, istituti secolari, contemplative, religiosi/se di vita apostolica. L’appuntamento è dal 28 gennaio al 2 febbraio 2016.
Il percorso di pace e di riconciliazione e i risultati della Conferenza di Parigi sono stati al centro dei colloqui tra Maithripala Sirisena, presidente dello Sri Lanka, e Papa Francesco. Venti minuti di incontro, seguito poi dal consueto passaggio in Segreteria di Stato con il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” della Santa Sede. Incontri in cui il processo di pace e riconciliazione dello Sri Lanka hanno avuto di certo una parte preponderante.
L’Anno per la vita consacrata si avvia alla conclusione e a gennaio ci sarà un grande incontro a Roma, internazionale di tutte le forme di vita consacrata: nuove forme, ordo virginum, istituti secolari, contemplative, religiosi/se di vita apostolica.
Papa Francesco incontra i gruppi del Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana. E fa loro un plauso, perché sono stati “vera occasione di sviluppo locale a dimensione nazionale”, a partire dalla precisa volontà di “individuare risposte all’interrogativo esistenziale di tanti giovani che rischiano di passare dalla disoccupazione del lavoro alla disoccupazione della vita”.