Diffuso il videomessaggio che Papa Francesco ha inviato per la chiusura del 51.mo Congresso Eucaristico Internazionale che si è svolto a Cebu, nelle Filippine.
Il Vangelo di oggi “mette in luce una tentazione alla quale l’uomo religioso è sempre esposto, e dalla quale occorre prendere decisamente le distanze: la tentazione di considerare la religione come un investimento umano e, di conseguenza, mettersi a contrattare con Dio cercando il proprio interesse”. Lo ha detto questa mattina il Papa nel corso della preghiera mariana dell’Angelus.
Arriva a sorpresa la comunicazione della nomine da parte del Cardinale Segretario di Stato della nomina dei componenti della “Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa”.
Prima udienza generale speciale per il Giubileo della Misericordia. Papa Francesco, infatti, terrà – un sabato al mese – un incontro ad hoc con i pellegrini giunti a Roma per la celebrazione dell’Anno Santo.
Con la veglia di preghiera nella Basilica papale di S. Pietro, è iniziato l’evento conclusivo dell’Anno della Vita Consacrata: Vita consacrata in comunione. Il fondamento comune nella diversità delle forme.
“Insieme alla dottrina della fede, bisogna custodire anche l’integrità dei costumi, particolarmente negli ambiti più delicati della vita” e per questo il Papa ringrazia la Congregazione per la dottrina della Fede “per tutto l’impegno e la responsabilità che esercitate nel trattare i casi di abuso di minori da parte di chierici. La cura per l’integrità della fede e dei costumi è un compito delicato.”
Peccato e corruzione, un tema che Papa Francesco affronta spesso alla scuola di Sant’ Ignazio di Loyola, e che questa mattina è tornato nella omelia della Messa del mattino, celebrata in Casa Santa Marta.
Ruanda, Spagna, Cuba, sono sorprendentemente questi i paesi dove la celebrazione della giornata del malato è nata. Da questi esempi e dalla richiesta di molte conferenze episcopali Giovanni Paolo II ebbe l’idea di farne una Giornata Mondiale con un Pontificio Consiglio che seguisse nel mondo la pastorale per il mondo della sanità.
“E’ noto a tutti quanto la Chiesa sia sensibile alle tematiche etiche, ma forse non a tutti è altrettanto chiaro che la Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato in questo campo, anzi, è soddisfatta quando la coscienza civile, ai vari livelli, è in grado di riflettere, di discernere e di operare sulla base della libera e aperta razionalità e dei valori costitutivi della persona e della società. Infatti, proprio questa responsabile maturità civile è il segno che la semina del Vangelo – questa sì, rivelata e affidata alla Chiesa – ha portato frutto, riuscendo a promuovere la ricerca del vero e del bene nelle complesse questioni umane ed etiche. Si tratta, in sostanza, di servire l’uomo, tutto l’uomo, tutti gli uomini e le donne, con particolare attenzione e cura – come è stato ricordato – per i soggetti più deboli e svantaggiati, che stentano a far sentire la loro voce, oppure non possono ancora, o non possono più, farla sentire”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza il Comitato Nazionale Italiano di Bioetica.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente della Repubblica di Togo, Faure Essozimna Gnassingbé.
“Il mistero di Dio è luce per essere messa sul candelabro, per illuminare: e questo è uno dei tratti del cristiano, che ha ricevuto la luce nel Battesimo e deve darla. Cioè, il cristiano è un testimone. Testimonianza. Una delle peculiarità degli atteggiamenti cristiani. Un cristiano che porta questa luce, deve farla vedere perché lui è un testimone. Quando un cristiano preferisce non far vedere la luce di Dio ma preferisce le proprie tenebre, esse gli entrano nel suo cuore perché ha paura della luce e gli idoli, che sono tenebre, gli piacciono di più, allora gli manca qualcosa e non è un vero cristiano. La testimonianza: un cristiano è un testimone. Di Gesù Cristo, Luce di Dio. E deve mettere quella luce sul candelabro della sua vita”. Lo ha spiegato stamane il Papa - secondo quanto riporta la Radio Vaticana - nel corso dell’omelia pronunciata nella Messa a Santa Marta.
Papa Francesco riceverà in udienza il “Parlamento della Legalità Internazionale” il prossimo 16 marzo prossimo in occasione della Udienza generale del mercoledì.
L'esortazione apostolica postsinodale sulla famiglia di Papa Francesco sarà pronta e pubblicata nel prossimo mese di marzo. Lo ha annunciato, nel corso della sua visita in Portogallo, Monsignor Vincenzo Paglia - Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Dieci biciclette elettriche in dono a Papa Francesco come ringraziamento per il suo impegno in favore della tutela dell'ambiente, culminato nella stesura della Enciclica Laudato Sì.
C’è una persona che rappresenta la continuità tra lo storico incontro di Giovanni Paolo II con il presidente iraniano Mohammaed Khatami nel 1999 e quello di Papa Francesco con Hassan Rouhani. Si chiama Karim Majidi, ed è un sacerdote salesiano che dal 2015 è stato nominato vicario dell'ispettore dell’Italia Centrale.
La misericordia di Dio lungo la storia del popolo di Israele, di questo ha parlato stamattina Papa Francesco nella udienza generale che si è svolta in Piazza San Pietro.
E’ durato 40 minuti il colloquio privato – alla presenza di due interpreti - tra Papa Francesco ed il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Hassan Rouhani.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum ha preparato due iniziative per la Quaresima: una giornata di ritiro per chi opera nel servizio di carità della Chiesa nel periodo della Quaresima e un grande congresso internazionale a 10 anni dalla prima enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, pubblicata esattamente il 25.1.2006.
Quaresima di misericordia per il 2016 dedicata ai temi dell’ Anno Santo anche nel messaggio di Papa Francesco pubblicato oggi. Le opere di misericordia corporale e spirituale intimamente legate sono il cuore dei 40 giorni che dal 10 febbraio portano i cattolici alla Pasqua.
Tra i santi per i quali Papa Francesco ha approvato il miracolo avvenuto per loro intercessione ce n’è uno giovanissimo: José Sanchez del Rio, morto martire a 14 anni nel 1928 durante la rivolta dei “crsiteros”, i cattolici che imbracciarono le armi per difendersi dalle persecuzioni che il president messicano appoggiato dalla massoneria, aveva ordinato.