Don José Tolentino Mendonça, vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona, incentra l’ottava meditazione degli esercizi spirituali per il Papa e i collaboratori della Curia Romana, in corso ad Ariccia, sulla parabola del figliol prodigo.
“Padre Amorth affermava che un vescovo che non nomina un sacerdote esorcista nella propria zona di competenza compie un peccato mortale perché si confi gura una grave mancanza di carità nei confronti di chi ha bisogno”.
“Stiamo attraversando tempi assai difficili che vedono la corruzione insinuarsi ovunque”. Così scrive il Papa in una lettera alla Consulta Nazionale Antiusura, a seguito dell’udienza del 3 febbraio scorso, durante la quale l’organismo ha portato una donazione.
In vista della XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù che sarà celebrata a livello diocesano il 25 marzo 2018, Domenica delle Palme, sul tema "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio", il Papa ha inviato come di consueto un messaggio ai giovani di tutto il mondo, il cui contenuto è stato reso noto stamane.
“Le lacrime dicono che Dio s'incarna nelle nostre vite, nei nostri fallimenti, nei nostri incontri. Nei Vangeli, anche Cristo piange. Gesù si carica della nostra condizione, si fa uno di noi, e per questo le nostre lacrime sono inglobate nelle sue. Le porta con sé veramente. Quando piange, raccoglie e assume solidalmente tutte le lacrime del mondo”. Lo ha detto Padre José Tolentino Mendonça nella meditazione mattutina di ieri – dedicata al senso del pianto – offerta al Papa e alla Curia Romana per gli Esercizi Spirituali che si stanno svolgendo ad Ariccia
La giornata di martedì due le meditazioni per gli esercizi spirituali della Curia romana predicati dal padre portoghese Josè Tolentino de Mendonça.
Domenica 25 febbraio il Pontefice visiterà la comunità di via Fermo Corni a Ponte Mammolo. Durante la visita Papa Francesco incontrerà i giovani, i malati, le famiglie e gli operatori della Caritas della parrocchia, confesserà alcuni fedeli e intorno alle ore 18 presiederà la Messa.
La settimana dedicata agli Esercizi spirituali da Papa Francesco e dai collaboratori della Curia si apre con due meditazioni sul tema de "La scienza della sete" e “Mi sono accorto di essere assetato”.
Lo scorso 4 gennaio Papa Francesco ha incontrato un gruppo di bambini romeni dell’associazione “Fdp-Protagonisti nell’educazione”. La Sala Stampa della Santa Sede e l’Osservatore Romano hanno reso pubblico oggi il dialogo tra il Pontefice e i ragazzi. Francesco risponde alle domande di ognuno di loro. Parlano delle difficoltà della vita, dell’infanzia in salita senza certezze, della Chiesa vista con gli occhi dei piccoli, dei loro genitori che li hanno abbandonati, delle loro speranze.
Mentre il Papa e alcuni cardinali e vescovi della Curia sono in ritiro ad Ariccia, il lavoro della Santa Sede procede.
E’ la sete la questione intorno alla quale girano le riflessioni che don Josè Tolentino de Mendonça propone a Papa Francesco e i collaboratori della Curia Romana.
Ci sarà molta poesia nelle riflessioni che il Papa insieme alla Curia Romana ascolteranno da oggi pomeriggio fino a venerdi nella casa per ritiri di Ariccia vicino Roma.
La “Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci, con l’aiuto di Dio, di vincerlo nella nostra vita quotidiana”.
"Ci sono due Vescovi di Roma già Santi. Paolo VI sarà santo quest’anno. Uno con la causa di beatificazione in corso, Giovanni Paolo I, la sua causa è aperta. E Benedetto e io, in lista di attesa: pregate per noi!".
“Le odierne povertà materiali e spirituali rendono ancora più importante quello che sempre è stato richiesto, cioè che i pastori siano attenti ai poveri, capaci di stare con loro, con uno stile di vita semplice, affinché i poveri sentano che le nostre chiese sono in primo luogo la loro casa.” Lo ha detto il Papa ricevendo i seminaristi sardi in occasione dei 90 anni del seminario Regionale Sardo.
“Davanti alla constatazione di un mondo segnato da indifferenza, violenza, egoismo e pessimismo, è utile domandarsi oggi se esso non soffra di una mancanza di carità, sia nei cuori sia nelle relazioni con Dio e con gli altri”. Sono le parole di Papa Francesco ai Membri dell’Associazione “Pro Petri Sede” convenuti a Roma in occasione dell’annuale pellegrinaggio alla tomba di San Pietro.
Vivete sull’esempio di san Marone, guardando “a quella forma di vita che non si accontenta di una fede moderata e discreta, ma avverte il bisogno di andare oltre, di amare con tutto il cuore. Vite povere agli occhi del mondo, ma preziose per Dio e per gli altri. È attingendo a queste sorgenti pure che il vostro ministero sarà acqua buona per gli assetati di oggi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza stamane la Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Vescovo di Cefalù, Monsignor Vincenzo Manzella, e ha chiamato a succedergli Monsignor Giuseppe Marciante, finora Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Est.
“Noi digiuniamo, noi siamo cattolici, pratichiamo; io appartengo a quella associazione, noi digiuniamo sempre, facciamo penitenza. Ma digiunate con coerenza o fate la penitenza incoerentemente come dice il Signore, con rumore, perché tutti la vedano, e dicano: ma che persona giusta, che uomo giusto, che donna giusta. Questo è un trucco; è truccare la virtù”. E’ quanto ha detto il Papa nell’omelia della Messa mattutina a Santa Marta.
Viene inaugurata solennemente oggi in Egitto nel villaggio di Al Our, a circa 250 km a sud del Cairo, la chiesa copta dedicata ai 21 martiri uccisi dai fondamentalisti islamici dell’ISIS nel 2015 in Libia.