È la “condivisione” il vero miracolo compiuto da Gesù nello spezzare il pane, e nel moltiplicare miracolosamente i pani e i pesci. Una condivisione che si legge anche nella preghiera del Padre Nostro, dove Gesù chiede di pregare non per avere “il mio” pane quotidiano, ma “il nostro”, con una richiesta che “parte dalla realtà, dal cuore e dalla carne che vivono nel bisogno”.
“La vita in comunità è un elemento essenziale della vita religiosa e i religiosi devono abitare nella propria casa religiosa osservando la vita comune e non possono assentarsene senza licenza del proprio Superiore. L’esperienza degli ultimi anni ha, però, dimostrato, che si verificano situazioni legate ad assenze illegittime dalla casa religiosa, durante le quali i religiosi si sottraggono alla potestà del legittimo Superiore e a volte non possono essere rintracciati”. Lo scrive il Papa nella Lettera Apostolica Communis vita con la quale ha deciso di mutare alcune norme del Codice di Diritto Canonico.
Parlando con gli studenti della Pontificia Università Lateranense, Papa Francesco si dice preoccupato dal “crescente individualismo”, cui attribuisce anche il problema dell’inverno demografico, chiede una “rivoluzione culturale” nell’università e invita i giovani ad una “nuda sfacciataggine” nell’affrontare le situazioni, mettendo sempre al centro Gesù, perché il Vangelo è l’antidoto all’individualismo.
“Roma esige e merita la fattiva, saggia, generosa collaborazione di tutti.”
Prima del 1870 il Campidoglio era parte dello Stato Pontifico, della Roma dei Papi. E sono quindi pochi i Papi che lo hanno visitato dopo il 1870.
Il Padre Nostro recitato insieme al Patriarca Daniel davanti la nuova – e ancora incompiuta – cattedrale ortodossa di Bucarest; la Messa nel santuario mariano di Sumuleu Ciuc, dove si aspettano almeno 700 mila persone; la Divina Liturgia in cui saranno beatificati i sette vescovi greco cattolici martiri del comunismo: sono i tre momenti focali del viaggio di Papa Francesco in Romania.
La misericordia di Dio e la nostra conversione. Sono questi i due temi principali del Vangelo odierno e dell’Angelus di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Il Papa, prima della preghiera mariana, riprende la parabola del fico sterile.
Sebbene sia stata aperta una nunziatura in Sud Sudan, non è ancora tempo per un nunzio solo per il Paese. Come tradizione, infatti, “ambasciatore del Papa” a Giuba è stato nominato il nuovo nunzio in Kenya. Porterà avanti un compito delicato, e sarà chiamato anche eventualmente ad aiutare Papa Francesco a visitare il Paese, come desidererebbe.
Sono oltre 1300 i pellegrini della diocesi di Padova che questa mattina sono stati ricevuti da Papa Francesco, nell’aula Paolo VI in occasione del Centenario (1919-2019) dell’Istituto vescovile Barbarigo, scuola paritaria della diocesi patavina. Il Papa non ha preparato un vero e proprio discorso, ma ha risposto ad alcune domande dei giovani presenti sul futuro e sulle difficoltà della vita.
Il Papa ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Cardinale salesiano Ricardo Ezzati Andrello da Arcivescovo di Santiago del Cile. Il porporato ha 77 anni e lascia dunque per raggiunti limiti di età.
Nella seconda predica di Quaresima, padre Raniero Cantalmessa, predicatore della Casa Pontificia, mette a fuoco un’epoca in cui l’interiorità è divenuta un “valore in crisi”, quasi guardata “con sospetto”, per una serie di fattori.
Il diritto all’acqua potabile, sancito dalle Nazioni Unite nel 2010, è ancora un traguardo lontano. Ad oltre 2 miliardi di persone è infatti ancora negato di bere acqua in sicurezza. “Non lasciare nessuno indietro” è il tema della Giornata mondiale dell’Acqua 2019. Papa Francesco ha inviato un messaggio al Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva ribadendo che l’acqua è un bene prezioso ed è “necessario gestirlo e prendersene cura in modo che non sia contaminato o perso”.
Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha deciso di inviare un primo contributo di 150.000 euro - 50.000 per ciascun Paese - al Mozambico, lo Zimbabwe e il Malawi colpiti dal ciclone. I fondi serviranno per il soccorso alle popolazioni in questa prima fase di emergenza.
“Parlando di “visione integrale della persona” non intendiamo certo una teoria, ma un modo di vivere e di agire”.
“Papa Francesco è profondamente rattristato” per la morte di tante persone a causa “del tragico naufragio di un traghetto nel fiume Tigri a Mosul”. Lo scrive il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in un telegramma di cordoglio inviato alle autorità dell’Iraq.
Il 1150° anniversario della morte di San Cirillo “costituisce un’occasione propizia per approfondire le ricchezze spirituali e culturali ereditate dai due fratelli di Tessalonica: esse sono un patrimonio morale da custodire e valorizzare sempre più. La vostra storia insegna che il Cristianesimo ha sempre rappresentato la fonte della speranza e la forza della ripresa, specialmente nei periodi più bui e difficili”. Così il Papa ricevendo in udienza stamane una delegazione di Parlamentari dalla Repubblica Ceca e dalla Repubblica Slovacca, in occasione del 1150° anniversario della morte di San Cirillo.
Pomeriggio dedicato alle Scholas Occurrentes per Papa Francesco che nel Palazzo San Calisto , sede vaticana delle Scholas, ha dato formalmente il via al progetto internazionale “Programmando per la Pace” insieme ad esperti dell’informatica.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza la Presidente della Repubblica di Malta, Marie-Luise Coleiro Preca: il colloquio privato è durato circa 25 minuti.
“Nel nostro tempo, dove le tante comodità e gli sviluppi tecnologici e sociali si pagano con un impatto sempre più invasivo sulle dinamiche naturali del corpo umano, diventa urgente attuare un serio programma di educazione alla salute e a stili di vita rispettosi dell’organismo, così che il progresso non vada a scapito della persona”.
Dal 14 aprile iniziano per il Papa gli appuntamenti per le celebrazioni pasquali.