La notizia della liberazione di due sacerdoti greco cattolici ucraini detenuti ormai da quasi due anni è arrivata lo scorso 28 giugno. La Chiesa Greco Cattolico Ucraina, cui appartenevano i due sacerdoti, non ha lesinato sforzi in questi anni perché i due potessero essere liberati, e così ha fatto la Santa Sede. Anche la campagna “tutti per tutti”, lanciata da Papa Francesco all’Urbi et Orbi di Pasqua di quest’anno, che chiedeva uno scambio globale di prigionieri tra Russia e Ucraina, includeva anche l’obiettivo di favorire la liberazione dei due sacerdoti.
Papa Francesco stamane ha ordinato la pubblicazione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento del Capitolo della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e della Fabbrica di San Pietro.
Le chiavi consegnate da Gesù a Pietro “rappresentano il ministero di autorità che Gesù gli ha affidato a servizio di tutta la Chiesa, l’autorità è servizio, altrimenti è dittatura”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’Angelus recitato per la Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli.
Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Papa Francesco come ogni anno ha benedetto i palli destinati agli Arcivescovi Metropoliti. Da anni ormai il Pontefice non li impone più ai metropoliti, ma lascia che ad imporlo al Metropolita sia il Rappresentante Pontificio nella rispettiva Sede Metropolitana.
Come di consueto, Papa Francesco si prende il mese di luglio come mese di vacanza. Non andrà a Castel Gandolfo, da tempo trasformato in un Museo, né in altra località, ma resterà nella Domus Sanctae Marthae, proseguendo il lavoro a ritmi ridotti ed eliminando dall’agenda tutte le udienze.
Papa Francesco stamane ha ricevuto i Vescovi di Etiopia in visita ad limina Apostolorum.
Papa Francesco ha accettato la rinuncia presentata dall’Arcivescovo di Caracas, il Cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, per raggiunti limiti di età e ha scelto come suo successore Monsignor Raúl Biord Castillo, S.D.B., finora Vescovo di La Guaira.
Tre linee guida: essere costruttori di pace, essere portatori di speranza, essere missionari di sinodalità. Un Giubileo universale alle porte. Un giubileo particolare, quello della Società del Verbo Divino, che compirà 150 anni il prossimo anno. Sono i temi dell’incontro di Papa Francesco con i membri della Società del Verbo Divino, i cosiddetti Padri Verbiti, riuniti in capitolo sul tema “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini”.
Alla vigilia di quello che potrebbe essere un altro viaggio ecumenico, che dovrebbe portare Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo insieme a Nicea per il 1700esimo anniversario del primo concilio ecumenico, Papa Francesco guarda indietro a dieci anni fa, quando per la prima volta lui e Bartolomeo viaggiarono insieme a Gerusalemme per commemorare i 50 anni dall’incontro di Paolo VI e con Atenagora, e poi insieme pregarono per la pace nei Giardini Vaticani con il presidente israeliano e palestinese. Una preghiera, quella per la pace, che è quanto mai urgente oggi, e non solo per la Terrasanta, ma per tutti i territori in conflitto, “in particolare la martoriata ucraina”. E, per quanto riguarda il viaggio a Nicea, il Papa apre, sottolineando che “è un viaggio che desidero fare”.
Nella mattinata di domani in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo – come da tradizione - Papa Francesco benedirà e consegnerà agli Arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell’anno i palli che verranno poi imposti ai presuli nelle rispettive sedi. Nei primi anni di pontificato Papa Francesco era solito imporre personalmente il pallio ai metropoliti, come facevano i suoi predecessori. Successivamente il Pontefice ha però deciso solamente di benedirli e consegnarli per poi farli poi imporre nelle sedi proprie da un suo rappresentante, quasi sempre il Nunzio Apostolico.
Papa Francesco stamane ha accettato la rinuncia presentata dal Cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij da Arcivescovo Metropolita di Bangkok, in Thailandia.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Pontificia Commissione per l’America Latina. Un discorso in spagnolo in cui il Papa ricorda il compito della Commissione. "La CAL deve promuovere con tutti gli interlocutori, sia nella Santa Sede sia nel Celam, nella Ceama, nella Clar e in tutti gli organismi ecclesiali che in modo diretto o indiretto servono la Chiesa in America Latina, uno stile sinodale di pensare, di sentire e di fare", commenta il Papa.
Si è trattato di un colloquio “caratterizzato da grande cordialità”, quello tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, durante il quale ci si è concentrati sulla situazione in Terrasanta, sull’Ucraina e più in generale sulla grande diplomazia umanitaria dei Cavalieri, che operano in 120 Paesi con una rete di 13500 membri, 100 mila volontari, 52 mila dipendenti e oltre 100 missioni diplomatiche.
La salvaguardia del creato non è solo una questione etica, ma è soprattutto una questione teologica, che ha la sua radice nella visione dell’incarnazione di Gesù. Per questo, c’è bisogno di convertirsi dall’arroganza di chi domina all’umiltà di chi si prende cura, lavorando dunque per quella che Papa Francesco nella Laudato Si ha definito “Cura della casa comune”, e pensando anche a ridefinire la gestione del potere, ricordando che “pretendere di possedere e dominare la natura, manipolandola a proprio piacimento, è una forma di idolatria”.
Si parlava già nella Ecclesia In Medio Oriente di un esodo nascosto dei cristiani del Medio Oriente. Era il periodo pre-Isis. Ma oggi le crisi si sono moltiplicate: non solo il Medio Oriente, ma anche la martoriata ucraina e persino la situazione dei rifugiati in Nagorno Karabakh dopo la pace dolorosa che ha fatto perdere il controllo di alcuni territori con monasteri storici all’etnia armena. Di tutto questo si è parlato durante l’incontro della ROACO, la Riunione Opere di Aiuto alle Chiese Orientali, e Papa Francesco, nell’incontrare i partecipanti, non manca di menzionare alcuna delle sfide, notando che i cristiani di Oriente sono in fuga “oggi come mai prima”. E le Chiese orientali sono oggi diventate “Chiese Martiriali”.
"Saluto Padre Carlos Luis Suárez Codorniú, Superiore Generale, confermato per un secondo mandato – non hai fatto male, se ti hanno rieletto! –, e gli rivolgo i migliori auguri per il suo ministero, e saluto i nuovi Consiglieri e tutti voi che partecipate al XXV Capitolo Generale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù”. Papa Francesco ha ricevuto in Udienza in Vaticano i partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani).
"Gesù ci ha insegnato ad accoglierci gli uni gli altri come fratelli. E questo vale prima di tutto per noi, cristiani, ebrei e musulmani, che adoriamo il Dio Unico e che facciamo riferimento, anche se in modi diversi, ad Abramo come padre nella fede. Nel mondo di oggi la nostra testimonianza di fraternità è indispensabile e molto preziosa". Sono queste le parole del Papa ad un gruppo di musulmani da Bologna ricevuti in Vaticano.
"Sabato prossimo celebreremo la solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma. Siate sul loro esempio discepoli missionari, testimoniando ovunque la bellezza del Vangelo. Alla loro intercessione affidiamo le popolazioni che soffrono la guerra la martoriata Ucraina, Palestina e Israele, Myanmar perché possano presto ritrovare la pace".
La Giornata Mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga. E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la catechesi odierna, in Piazza San Pietro. La Giornata ricorre proprio oggi e il tema di quest’anno è "Le prove sono chiare: bisogna investire nella prevenzione"
Monsignor Georg Gänswein, Arcivescovo titolare di Urbisaglia, Prefetto emerito della Casa Pontificia, è il nuovo Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia. La nomina decisa da Papa Francesco è stata resa pubblica questa mattina.