“Recuperare la logica sorprendente di Dio che, lontano da piccoli o grandi calcoli, è fatta di apertura verso orizzonti nuovi, verso Cristo e la sua Parola”. É questa la logica di San Giuseppe ed è questa la logica che Papa Francesco chiede ad ogni cristiano di ritrovare.
Questa mattina poco dopo le 10.30 il Papa ha salutato bambini, mamma e volontari del Dispensario di Santa Marta. Una consuetudine che si ripete da qualche anno.
Nel giorno di Natale, Papa Francesco si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro e dà la benedizione alla città e al mondo (Urbi et Orbi). Si tratta di un appuntamento importante per la diplomazia della Santa Sede, perché il Papa guarda alle situazioni mondiali di maggiore interesse e le menziona. La benedizione è il primo dei due appuntamenti che danno il tono della diplomazia pontificia nel corso dell’anno. Il secondo è il discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico, che quest’anno si terrà il 13 gennaio.
E' stato pubblicato dall'Osservatore Romano il colloquio integrale tra Papa Francesco e gli studenti del liceo Pilo Albertelli di Roma. Il Papa si è recato a sorpresa proprio ieri mattina nelle aule del liceo romano vicino a Santa Maria Maggiore. Un dialogo di quaranta minuti, Papa Francesco ha risposto a braccio ad alcune domande degli studenti emozionati e curiosi.
Come era chiaro dal saluto durante gli auguri alla Curia il cardinale Angelo Sodano ha rinunciato all’incarico di Decano del Collegio Cardinalizio.
Sorriso. E' quello che Papa Francesco augura ai dipendenti della Santa Sede e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con i rispettivi familiari. Il Pontefice incontra tutti in Aula Paolo VI per gli auguri di Natale.
La Curia romana e il Governo della Chiesa cattolica devono tenere conto del cambiamento della società senza però perdere la Tradizione e l’identità.
Sarà Papa Francesco a presiedere all’ Eucarestia per i pellegrini polacchi che il 17 maggio del 2020 saranno a Roma per i cento anni della nascita di Giovanni Paolo II.
Papa Francesco, questa mattina a sorpresa, ha fatto visita agli studenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
“Il Natale, nella sua genuina semplicità, ci ricorda che ciò che veramente conta nella vita è l’amore”. Si conclude così il videomessaggio che Papa Francesco ha filmato insieme al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che da parte sua ha ringraziato Papa Francesco per il suo essere un “messaggero di speranza”.
Papa Francesco incontra oggi in Vaticano 33 profughi da Lesbo richiedenti asilo politico, tra cui 14 minori. Un evento importante che termina con l'apposizione di una croce, nell’accesso al Palazzo Apostolico dal Cortile del Belvedere, in ricordo dei migranti e dei rifugiati.
"In un mondo tristemente segnato da conflitti civili, regionali e internazionali, divisioni sociali e disuguaglianze, è essenziale intraprendere un dialogo costruttivo e creativo basato sull’onestà e sulla verità, con l’obiettivo di promuovere una maggiore solidarietà fraterna tra gli individui e all’interno della comunità globale. Da parte sua, la Chiesa cattolica si impegna a collaborare con ogni partner responsabile nel promuovere il bene di ogni persona e di tutti i popoli. È mia fervida speranza che la vostra missione contribuisca anche alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico in cui la vita umana, la dignità e i diritti siano rispettati e valorizzati". Lo ha detto Papa Francesco, stamane, ricevendo gli ambasciatori di Seychelles, Mali, Andorra, Kenya, Lettonia e Niger in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Il 6 giugno 1980, il Patriarca Ilia della Chiesa Ortodossa Georgiana visitò per la prima volta il Vaticano. L’occasione fu salutata da San Giovanni Paolo II come “un giorno gioioso nella lunga storia delle nostre Chiese”, sottolineando che “come eredi di Pietro e Andrea ci incontriamo come fratelli in Cristo”. Il quarantennale di questa storica visita sarà celebrato il prossimo anno in Vaticano, e Papa Francesco ha scritto personalmente al Patriarca Ilia per dare conto di alcune delle manifestazioni.
Ha compiuto 75 anni lo scorso 9 dicembre, e Papa Francesco ha subito accettato la sua rinuncia all’incarico di nunzio apostolico in Francia. L’arcivescovo Luigi Ventura, coinvolto in un caso di molestie, va così in pensione. Lo scorso luglio, la Santa Sede aveva rinunciato anche all’immunità diplomatica.
Papa Francesco abolisce il segreto pontificio sulle cause di abusi su minori, modifica le norme sui delitti più gravi alzando ai 18 anni il limite al di sotto del quale l’abuso è considerato tra i delitti più gravi, include la possibilità anche per i laici di fungere da avvocato o procuratore. Resta fermo, in un mondo in cui è sempre più sotto attacco, il segreto della confessione.
"In questa giornata di festa, facendomi interprete dei sentimenti degli italiani tutti, sono particolarmente lieto di farLe pervenire i più sinceri e affettuosi auguri di buon compleanno". Lo scrive il Presidente della Repubblica Mattarella in un messaggio inviato al Papa in occasione del suo 83° genetliaco.
“La vecchiaia, in modo particolare, è un tempo di grazia, nel quale il Signore ci rinnova la sua chiamata: ci chiama a custodire e trasmettere la fede, ci chiama a pregare, specialmente a intercedere;
La vecchiaia va considerata e vissuta come “la stagione del dono e la stagione del dialogo”, perché solo così si può contrastare “lo stereotipo tradizionale” dell’anziano “malato, invalido, dipendente, isolato, assediato da paure, con una identità debole per la perdita di un ruolo sociale”. Lo ha detto Papa Francesco, incontrando i membri dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani.
“Vi dico il mio grazie per la vostra visita, per gli auguri e soprattutto per le preghiere. E li ricambio di cuore con l’auspicio che il Salvatore renda piena la gioia che oggi vedo sui vostri volti”. Così Papa Francesco - stamane - ha salutato la delegazione dell’Azione Cattolica Ragazzi incontrata per gli auguri natalizi.
La “missione speciale” che Papa Francesco affida ai circa 6 mila fedeli filippini che partecipano alla Messa nella Basilica di San Pietro è che la loro fede “sia lievito nelle comunità parrocchiali alle quali appartenete oggi”, sottolineando che con la celebrazione “ci vogliamo impegnare a manifestare l’amore e la tenerezza di Dio verso tutti, specialmente verso gli ultimi. Siamo chiamati ad essere fermento in una società che spesso non riesce più a gustare la bellezza di Dio e a sperimentare la grazia della sua presenza”.