Sono quattro le decorazioni natalizie offerte in dono a Papa Francesco dal presidente slovacco Andrej Kiska. In visita in Italia, il presidente slovacco ha colto l’occasione per una udienza da Papa Francesco, che già aveva incontrato nel 2015. E ha portato in dono una serie di decorazioni composte da persone che vengono da gruppi svantaggiati.
“Fare rete con l’educazione”. Papa Francesco lo ripete tre volte, incontrando gli artisti del consueto concerto di Natale in Vaticano, che quest’anno vedrà esibirsi anche un artista degli Emirati Arabi, un segno in vista del viaggio di Papa Francesco nel Paese.
Tre impegni per la comunicazione cattolica: essere antenne di spiritualità, educare i giovani alla scuola del Vangelo, essere narratori che non cadono nel pettegolezzo.
Un pressante appello quello del Papa alla responsabilità a “non per essere catturati in piccoli calcoli che impediscono di aiutare i meno favoriti, che sono privati di ciò che è fondamentale”.
Ancora un viaggio apostolico per Papa Francesco: dopo quelli annunciati in Marocco ed Emirati Arabi Uniti, stavolta è il turno di Bulgaria e Macedonia. Lo ha annunciato Greg Burke, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Viviamo nell'anno in cui ricorre "il centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, una tragedia di immense proporzioni che il mio predecessore Papa Benedetto XV non ha esitato a definire una inutile strage. Possano le lezioni apprese dalle due grandi guerre del ventesimo secolo, che hanno portato alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, continuare a convincere i popoli del mondo e i loro leader dell’inutilità dei conflitti armati e della necessità di risolvere le controversie attraverso paziente dialogo e trattativa". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza gli Ambasciatori accreditati di Svizzera, Malta, Bahamas, Capo Verde, Estonia, Islanda, Turkmenistan, Grenada, Qatar e Gambia, in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
Sono due i telegrammi di cordoglio di Papa Francesco per le stragi avvenute nelle ultime ore. Il Papa è “profondamente toccato dai drammatici eventi” che si sono verificati in Brasile e a Strasburgo.
Cammino e canto. È questo il “metodo semplice” di Maria nell’arte della missione e della speranza secondo Papa Francesco. Il Pontefice lo ricorda nel tradizionale appuntamento per la festa di Nostra Signora di Guadalupe.
Inizia oggi 12 dicembre, su Vatican News il nuovo WebDoc a puntate del Dicastero per la Comunicazione intitolato ‘Cardine.
Non sono più nove i Cardinali Consiglieri di Papa Francesco. A fine ottobre, Papa Francesco ha scritto ai Cardinali George Pell, Laurent Mosengwo Pasinyia e Francisco Javier Errazuriz, ringraziandoli per il lavoro svolto in questi anni. Non saranno rimpiazzati, vista la “fase dei lavori del Consiglio”. Il Consiglio rimarrà di sei membri, presumibilmente fino alla pubblicazione della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, che potrebbe in qualche modo istituzionalizzare la presenza del Consiglio dei cardinali tra le strutture di Curia.
Come annunciato alcuni giorni fa Papa Francesco si recherà negli Emirati Arabi Uniti dal 3 al 5 febbraio prossimi. Stamane la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato il programma del Viaggio Apostolico.
Sette audaci domande suggerite da Gesù. Il Papa prosegue la catechesi sul Padre Nostro e lo definisce così.
Il titolo è magniloquente: “Breviloquia Francisci papae anno MMXVII, composita curia Officii litterarum Latinarum apud Secretariam Status”. Ma il libro, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, altro non è che la raccolta dei tweet in latino di Papa Francesco nel 2017, raccolti dall’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato.
Il Signore ci consola "con la tenerezza. E’ un linguaggio che non conoscono i profeti di sventura. E’ una parola cancellata da tutti i vizi che ci allontanano dal Signore: vizi clericali, vizi dei cristiani un po’ che non vogliono muoversi, tiepidi. La tenerezza fa paura. Questo è il modo di consolare del Signore: con la tenerezza. La tenerezza consola. Le mamme, quando il bambino piange, lo accarezzano e lo tranquillizzano con la tenerezza: una parola che il mondo d’oggi, di fatto, cancella dal dizionario. Tenerezza". Lo ha ribadito il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
Tutto secondo tradizione. Nessuna sorpresa negli appuntamenti di Papa Francesco per il periodo di Natale, che celebrerà nella notte della viglia, pronuncerà il tradizionale messaggio urbi et orbi nel giorno di Natale, terminerà l’anno presiedendo il canto del Te Deum e celebrerà poi la Messa dell’Epifania
“ E’ vero che il Natale, lo sappiamo tutti, tante volte si celebra non con tanta fede, si celebra anche mondanamente o paganamente; ma il Signore ci chiede di farlo con fede e noi, in questa settimana, dobbiamo chiedere questa grazia: di poter celebrarlo con fede. Non è facile custodire la fede, non è facile difendere la fede: non è facile”.
“Osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza”.
C’è già un po’ del clima panamense qui in Vaticano. Con alcuni canti tipici panamensi natalizi è stata inaugurata la mostra dei 100 Presepi in Vaticano. La tradizionale Esposizione Internazionale “100 Presepi”, giunta alla sua 43a edizione, da quest’anno si trasferisce da Piazza del Popolo in Via della Conciliazione in Vaticano, sotto la diretta responsabilità del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Come Giovanni Battista, il credente è chiamato ad “aprire strade nel deserto”, a indicare “prospettive di speranza” anche in “contesti esistenziali impervi”, e non si arrende di fronte a “situazioni negative di fallimento o di rifiuto”. Papa Francesco centra la sua riflessione all’Angelus sulla figura di San Giovanni Battista. Perché è lui che fa capire che è con la conversione che si deve attendere il Signore.
Non c’è mai la parola migranti, ma l’ultima parte della preghiera che Papa Francesco, come tradizione, ha composto per la Madonna e letto di fronte alla monumento dell’Immacolata in piazza di Spagna (in realtà, nell’adiacente piazza Mignanelli) parla anche di loro, e soprattutto delle famiglie che si trovano nell'indifferenza.