L’invito a guardarsi dall’indifferenza; la necessità di portare avanti una cultura dell’incontro; l’attenzione per la pecora smarrita ecclesiale. Come fa sempre durante i viaggi apostolici, Papa Francesco ha incontrato i confratelli gesuiti di Romania, nel pomeriggio del 31 maggio. Padre Marius Talos era uno di questi gesuiti e racconta ad ACI Stampa quello che è successo in quell’ora di colloquio nella nunziatura di Bucarest.
È un momento storico, di profondi cambiamenti, che mette in gioco “l’anima stessa dei nostri popoli”, mentre i diritti sociali non vengono rispettati con scelte di fatto che praticano “una violenza silenziosa”. In un lungo discorso in spagnolo, Papa Francesco conclude il vertice panamericano dei giudici sui diritti sociali e il suo magistero pontificio, e in particolare sulle encicliche Evangelii Gaudium, Laudato Si e i discorsi ai movimenti popolari
Un viaggio che è stato quasi un completamento di quello di Giovanni Paolo II venti anni fa quello di Francesco in Romania.
Non solo il viaggio in Romania. Nella conferenza stampa in aereo al termine di tre intensi giorni di viaggio, Papa Francesco parla anche del suo rapporto con Benedetto XVI, che ad ogni incontro lo rende “forte”; chiede ai giornalisti di pregare per l’Europa, perché non sia vittima di ideologie e ammonisce i politici affinché non diffondano “odio e paura” ma “speranza”; auspica, nella Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, una comunicazione che sia meno di contatti e più di contenuto; e delinea ancora una volta il cammino ecumenico, da fare insieme al di là delle divergenze teologiche, e invita al “rapporto della mano tesa”.
Iuliu Hossu, Vasile Aftenie, Ioan Bălan, Valeriu Traian Frenţiu,. Ioan Suciu, Tit Liviu Chinezu e Alexandru Rusu.
Il viaggio in Romania di Papa Francesco dà l’occasione per fare il punto sulle relazioni tra Santa Sede e il Paese. Ma sono molti i fronti su cui è impegnata la diplomazia pontificia. Il Cardinale Parolin sarà a Pristina per la consacrazione della nuova cattedrale nei prossimi giorni e continua a monitorare la situazione in Venezuela, mentre l’arcivescovo Gallagher ha avviato i colloqui per una revisione del concordato tra Bolivia e Santa Sede.
La seconda giornata di Papa Francesco in Romania inizia al Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc, in Transilvania, dove è giunto da Bucarest per la celebrazione della Messa.
Tutta mariana la omelia della messa che Papa Francesco celebra a Bucarest nella cattedrale cattolica dedicata a san Giuseppe, nella festa della visitazione di Maria.
Attraverso un decreto ad hoc il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, dopo l’approvazione del Papa ha disposto che il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI) è il Dicastero competente nei confronti di Caritas Internationalis per l’intero ambito della sua attività istituzionale, fatte salve le competenze degli altri Enti della Curia Romana e dello Stato della Città del Vaticano.
Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Imola don Giovanni Mosciatti, del clero della diocesi di Fabriano-Matelica, finora Parroco della parrocchia di San Facondino, in Sassoferrato. Papa Francesco ha accettato la rinuncia presentata da Monsignor Tommaso Ghirelli.
“La sfida che la missione oggi ci pone: diventare il paradigma e la forma della vita ordinaria della Chiesa e di ogni sua attività pastorale”. Lo scrive Papa Francesco nella ettera che iha inviato al Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, Giampietro Dal Toso, in occasione dell’Assemblea Generale dei Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, in corso presso la Fraterna Domus di Sacrofano fino a domani.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Romania, Klaus Werner Iohannis, Papa Francesco ha incontrato il Primo Ministro Vasilica Viorica Dăncilă. Al termine ha avuto luogo l’incontro del Pontefice le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.
L’aereo con a bordo Papa Francesco è atterrato poco fa all’Aeroporto Internazionale Henri Coanda-Otopeni di Bucarest.
E’ iniziato il 30/mo viaggio apostolico di Papa Francesco: meta la Romania, dove l’aereo papale è atteso intorno alle 10,30 ora di Roma.
Il Papa “vuole farsi pellegrino per condividere il cammino di quelle comunità cristiane, quello della comunità civile, della società in Romania; vuole farsi pastore per incoraggiare nelle fede i suoi fratelli e le sue sorelle, tenendo conto anche della ricchezza delle espressioni e dei riti che caratterizzano la Chiesa in Romania.
Questa occasione “susciti un rinnovato impegno di testimonianza evangelica”. E' l'auspicio espresso da Papa Francesco al Parrocco della Parrocchia di Sant'Anna in Vaticano - P. Bruno Silvestrini - in un messaggio in occasione del novantesimo anniversario della erezione della parrocchia pontificia.
“Dalle riflessioni del Simposio maturi sempre più la comprensione della liturgia come fonte e culmine di una vita ecclesiale e personale piena di fraternità, perché costantemente formata alla scuola del Vangelo”. E' quanto Papa Francesco augura attraverso un messaggio firmato dal Cardinale Parolin, Segretario di Stato, inviato in occasione del XVII Convegno liturgico internazionale incentrato sul tema: “L’altare, recenti acquisizioni, nuove problematiche”, che si apre oggi al Monastero di Bose, in Piemonte.
Papa Francesco invia un messaggio al Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, José Graziano da Silva, in occasione dell’inaugurazione del decennio dell’Agricoltura Familiare delle Nazioni Unite. Un messaggio d’incoraggiamento e sostegno per il raggiungimento dell'obiettivo Fame Zero 2030 e il secondo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030: “Sradicare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile”.
Tutto pronto per il viaggio del Papa in Romania al via venerdì mattina. Si tratta del 5° viaggio 2019, il 30° dall’inizio del pontificato con oltre 40 paesi visitati.
Papa Francesco inizia un nuovo ciclo di catechesi per le Udienze Generali in Piazza San Pietro. Il tema scelto sono i brani degli Atti degli Apostoli. Il Papa spiega perché: “Questo libro biblico, scritto da San Luca evangelista, ci parla del viaggio del Vangelo nel mondo e ci mostra il meraviglioso connubio tra la Parola di Dio e lo Spirito Santo che inaugura il tempo dell’evangelizzazione. I protagonisti degli Atti sono proprio una coppia vivace ed efficace: la Parola e lo Spirito”.