Volete essere “influencer” nello stile di Maria? Papa Francesco accompagna i giovani della GMG nella festa della Veglia.
Un menù tipico e colorato è stato pensato per Papa Francesco e i dieci giovani che hanno pranzato con lui presso il Seminario Maggiore San Josè. Un clima festoso e famigliare.
Le reliquie di San Martin di Porres, primo santo mulatto il cui padre fu governatore di Panama, e Santa Rosa di Lima, la mistica del Perù, poste nell’altare; l’immagine di Santa Maria la Antigua, venuta direttamente da Siviglia nel XVI secolo; le parole di Papa Francesco, la gente di Panama che finalmente, dopo anni di restauro, va a vedere la sua cattedrale terminata e il suo altare dedicato da un Papa.
Nella festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, come di consueto è stato diffuso il messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà il 2 giugno.
La giornata panamense di Papa Francesco si apre con la liturgia penitenziale celebrata insieme ai 30 giovani detenuti nel carcere minorile di Pacora. Qui Francesco ha voluto portare la GMG a quei giovani che - per la loro detenzione - non possono parteciparvi.
Dopo l’incontro con il corpo diplomatico, il faccia a faccia con i vescovi dell’America Centrale e dopo aver rivolto il pensiero al Venezuela appoggiando tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione, il Papa ha raggiunto il Campo Santa María La Antigua per la cerimonia di accoglienza e apertura della Giornata Mondiale della Gioventù. Prima del discorso del Papa, sono stati presentati i profili dei Santi patroni della 34/ma GMG: San Oscar Arnulfo Romero, San José Sánchez del Río, San Martín de Porres, Santa Rosa da Lima, San Giovanni Bosco, San Giovanni Paolo II, San Juan Diego e la Beata e la Beata Suor María Romero.
E’ alla scuola di Oscar Romero, vescovo santo e martire del Salvador che Papa Francesco parla ai vescovi del Centro America.
Papa Francesco vuole una rete che custodisca “una comunione di persone libere”, non una rete fatta per “intrappolare”. E la Chiesa stessa è una rete, dove l’unione “non si fonda sui like ma sulla verità, sull’Amen con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri”.
Dopo circa 11 ore di volo il Papa è arrivato a Panama alle 22.16 accolto dal caldo della città dell' America Centrale.
Non è ancora arrivato un annuncio ufficiale, ma il Papa lo ha anticipato, informalmente, ad una giornalista giapponese durante il suo volo verso Panama: a novembre, Papa Francesco sarà in Giappone.
Panama fu visitata per la prima volta nel 1501, da Rodrigo de Bastida e Vasco Núñez de Balboa. Nel 1502, vi andò Cristoforo Colombo, che voleva fondarvi la città “Santa Maria di Belen”. Ma è solo nel 1513 che Núñez de Balboa alza lo sguardo, e da un punto di vista privilegiato vede “il mare del Sud”. È l’Oceano Pacifico. Ed è la scoperta di questo nuovo orizzonte che fa la fortuna di Panama.
“Il Sommo Pontefice, spiritualmente unito alla gioia di codesta famiglia religiosa e della Chiesa di Dio che è in Vicenza, esprime vivo compiacimento per tale felice circostanza con la quale è resa gloria a Dio per i maturi frutti umani e spirituali scaturiti dall’azione dello Spirito Santo mediante l’istituzione del diaconato permanente, provvida iniziativa nata dal cuore dei padri conciliari e sbocciata a Vicenza per la profetica azione apostolica e spirituale del venerabile don Ottorino Zanon. Egli seppe cogliere tale iniziativa come occasione di promozione umana e spirituale e di evangelizzazione degli orfani e dei ragazzi più bisognosi, per lo sviluppo di personalità mature e dedite al servizio di Dio e dei fratelli”. Lo scrive in un messaggio a nome del Papa il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin indirizzato al Vescovo di Vicenza, Monsignor Beniamino Pizziol.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza questo pomeriggio nel Palazzo Apostolico il Primo Ministro d’Etiopia Abiy Ahmed: il colloqui privato - alla presenza di un interprete - è durato quindici minuti.
“Questa Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Panama si colloca immediatamente dopo la celebrazione del Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre scorso. Penso che lo spirito che la animerà, e che animerà quindi anche il Santo Padre nel momento in cui si accinge a parteciparvi e a presiederla almeno negli ultimi giorni, sia lo stesso spirito che ha animato il Sinodo: uno spirito di grande gioia. Abbiamo vissuto quei giorni con un entusiasmo veramente grande aiutati anche dai giovani presenti, e quindi questo spirito sarà moltiplicato all’infinito dal numero dei partecipanti alla Gmg di Panama. Io credo che questo spirito si concretizzi poi in alcune precise indicazioni: prima di tutto, il fatto che i giovani sono parte della Chiesa. Questa è stata una delle affermazioni fondamentali del Sinodo: non sono solo degli interlocutori esterni, ma sono membri a pieno titolo della Chiesa che vivono la sua vita e partecipano alla sua missione”. Lo ha detto il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando della GMG in occasione della consueta intervista rilasciata a Vatican News prima di un viaggio apostolico internazionale del Papa.
Gli stili che non si addicono ai cristiani, lo "stile accusatorio", lo "stile mondano" e lo "stile egoistico”. Papa Francesco ne ha parlato nella omelia del mattino a Santa Marta.
Il brano evangelico delle Nozze di Cana, primo “segno “ di Gesù al mondo per testimoniare l’amore di Dio, racchiude il programma di vita del cristiano, sintetizzato dalle parole di Maria: “Fate quello che vi dirà”. Lo spiega Papa Francesco prima della consueta preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro.
Oltre al rapporto biennale sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, c’è un altro rapporto da guardare con attenzione: è il World Watch list di Open Doors, una missione senza denominazione religiosa che supporta i cristiani perseguitati nel mondo, è attiva in più di 70 nazioni ed è stata fondata nel 1955. Ogni anno, il World Watch List fa un punto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo. L’ultimo rapporto è uscito il 16 gennaio.
La Cappella Musicale Pontificia è stata accorpata per volere di Papa Francesco “nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, quale specifico luogo di servizio alle funzioni liturgiche papali e nel contempo a custodia e promozione della prestigiosa eredità artistico-musicale prodotta nei secoli dalla Cappella stessa per le solenni liturgie dei Pontefici”. Così è stato stabilito in una apposita Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio firmata dal Papa.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei - soppressa oggi da Papa Francesco - nasce il 2 luglio 1988 con il Motu Proprio omonimo firmato da Papa Giovanni Paolo II.
Dopo trenta anni, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei cessa di esistere. Con un motu proprio, Papa Francesco la trasforma in un ufficio della Congregazione della Dottrina della Fede. La commissione lavorava al dialogo con il mondo tradizionalista. Un dialogo che non riguardava solo i lefevbriani, come si pensa comunemente, ma tutta la galassia di movimenti cattolici che continuare a celebrare con il rito di San Pio V.