“Voi siete private della libertà, ma non della dignità o della speranza”. Lo ha scritto il Papa a un gruppo di detenute argentine nel penitenziario femminile di Ezeiza, in provincia di Buenos Aires.
Tutto pronto in Vaticano per la celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone, promossa dall’Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali. La Giornata si celebra domani, 8 febbraio, nella ricorrenza della memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita. Il tema di quest’anno è “Insieme contro la tratta di persone”.
C’è chi li chiama carcerati senza colpa, di fatto sono spesso l’unico baluardo contro la disperazione di chi vive la pena del carcere.
"Convertirsi è guardare da un’altra parte, convergere su un’altra parte. E questo apre il cuore, fa veder altre cose. Ma se il cuore è chiuso non può essere guarito. Se qualcuno è ammalato e per tenacia non vuole andare dal medico, non sarà guarito. E a loro dice, primo: convertitevi, aprite il cuore. Anche se noi cristiani facciamo tante cose buone, ma se il cuore è chiuso è tutta vernice di fuori". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
“Avendo appreso della perdita di vite umane e della distruzione di proprietà causate dalle forti alluvioni a Townsville, il Santo Padre assicura la sua sincera solidarietà e le preghiere per tutte le persone colpite da questo disastro”. Lo scrive in un telegramma a nome del Papa il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e inviato al vescovo di Townsville, in Australia, Monsignor Timothy Harris.
“Il Santo Padre Francesco, accogliendo le petizioni e i desideri del Popolo di Dio, ha disposto che la celebrazione di san Paolo VI, papa, sia iscritta nel Calendario Romano Generale, il 29 maggio, con il grado di memoria facoltativa”.
È di almeno 28 morti e 17 superstiti il bilancio provvisorio del naufragio avvenuto sabato scorso, vicino all'arcipelago delle Bahamas, di un barcone con a bordo decine di migranti provenienti da Haiti. Puntuale l’appello di Papa Francesco, durante l’Udienza Generale odierna.
Nell’Udienza Generale odierna, in Aula Paolo VI, Papa Francesco ripercorre passo dopo passo il suo breve ma intenso viaggio negli Emirati Arabi. Per il Papa questa visita “ha scritto una nuova pagina nella storia del dialogo tra Cristianesimo e Islam e nell’impegno di promuovere la pace nel mondo sulla base della fratellanza umana”.
“Anche se è nascosta la dignità emerge sempre”. Papa Francesco si dice entusiasta della modernità delle città degli Emirati, degli sviluppi di un “paese che guarda il futuro” e aperto, con un “un islamismo aperto, non chiuso, di dialogo, un islamismo fraterno e di pace”.
E' la più grande Messa pubblica mai celebrata nella Penisola Arabica quella presieduta oggi dal Papa allo Zayed Sports City di Abu Dhabi. Una celebrazione, quella odierna, dedicata alla pace e alla giustizia a cui partecipano cattolici di un centinaio di nazionalità diverse e circa 4.000 musulmani.
E' iniziata l'ultima giornata negli Emirati Arabi Uniti di Papa Francesco, una giornata dedicata alla comunità cattolica. Il Papa si è recato in forma privata alla Cattedrale di Saint Joseph, ad Abu Dhabi, accompagnato dal Vicario Apostolico per l'Arabia Meridionale, Monsignor Paul Hinder.
La richiesta, forte, è che tutti “cessino di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco”, e che “smettano di usare il nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione”. E viene direttamente da Papa Francesco e dal Grande Imam di al Azhar Ahmed al Tayyib, in una dichiarazione congiunta firmata al termine dell’incontro interreligioso.
Le religioni come costruttori di ponti e come voci degli ultimi, chiamate a bandire la parola guerra e negare la violenza in nome di Dio, a proteggere la vita umana, a operare per la pace: Papa Francesco parla all’incontro sulla Fraternità Umana organizzato negli Emirati Arabi Uniti, per delineare il suo modello di dialogo, caratterizzato da un maggiore impegno delle religioni.
Salve di cannone, aerei da caccia che lasciano scie bianche e gialle nel cielo senza nuvole, cavalieri in divisa attraverso una lunga strada lastricata, antichi rituali uniti ad una architettura che sa di fantascienza.
Nel giorno in cui Papa Francesco fu insignito del Premio Carlo Magno, il 6 maggio 2016, l’Unione Europea annunciò anche la nomina di un Inviato Speciale per la Promozione della Libertà Religiosa. Fu scelto Jan Figel.
Papa Francesco arriva ad Abu Dhabi su un aereo Alitalia che però è anche un po’ un aereo degli Emirati vista la partecipazione di Ethiad nelle ex compagni di bandiera italiana.
Papa Francesco parte alla volta degli Emirati Arabi. È la prima visita di un pontefice nel Golfo Persico. Momenti centrali del viaggio, definito “storico”, saranno l’incontro interreligioso, la visita ufficiale al principe ereditario, l'incontro nella Grande Moschea dello sceicco Zayed e la Messa ad Abu Dhabi.
E’ la “Festa dell’incontro”. La novità del Bambino che incontra la tradizione del tempio; la promessa trova compimento; Maria e Giuseppe, giovani, incontrano Simeone e Anna, anziani. “Tutto, insomma, s’incontra quando arriva Gesù”. Papa Francesco celebra nella Basilica di San Pietro la Messa per la Festa della Presentazione del Signore e la XXIII Giornata Mondiale della Vita Consacrata. La Messa si è aperta con la benedizione delle candele e la processione dal sagrato all'Altare della Confessione.
L’Osservatore Romano pubblica nuove informazioni sulla Chiesa Cattolica in Cina. Lo fa attraverso una lunga intervista – pubblicata nell’edizione di domenica 3 febbraio 2019 - al Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che ha seguito il delicato e complesso cammino della Chiesa cattolica in Cina a partire dal 1992, anno del suo arrivo a Hong Kong. E con un articolo con nuove informazioni.
L’incontro di Papa Francesco con il presidente del Comitato dei Diritti Umani del Qatar è arrivato non a caso alla vigilia di un viaggio importante per Papa Francesco. In questa settimana, infatti, Papa Francesco parte per un breve viaggio negli Emirati Arabi Uniti, che hanno relazioni diplomatiche con la Santa Sede da appena 11 anni, e che hanno attivo un embargo con il Qatar.