La Grande Raccolta del 44° Campo Lavoro missionario, ti aspetta il 13 e 14 aprile 2024”, così scrivono dal sito ufficiale del campo lavoro missionario della diocesi di Rimini.
L’essere umano non crea la sua natura. Questo è scritto nel documento che oggi è stato presentato ai giornalisti e firmato dal cardinale prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede Victor Manuel Fernandez e controfirmato da Papa Francesco il 25 marzo scorso.
Poco meno di sette anni. Tanto è durato l’incarico di Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma ricoperto dal Cardinale Angelo De Donatis.
Nel Regina Caeli della Domenica della Divina Misericordia, Papa Francesco concentra la sua riflessione su cosa significhi “avere la vita”.
Sono felice di incontrarvi e vi ringrazio di essere qui, in occasione dei 50 anni della Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa che, continuando l’ispirazione e l’impegno di Monsignor Gozzo, si pone quotidianamente a servizio delle persone più fragili”. Papa Francesco riceve in Udienza i Membri della Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa, in occasione dei 50 anni di fondazione.
Oltre all’uscita di scena del Cardinale De Donatis, nominato oggi Penitenziere Maggiore, dal Vicariato di Roma si allontana anche Monsignor Daniele Libanori, finora Vescovo ausiliare di Roma.
Interviste, interviste, interviste e ancora interviste, sta di fatto che Papa Francesco rimarrà certo noto per le sue molte e diversificate interviste.
“Di fronte alle devastazioni – anche oggi, non dimentichiamo - e alle sofferenze causate dalla guerra, ci fu un sussulto di umanità che si tradusse in gesti e opere concrete di assistenza e di cura, senza distinzioni di nazionalità, ceto sociale, religione od opinioni politiche. Questa corrente di amore non si è mai fermata: oggi, come ieri, la vostra è una presenza efficace e preziosa, specialmente in tutti quei contesti in cui il fragore delle armi soffoca il grido dei popoli, il loro anelito di pace e il loro desiderio di futuro”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando nell’Aula Paolo VI i volontari della Croce Rossa Italiana in occasione del 160° anniversario della fondazione.
Oggi pomeriggio Papa Francesco incontra i circa 35 preti della XI Prefettura della Diocesi di Roma e prefetti del Settore Nord della città nelle sale della Parrocchia di Sant’Enrico a Casalmonastero".
Una preghiera al Santo di cui ha scelto il nome per il suo pontificato e una riflessione sulle stimmate.
Pubblicato il telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto avvenuto a Taiwan, inviato, a nome di Papa Francesco, dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, al Presidente della Chinese Regional Bishops’ Conference of Taiwan, Mons. John Baptist Lee Keh-mean
Agire in persona Christi significa essere una vera icona di Gesù.
La cooperazione vaticano – kazaka, stabilitasi in maniera ancora più forte con la partecipazione di Papa Francesco al VII Congresso dei Leader delle Religioni Tradizionali e Mondiali nel 2022, si è arricchita in questi giorni di un nuovo capitolo: il primo Colloquio tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso da parte della Santa Sede e il Congresso dei Leader delle Religioni Tradizionali e Mondiali, il Senato della Repubblica e il Centro Nursultan Nazarbayev per il Dialogo Interreligioso e tra le Civiltà da parte kazaka. Ai partecipanti a questo colloquio, Papa Francesco ha segnalato tre impegni: il rispetto delle diversità, l’impegno per la “casa comune” e la promozione della pace.
Durante l'Udienza generale di oggi il Papa fa di nuovo un lungo appello chiedendo la pace. Pensa alla Striscia di Gaza, all'Ucraina. Ricorda la popolazione civile stremata ormai dalle tensioni in Terra Santa e i tanti soldati morti, alcuni giovanissimi, in Ucraina.
Papa Francesco torna in Piazza San Pietro per l'Udienza Generale. "Buona Pasqua", dice subito Papa Francesco. Poi, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentra la sua riflessione sul tema "La Giustizia".
Alimentiamo la gioia della Pasqua incontrando il Risorto
È attraverso il sepolcro vuoto di Gesù che passa “la via nuova”, ovvero, “la via della vita in mezzo alla morte, la via della pace in mezzo alla guerra, la via della riconciliazione in mezzo all’odio, la via della fraternità in mezzo all’inimicizia”. Urbi et Orbi di Pasqua: in una piazza San Pietro decorata come al solito da fiori provenienti dall’Olanda, dopo aver celebrato la Messa di Pasqua, Papa Francesco, con la voce un po' arrochita e affaticata, si affaccia dalla loggia delle benedizioni per il consueto messaggio alla città di Roma e al mondo. È un messaggio che rappresenta anche il “termometro diplomatico” della Santa Sede, che racconta quali sono i luoghi su cui si sta guardando con maggiore attenzione.
Papa Francesco ha presieduto regolarmente la Veglia Pasquale nella Basilica Vaticana. Ieri sera il Pontefice non aveva preso parte alla Via Crucis al Colosseo “per conservare la salute” in vista degli impegni di stasera e di domani.
Si parla di una iniziativa per la pace che si terrà in Vaticano nella seconda settimana dopo Pasqua, si parla di altri incontri di ambasciatori per affrontare la questione della guerra in Ucraina (ma non ci dovrebbe essere un incontro con il Papa, come si pensava all’inizio), ma la posizione di Papa Francesco sulla pace è sempre stata unica: prima si arriva al cessate il fuoco, qualunque sia la situazione oggettiva, e poi si può parlare di pace.
Questa è una Via Crucis speciale. Diversa dalle altre perchè per la prima volta è Papa Francesco, di suo pugno, ad aver scritto le meditazioni per la Via della Croce al Colosseo. Un evento in mondovisione, che si ripete anche quest'anno però, senza la partecipazione del Papa.