Ci possono essere altri due viaggi internazionali nell’agenda del Papa per il 2016, oltre a quelli – già fissati – in Messico e Polonia per la Giornata Mondiale della Gioventù? È solo una ipotesi, che viene da una lettura attenta del calendario delle celebrazioni presiedute dal Santo Padre pubblicato dalla Prefettura della Casa Pontificia.
Lo scorso 15 dicembre Papa Francesco ha confermato il miracolo attribuito all’intercessione della Beata Maria Elisabetta Hesselblad, Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida, nata a Fåglavik in Svezia il 4 giugno 1870 e morta a Roma il 24 aprile 1957.
Pubblicato questa mattina il calendario delle celebrazioni che saranno presiedute dal Papa tra la fine di gennaio e il mese di febbraio.
È una diplomazia con un occhio particolare al fenomeno migratorio, quella che Papa Francesco dipana davanti agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede nel primo discorso ufficiale dell’anno. Un discorso che individua la misericordia come “filo conduttore” dell’attività diplomatica della Santa Sede, che sottolinea l’importanza simbolica dell’apertura della Porta Santa a Bangui, e che chiede di superare l’indifferenza, ma stigmatizza anche i recenti esperimenti sul nucleare in Corea del Nord. Di certo, il tema delle migrazioni è centrale nel ragionamento di Papa Francesco.
Testimoniare il Battesimo tutti i giorni: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 26 bambini nella Cappella Sistina, in una Messa essenziale come piace a lui. All’Angelus, ripercorre il Vangelo del giorno, che parla proprio del Battesimo di Gesù, e chiede di metterci alla sua sequela, contrapponendo la sua “mansuetudine, umiltà e tenerezza” da contrappore alla “superbia, intolleranza e durezza” del mondo.
Far crescere i bambini nella fede. Custodire la fede, simboleggiata dalla candela accesa sul cero Pasquale che viene consegnata ai genitori dei bambini battezzati, appena dopo l’aspersione dell’acqua. Trasmettere la fede da una generazione all’altra, come un catena. È l’augurio che Papa Francesco fa ai genitori dei bambini che stanno per essere battezzati in Cappella Sistina, in una breve omelia che tiene a braccio.
Riprende la attività ordinaria per Papa Francesco che oggi ha ricevuto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in Vaticano.
Poco prima di Natale, il 21 dicembre del 2015, nei media vaticani è arrivato il primo scossone targato Papa Francesco. Non è stato un evento epocale, ma a leggerlo bene con alcune carte in mano si capisce che è la riforma dei media che da anni si favoleggiava.
Amore "è una parola che si usa tante volte e non si sa, quando si usa, cosa significhi esattamente. Cosa è l’amore? Delle volte pensiamo all’amore delle telenovele, no, quello non sembra amore. O l’amore può sembrare un entusiasmo per una persona e poi… si spegne. Da dove viene il vero amore? Chiunque ama è stato generato da Dio, perché Dio è amore. Non dice: Ogni amore è Dio, no: Dio è amore”. Lo ha ribadito questa mattina il Papa - secondo quanto riferisce la Radio Vaticana - nel corso dell'omelia pronunciata nella messa mattutina a Santa Marta.
Un cristiano è colui che rimane in Dio. Papa Francesco ha ripreso a celebrare in pubblico la messa delle 7 del mattino nella Cappella dello Spirito Santo di Casa Santa Marta dove risiede.
“Pace e giustizia”, che scaturiscano da “un dialogo sincero tra uomini e donne di religioni differenti”. Nel primo messaggio a commento delle intenzioni di preghiera del mese, diffuso oggi, Papa Francesco si sofferma sul tema del dialogo interreligioso.
Senza l’ascolto del Vangelo non è possibile incontrare Cristo. Lo dice Papa Francesco all’Angelus del giorno dell’Epifania, anche questo imperniato sulla figura dei Magi che da Oriente hanno seguito la stella. Una esperienza – dice il Papa – che “ci esorta a non accontentarci della mediocrità, a non vivacchiare, ma a cercare il senso delle cose, a scrutare con passione il grande mistero della vita”.
La storia dei Re Magi ci invita ad andare “alla ricerca di Dio”, ad interpretare i suoi segni. Ma ci racconta anche che, seppur i Magi provenissero da tempi diversi “davanti a Gesù non esiste più divisione alcuna di razza, di lingua e di cultura: in quel bambino, utta la sua umanità trova l’umanità”. Perché “è Cristo la vera luce che rischiara”, ci si deve lasciare illuminare da lui, come la luna dal sole. In fondo, i padre della Chiesa non parlavano del myterium lunae?
Fare previsioni con Papa Francesco è difficile, anzi forse impossibile. Ma come ogni anno di questi tempi si torna insistentemente a parlare di concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Ad oggi il Sacro Collegio è composto da 216 cardinali: 117 elettori – cioè con meno di 80 anni – e 99 ultraottantenni e per questo esclusi da un futuro conclave.
Offerta quotidiana, consacrazione e riparazione. Sono le tra parole chiave dell’ Apostolato della Preghiera che ogni mese diffonde un testo con le intenzioni di preghiera del Papa. Dal 6 gennaio ci sarà qualcosa di più. Il messaggio del Papa diventa un video messaggio. Il video è realizzato dal CTV e dalla agenzia di comunicazione “La Machi”.
È arrivato nel primo pomeriggio in auto, senza dare alcun annuncio pubblico. Papa Francesco si è recato a Greccio, in provincia di Rieti, a visitare il Santuario del Presepe, il luogo nel quale San Francesco, nella notte del Natale del 1223, rappresentò con personaggi viventi la nascita di Gesù.
Il 17 dicembre scorso Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto di canonizzazione della Beata Teresa di Calcutta. La Matita di Dio sarà quindi proclamata santa nel corso del 2016.
“Gli indigeni: certamente questo è un problema di giustizia sociale perché sono loro i primi signori di questa terra e molte volte vengono trattati come minoranze degradate. Qui certamente la giustizia sociale domanda che siano trattati con gli stessi diritti, diritti economici, diritti sociali, diritti culturali, che possano studiare, che possano arrivare ad avere posti di rilievo nella società. Altra cosa è fare di questo un programma di lotta sociale; è una lotta etica.”
Non fare entrare il male, ma spalancare la porta alla Parola di Dio. Papa Francesco parte dal Vangelo del giorno, il prologo del Vangelo di Giovanni, per chiedere ai cristiani di aprirsi alla Parola di Dio, anzi di incarnare il Vangelo quotidianamente per poterlo portare agli altri. Perché “la vocazione del cristiano è quella di donare agli altri Gesù”.
Porta Santa e porta di misericordia più di ogni altra per Papa Francesco la porta della basilica di Santa Maria maggiore, la basilica più amata per il vescovo di Roma, la basilica dove si è recato appena eletto e dove si reca ogni volta che parte e torna da un viaggio.