Una piccola festa nell' Aula del Sinodo per l'incontro del Papa con i bambini del tavolo “Bambini: Generazione Futuro”
“La guerra è un inganno, la guerra sempre è una sconfitta. Così come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura è un altro inganno”. Lo ha detto stamane il Papa, che ha ricevuto in udienza i partecipanti a #BeHuman, Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti.
"È importante che nei vostri studi riflettiate sulla necessità di cercare questa unione con il Signore e sui mezzi che Egli, attraverso la Chiesa, ci ha dato per raggiungerla". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza la Delegazione dell’Istituto Superiore di Liturgia di Barcellona.
Nell’udienza concessa al Merrimack College il Papa incentra la sua riflessione sulla missione di educare i giovani ad affrontare le sfide per crescere nella solidarietà.
In questo cambiamento di epoca, la teologia “è preziosa”, e lo è in particolare in “società multietniche in continua mobilità, con interconnessione di popoli, lingue e culture diverse da orientare, con consapevolezza critica, verso la costruzione di una convivenza nella pace, nella solidarietà e nella fratellanza universale e nella cura della nostra casa comune”. Lo dice Papa Francesco ricevendo i teologi della Rete Internazionale della Società di Teologia Cattolica.
Nel 1984, dopo il suo primo viaggio in Africa, Giovanni Paolo II diede vita alla Fondazione per alleviare le sofferenze dei popoli provati dalla siccità e dalla desertificazione. La affidò alle cure del Pontificio Consiglio Cor Unum, che ora è stato assorbito dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha sede a Ouagadougou, in Burkina Faso, e ne fanno parte 9 paesi della regione del Sahel: Burkina Faso, Capo Verde, Gambia, Guinea Bissau, Mali, Mauritania, Niger, Senegal, Ciad. In un messaggio ad un incontro di alto livello sulla celebrazione del 40esimo anniversario della Fondazione, Papa Francesco ne rilancia l’impegno, sottolineando come il popolo di Dio deve essere “in prima linea” per rispondere al grido dei poveri.
Alla viglia di un Giubileo dedicato alla speranza, Papa Francesco guarda all’indice di natalità come “l’indice di speranza di un popolo”, chiede ai governi di attuare “serie ed efficaci scelte per la famiglia”, lamenta che il Vecchio Continente europeo è diventato “un continente vecchio”, e chiede coraggio e lungimiranza, perché “il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo”, e perché c’è bisogno di promuovere una cultura della generosità e della solidarietà intergenerazionale.
La speranza che si vuole celebrare nel Giubileo ormai alle porte non è “un semplice ottimismo umano o un’effimera aspettativa legata a qualche sicurezza terrena”, ma è piuttosto una realtà già compiuta in Gesù e che ogni giorno è donata anche noi fino a quando saremo una cosa sola nell’abbraccio del suo amore”. Papa Francesco celebra in Basilica Vaticana i secondi vespri della solennità dell’ascensione, ma è una celebrazione che si colora di un motivo particolare, perché all’inizio della celebrazione Papa Francesco ha consegnato – e sono stati letti alcuni brani – la bolla di indizione del Giubileo 2025.
Speranza per la pace nel mondo, primo segno, ma anche per l’apertura alla vita (in contrasto con le tendenze della società di oggi) e per ammalati, migranti, poveri, rifugiati. Speranza da donare condonando i debiti, come si faceva negli antichi giubilei dell’Antico Testamento, o le pene carcerarie, e infatti Papa Francesco vorrà aprire una Porta Santa in un carcere. Ma anche speranza di una rinnovata unità dei cristiani, con l’appello affinché si trovi un accordo tra le Chiese di rito bizantino, che seguono il calendario giuliano, e quelle di rito latino, che seguono il calendario gregoriano, di trovare finalmente un accordo per una celebrazione della Pasqua nella stessa data.
Attraverso un telegramma inviato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, al Vescovo di Goma Monsignor Willy Ngumbu Nengele, il Papa ha condannato "il vile attentato perpetrato nel campo profughi di Mugunga", tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo.
Dopo la lettera e l'incontro avuto a Roma la settimana scorso, il Papa ha conferito un mandato ai parroci in vista della seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi che avrà luogo in ottobre.
"Oggi nella mia patria in Argentina si celebra la solennità della Madonna di Lujan, la cui imamgine è qui presente. Preghiamo per l'Argentina pechè il Signore la aiuti nel suo cammino".
Papa Francesco in Piazza San Pietro continua il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentrando la sua riflessione sul tema "La speranza", una delle virtù teologali. Quest'ultima risponde ad alcune domande molto particolari quali “Che ne sarà di me? Qual è la meta del viaggio? Che ne è del destino del mondo?”. Tutti ci accorgiamo che una risposta negativa a queste domande produce tristezza", dice subito il Papa.
Era già stato da Papa Francesco nel 2022, e ora il presidente di Albania Bajram Begaj è tornato, al culmine di un viaggio in Italia che lo ha visto in Calabria prima, dove ha inaugurato la più grande statua dell’eroe nazionale Skanderberg che si trova nel Belpaese, e a colloquio anche con le autorità italiane. Ma è anche un viaggio che cade nel decimo anniversario della visita di Papa Francesco in Albania.
“Non servi, ma amici”. Nel Vangelo del giorno, Gesù chiama amici i suoi discepoli, sostiene che con loro ha condiviso tutto, aprendo la fede cristiana a tutti. E Papa Francesco riflette sul concetto di amicizia, sottolineando che “l’amicizia vera non viene meno neanche di fronte al tradimento” – cosa, tra l’altro, resa concreta proprio dal Vangelo, perché sarà Pietro, che tradì Gesù, a fondare la sua Chiesa.
Venticinque minuti di conversazione, un invito al Papa Francesco e alla Santa Sede a partecipare alla conferenza sull’Ucraina che si terrà a Bürgenstock a metà giugno, ma anche il tema degli abusi nella Chiesa, ritornato di prepotenza con una inchiesta dell’Università di Zurigo presentata lo scorso marzo, e anche la questione della ristrutturazione della Caserma degli Svizzeri, la cui raccolta fondi ha visto donatori provenienti al 90 per cento dalla stessa Svizzera. Viola Amherd, presidente della Confederazione Elvetica, è stata da Papa Francesco in occasione della consueta visita che anticipa il giuramento delle reclute della Guardia Svizzera, che si terrà il 6 giugno nel Cortile San Damaso.
Papa Francesco torna a San Giovanni In Laterano per la Messa del Corpus Domini e per la processione che si diramerà su via Merulana fino a Santa Maria Maggiore. Lo comunica l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie. La celebrazione avverrà domenica 2 giugno.
"Riconoscersi colpevole e chiedere perdono”. Papa Francesco ha ricevuto in Udienza i Partecipanti al Convegno “Riparare l’irreparabile” nel 350° delle apparizioni di Gesù a Santa Margherita Maria in Paray-le-Monial.
Papa Francesco, nel Palazzo Apostolico Vaticano, riceve in Udienza i Pellegrini di Amsterdam, in occasione del 750° anniversario della città.
È un Papa preoccupato per la crisi della famiglia, che definisce al centro di una “vera e propria tempesta” in questo cambiamento di epoca, quello che accoglie le Équipes Notre-Dame. È, quello con i membri del movimento, ormai un appuntamento fisso di Papa Francesco, che sembra guardare con curiosità a questo movimento di famiglie. Ai quali dice che è urgente diffondere la “vocazione” del matrimonio cristiano”. In fondo, che la famiglia sia al centro delle preoccupazioni del pontificato lo testimonia il fatto che Papa Francesco ha già fatto sapere che il prossimo 20 maggio parteciperà agli Stati Generali della Natalità, come già lo scorso anno.