Il programma definitivo non è ancora stato elaborato tuttavia il viaggio di Papa Francesco in Svezia in occasione della commemorazione del del 500° anniversario della Riforma sta prendendo forma.
Un breve incontro con un istituto che si riferisce al giaismo, una antica religione indiana, per sottolineare la crescita insieme nella “responsabilità nella cura del Creato, di quel dono che tutti abbiamo ricevuto perché ne abbiamo cura.” Prima dell’udienza generale, Papa Francesco si incontrato con l’Institute Jainology di Londra, in un momento privato che sembra ormai sempre più destinato dal Papa ad incontri di carattere interreligioso per sviluppare sinergie ed interessi comuni.
A Roma sono già presenti per questo Giubileo oltre 6.000 tra sacerdoti e seminaristi. “A immagine del Buon Pastore, il prete è uomo di misericordia e di compassione, vicino alla sua gente e servitore di tutti”. È questa l’espressione di Papa Francesco che farà da filo conduttore a questo evento giubilare rivolto ai sacerdoti e ai seminaristi in programma dall’1 al 3 giugno.
"O Dio, abbi pietà di me peccatore", sono le parole che Papa Francesco nella prima Udienza Generale del mese di Giugno ha ripetuto per ben tre volte a gran voce insieme ai presenti, commentando la parabola di Gesù che racconta l'esaltazione del fariseo e l'umiltà del pubblicano.
Il coraggio delle donne, la capacità di andare incontro agli altri, la mano tesa in segno di aiuto, la sollecitudine e il servizio. Sono questi i temi a cui il Papa ha dedicato la sua riflessione nella Messa del mattino celebrata in Casa S. Marta.
“Profonda gratitudine per gli sforzi nel difendere la dignità umana di tutti coloro che si trovano in carcere”. Sono le parole del Papa rivolte ai cappellani carcerari, riuniti a Strasburgo in Francia, per l’incontro europeo dal tema "Radicalizzazione nelle carceri: una visione pastorale" dal 30 maggio al 1 giugno.
"Dottori della legge, teologi che vanno sempre sulla via della casistica e non permettono la libertà dello Spirito Santo; non riconoscono il dono di Dio, il dono dello Spirito e ingabbiano lo Spirito, perché non permettono la profezia nella speranza". Lo dice il Papa, nell'omelia quotidiana pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
Un happening come sempre l’incontro delle Scholas Occurrentes in Vaticano con il Papa. Testimonianze, canti, doni, premiazioni di vip che si dedicano alla beneficienza e soprattutto trenta ragazzi collegati da diverse parti del mondo che hanno parlato con il Papa via web.
Appuntamento del Papa a mercoledì primo giugno per pregare con le comunità cristiane della Siria, sia cattoliche che ortodosse che “vivranno insieme una speciale preghiera per la pace, che avrà come protagonisti proprio i bambini. I bambini siriani invitano i bambini di tutto il mondo ad unirsi alla loro preghiera per la pace”.
“Il servitore sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario, a costo di interrompere qualcosa che gli piace o il riposo che si merita”. Parola del Papa che aggiunge: a me fa male al cuore quando vedo orario nelle parrocchie poi non c’è porta aperta non c’è nessuno, e chiede di “avere il coraggio di trascurare gli orari”.
500 piccoli migranti arrivati, dalla Calabria alla Città del Vaticano, in Frecciargento. Ancora una volta il Treno dei Bambini, l’iniziativa promossa dal "Cortile dei Gentili", che quest’anno è stata dedicata ai piccoli migranti che hanno affrontato un grande viaggio in cerca di speranza e rivolta anche bambini che li hanno accolti nelle loro città, nelle loro scuole e nelle case.
Il Papa ha incontrato ieri Hebe de Bonafini, fondatrice e presidente delle Madri di Plaza de Mayo, l’associazione formata dalle madri dei desaparecidos, i dissidenti scomparsi durante la dittatura militare argentina. L’incontro - lungo ed intenso come riferisce la Radio Vaticana - si è svolto a Santa Marta.
Il presidente della Repubblica di Singapore, Tony Tan Keng Yam, è stato ricevuto stamane in udienza privata da Papa Francesco. Il colloqui tra i due, alla presenza di un interprete, è durato circa 20 minuti.
E' durato circa 20 minuti il colloquio privato tra Papa Francesco ed il Presidente del Costa Rica Luis Guillermo Solis Rivera, ricevuto stamane in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano.
“La Chiesa intera è chiamata a camminare con Gesù sulle strade del mondo, per incontrare l’umanità di oggi che ha bisogno, come scriveva Don Orione, del “pane del corpo e del divino balsamo della fede”. Papa Francesco lo ha detto nel suo discorso in udienza ai padri capitolari della Piccola Opera della Divina Provvidenza, guidati da Padre Tarcisio Vieira, appena nominato nuovo successore di San Luigi Orione, e don Flavio Peloso, Superiore Generale uscente.
Fare e spezzare sono i due verbi al centro della celebrazione eucaristica. Lo ha spiegato Papa Francesco nell'omelia pronunciata in occasione della Messa del Corpus Domini, celebrata come ogni anno sul Sagrato della Basilica di San Giovanni.
Auspico "sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani, cercando di rispondere al massimo della povertà quale è la situazione del bambino con grave patologia, con il massimo dell’amore, diffondendo un concetto di scienza che si fa servizio e non seleziona". Così Papa Francesco in un messaggio - a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - inviato ai partecipanti al convegno ‘Custodire la vita. L’hospice perinatale, una risposta assistenziale, etica e scientifica alla diagnosi prenatale’ al via al Policlinico Agostino Gemelli di Roma
La parabola della vedova e del giudice è stata il filo conduttore dell’Udienza Generale di oggi di Papa Francesco. “Pregare sempre, senza stancarsi mai. Non si tratta di pregare qualche volta, quando mi sento. Gesù dice - ha spiegato il Pontefice - che bisogna pregare sempre, senza stancarsi. E porta l’esempio della vedova e del giudice: un personaggio potente, chiamato ad emettere sentenze sulla base della legge di Mosè. La tradizione biblica raccomandava che i giudici fossero persone timorate di Dio, degne di fede, imparziali e incorruttibili. Ci farà bene ascoltare questo anche oggi”, mentre ha ricordato che il magistrato protagonista della parabola “non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. Era un giudice iniquo, senza scrupoli, che non teneva conto della legge ma faceva quello che voleva, secondo il suo interesse. A lui si rivolge una vedova per avere giustizia”.
“Il mondo di Francesco. Bergoglio e la politica internazionale” è il titolo del libro che Pasquale Ferrara, diplomatico di carriera e professore di Relazioni internazionali in università come la LUISS e “Sophia”, ha scritto per raccontare un aspetto del pontificato che sembra riservato agli addetti ai lavori. Ne esce una panoramica che dai fatti arriva ad una visione. Ne abbiamo parlato con l’ Autore.
“Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo”, sarà questo il tema della prossima Giornata Mondiale della Famiglia che si celebra dal 22 al 26 agosto 2018 a Dublino in Irlanda.