Nell'Angelus odierno in Piazza San Pietro Papa Francesco trae spunto dal Vangelo di oggi che racconta il “discorso della montagna” e affronta l’argomento dell’adempimento della Legge. "Si tratta di viverla come uno strumento di libertà, che ci aiuta a non essere schiavi delle passioni e del peccato", commenta il Pontefice.
Un incontro durato circa mezz'ora quello tra Papa Francesco e Želiko Komšić, Presidente di Turno della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina. Papa Francesco ha ricevuto il Presidente Komšić in Vaticano insieme ad un gruppo del governo della Bosnia-Herzegovina.
Nei giorni 6 e 7 febbraio 2020 si è svolta la prima riunione del XV Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, per suggerire a Papa Francesco possibili temi da trattare nella XVI Assemblea Generale Ordinaria. Papa Francesco, "avendo ascoltato il parere della Segreteria Generale e del Consiglio Ordinario, ha deciso di indire la suddetta Assemblea per l’autunno 2022". A diffondere la notizia è un comunicato ufficiale della Segreteria del Sinodo.
“Vi chiedo di perseguire, con sempre più convinzione, la via della giustizia, come via che rende possibile un’autentica fraternità in cui tutti sono tutelati, specie i più deboli e fragili. Il primo punto che vorrei sottolineare in questo incontro è il Vangelo. Esso ci insegna uno sguardo più profondo rispetto alla mentalità modana, e ci mostra che la giustizia proposta da Gesù non è un semplice insieme di regole applicate tecnicamente, ma una disposizione del cuore che guida chi ha responsabilità. La grande esortazione del Vangelo è quella di instaurare la giustizia innanzitutto dentro di noi, lottando con forza a emarginare la zizzania che ci abita. Per Gesù è da ingenui pensare di riuscire a togliere ogni radice di male dentro di noi senza danneggiare anche il grano buono”. Lo ha detto il Papa, stamane, parlando nel corso della cerimonia di apertura del 91° Anno Giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.
Una sala dedicata a Papa Francesco è stata inaugurata da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk il 12 febbraio nel Seminario dei Tre Santi a Kyiv. All’inaugurazione ha partecipato anche il Nunzio Apostolico Monsignor Claudio Gugerotti.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Vaticano János Áder, Presidente della Repubblica di Ungheria. Il Presidente era accompagnato dalla sua consorte. Successivamente Ader ha incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Monsignor Mirosław Wachowski, Sotto- Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel giorno in cui la Chiesa ricorda i Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa, “Il mandato missionario è sempre attuale e torna a noi con la forza di sempre, per far risuonare la voce sempre nuova del Vangelo in questo mondo in cui viviamo, in particolare in questa vecchia Europa, nella quale la Buona Novella si vede soffocata da tante voci di morte e di disperazione”.
“Oggi ci farà bene, a tutti noi, pensare alla gente che ci ha accompagnato nel cammino della vita, come gratitudine, e anche come un gesto di gratitudine a Dio. Grazie, Signore, per non averci lasciati da soli. È vero, sempre ci sono dei problemi, e dove c’è gente ci sono delle chiacchiere. Anche qui dentro. Si prega e si chiacchiera, ambedue le cose. E anche, alcune volte, si pecca contro la carità”.
Uno scambio di doni, un colloquio cordiale di circa 16 minuti, quello tra il Papa e il Presidente della Repubblica del Mali, Ibrahim Boubacar Keïta, che ha incontrato anche il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato e Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
"Nessuno di noi è un criminale, nessuno di noi fa dei grossi peccati come aveva fatto Davide con la moglie di Uria, nessuno. Ma dove è il pericolo? Lasciarsi scivolare lentamente perché è una caduta con anestesia, tu non te ne accorgi, ma lentamente si scivola, si relativizzano le cose e si perde la fedeltà a Dio. Queste donne erano di altri popoli, avevano altri dèi, e quante volte noi dimentichiamo il Signore ed entriamo in negoziato con altri dei: il denaro, la vanità, l’orgoglio. Ma questo si fa lentamente e se non c’è la grazia di Dio, si perde tutto". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa pronunciata a Santa Marta.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parteciperà alla Messa che Papa Francesco presiederà il 23 febbraio a Bari in occasione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” con i rappresentanti degli Episcopati cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Una “lettera d’amore per l’Amazzonia e i suoi popoli”, nata alla fine di una lunga discussione, che va letta insieme al documento finale del Sinodo, ma senza considerare il documento finale come un documento magisteriale, nemmeno sul tema del celibato sacerdotale, che tra l’altro non era l’oggetto di discussione del Sinodo. Questa è la Querida Amazonia, l’esortazione post Sinodo Panamazzonico di Papa Francesco, secondo gli intervenuti alla conferenza stampa di presentazione dell’esortazione.
E' stato pubblicato questa mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede il programma delle celebrazioni liturgiche di Papa Francesco da Febbraio ad Aprile 2020. In particolare è stato reso noto quelle delle celebrazioni pasquali a San Pietro con il Pontefice.
“Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici”. Sono questi i desideri espressi dal Papa al termine del Sinodo per l’Amazzonia contenuti nella esortazione apostolica postsinodale Querida Amazonia pubblicata stamane.
Durante l'Udienza Generale di oggi Papa Francesco chiede a tutti i fedeli presenti una preghiera e un momento di silenzio per due popolazioni messe a dura prova in questi tempi, la Siria e la Cina.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Papa Francesco, nell'Udienza Generale odierna, si concentra sulla seconda delle Beatitudini.
Quella di Nostra Signora di Walsingham è una immagine che si trova nel santuario mariano nazionale di Inghilterra, ed è riconosciuta da anglicani, cattolici e ortodossi. Ed è questa immagine che oggi Papa Francesco benedirà, su richiesta del Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster.
La difesa della vita, il sostegno per i cristiani perseguitati in Medio Oriente, ma anche la “incondizionata devozione” al successore di Pietro: il Consiglio direttivo dei Cavalieri di Colombo è a Roma per il centenario delle attività dell’organizzazione, e Papa Francesco li riceve, loda il loro impegno, e sottolinea che questo è “un’ispirazione importante per superare la globalizzazione dell’indifferenza e costruire insieme una società più giusta ed esclusiva”.
Papa Francesco celebrerà la Pentecoste a Malta. La Sala Stampa della Santa Sede ha infatti annunciato che il Papa sarà a Malta e GOzo il 31 maggio, riservandosi di comunicare successivamente il programma.
È “Un carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” il titolo del convegno in cui si sono riuniti i vescovi amici del Movimento dei Focolari, riuniti l’8 e il 9 febbraio a Trento in occasione del centenario della nascita della Serva di Dio Chiara Lubich. E a loro Papa Francesco invia un messaggio, ricordando che “attraverso il carisma dell’unità, lo Spirito Santo invita a scegliere come unica bussola Gesù Crocifisso, facendosi uno con tutti, a partire dagli ultimi, dagli esclusi dagli scartati”.