Preghiera ed evangelizzazione e comunione sono gli impegni che il Papa chiede ai Membri del Consiglio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo ricevuti oggi in udienza.
Papa Francesco ha inviato un Messaggio ai partecipanti alla Conferenza Internazionale organizzata dalla Pontificia Accademia per la Vita, in corso in Vaticano, presso l'Aula Vecchia del Sinodo, dal 18 al 19 gennaio 2024, sul tema “The Declaration of Helsinki: Research in Resource-Poor Settings", proprio sulla Dichiarazione di Helsinki.
Aveva incontrato Papa Francesco da sindaco di Bogotà nel 2015, e da leader del Partito Colombia Humana ad inizio 2022. Questa, però, è la prima volta che Gustavo Petro incontra Papa Francesco nel suo ruolo di presidente della Colombia. È stato un incontro cordiale, lungo 35 minuti, in cui si è parlato del processo di pace. D’altronde, Petro, al tempo presidente eletto, aveva presenziato nel giugno 2022 alla presentazione del rapporto finale della Commissione della Verità creata nel 2016 a seguito dell’accordo di pace siglato tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia (FARC).
“A quell’ondata di annientamento e distruzione avete risposto con il coraggio della memoria e della ricostruzione. Penso a tutte le gocce silenziose che hanno formato questa grande ondata di bene: ai soccorritori, ai ricostruttori, ai tanti che non si sono lasciati imprigionare dal dolore ma hanno saputo ricominciare. Voi siete artefici, voi siete testimoni di questi semi di risurrezione, che forse non fanno molta notizia, ma sono preziosi agli occhi di Dio, specialista in ripartenze, Lui che da un sepolcro di morte ha avviato una storia eterna di vita nuova”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando in Vaticano una rappresentanza della popolazione colpita 60 anni fa dalla tragedia del Vajont.
Pace, questioni umanitarie e collaborazione interreligiosa: sono le tre linee guida delle relazioni tra Santa Sede e Kazakhstan, certificate dall’incontro in Segreteria di Stato del presidente Kassym-Jomart Tokayev, che arriva dopo un incontro di venti minuti di Papa Francesco. Il Papa aveva visitato il Kazakhstan nel 2022, per partecipare al Congresso dei Leader Religiosi, e aveva citato il Kazakhstan nel discorso di inizio anno al Corpo diplomatico, lodando la ratifica dell’accordo supplementare all’Accordo per le Relazioni Mutue del 1998.
“Avrei da leggere un discorso lungo, ma ho il respiro un po’ affannato; vedete, ancora questo raffreddore che non se ne va! Mi prendo la libertà di consegnare il testo a voi così che lo leggiate”. Così Papa Francesco questa mattina aprendo l’udienza con la Delegazione della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (FIUC).
“In quanto membri della comunità di battezzati, siamo in cammino, e la nostra meta comune è Gesù Cristo”. Papa Francesco lo dice alla delegazione ecumenica finlandese in visita. Una delegazione che si prepara nel 2030 a celebrare il millenario della morte di Sant’Olav, e che si presenta con un discorso, pronunciato dal Bishop Åstrand, denso di riferimento al ruolo dei santi nel cammino ecumenico.
“Cento stagioni di attività artistica di altissimo livello, che hanno raccolto e mantenuto viva una preziosa eredità del passato, per consegnarla ancora più ricca alle generazioni future. E questo è molto bello: è una forma intelligente, creativa e concreta di gratitudine e di carità”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza una Delegazione della Fondazione Arena di Verona.
Papa Francesco stamane attraverso un decreto ha stabilito che “tutti i provvedimenti normativi, di qualsiasi natura, devono ritenersi pubblicati al momento della loro affissione presso il Cortile di San Damaso, alla porta degli Uffici Postali e del Palazzo del Governatorato e nel sito istituzionale dello Stato della Città del Vaticano, prescindendo dalla data di effettiva pubblicazione nel Supplemento degli Acta Apostolicae Sedis”.
Durante i saluti in lingua italiana sono tanti i pensieri di Papa Francesco.
Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "La lussuria". In Aula Paolo VI il Pontefice afferma che il secondo “demone”, vizio, che sta sempre accovacciato alla porta del cuore è quello della lussuria.
Dopo la stretta, l’aggiustamento. Dopo quattro anni, Papa Francesco modifica con due motu proprio la legge sugli appalti vaticana, dando in qualche modo maggiore autonomia agli enti e cercando di liberare dalle strette delle approvazioni e contro approvazioni burocratiche che rendevano difficile anche l’ordinaria amministrazione. Ancora una volta, dunque, il Papa riaggiusta una legge sul controllo finanziario, come già era successo quando dovette ridefinire le prerogative della Segreteria per l’Economia ridando alcune competenze all’APSA. Il Papa include anche l’impossibilità di operare per società o persone che hanno indagini, condanne anche non definitiva, ipotesi di riciclaggio. Sono dettagli tecnici, aggiunte di questioni che potevano essere già previste, e che puntano ad armonizzare la legge, più che a modificarla del tutto.
“Approfitto dell’occasione per dire che ci sono troppe Università ecclesiastiche a Roma. Voi dovete mettervi d’accordo e fare qualche forma di unità: unità nei piani di studio… Mettetevi d’accordo, parlate”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i membri dello Studium Biblicum Franciscanum.
Ad agosto dovrei andare in Polinesia, a fine anno potrei recarmi in Argentina. Papa Francesco ha annunciato ieri durante una nuova intervista tv l’intenzione di proseguire con i viaggi apostolici internazionali, sebbene di ritorno dalla Mongolia avesse ammesso che viaggiare per lui stava diventando sempre più complicato.
Nonostante solo il giorno prima il Papa avesse ammesso di avere un po’ di bronchite che gli rendeva difficile parlare, sabato scorso Francesco non ha voluto mancare – dopo anni – all’incontro con il clero romano convocato nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
La fede in Gesù Cristo non è una teoria, ma un incontro, e per questo i primi discepoli, che già seguivano Giovanni Battista, andarono prima di tutto a trovare Gesù a casa. Da quell’incontro “nasce il dinamismo dell’evangelizzazione”. Nel giorno in cui la liturgia ci ricorda dei primi chiamati, Papa Francesco si chiede se sappiamo ancora fare memoria del primo incontro con il Signore e se siamo ancora discepoli innamorati. E, dopo l’Angelus, tiene un lungo appello per la pace, sottolineando come “la guerra è un crimine contro l’umanità”. E chiede di pregare “che quanti hanno potere su questi conflitti riflettano che guerra non è la via per risolverli, perché semina morte tra i civili e distrugge città e infrastrutture”.
“Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria”. Lo afferma il Papa nel Messaggio in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato che ricorre l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, sul tema: “Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni”.
Incontrando gli atleti di Athletica Vaticana, Papa Francesco sottolinea l’importanza dello sport nel gettare ponti, abbattere barriere, favorire relazioni di pace”, e lo fa proprio in quest’anno, il 2024, che sarà anno Olimpico e Paralimpico.
Voi “svolgete, a nome di tutta la Chiesa cattolica, un servizio concreto e disinteressato a favore delle Chiese sorelle di Oriente, contribuendo alla preparazione di chierici e di laici che, grazie ai loro studi, potranno servire la missione dell’unico Corpo di Cristo”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando il Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese Ortodosse e le Chiese Ortodosse Orientali in occasione del 60° anniversario dell’istituzione.