In questi giorni sono mancati medici, sacerdoti e infermieri. Si sono contagiati perchè erano al servizio degli ammalati. Preghiamo per le loro famiglie. Ringrazio Dio per l'esempio di eroicità che ci danno nel curare gli ammalati. Così il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
Non ci sarà a maggio la vista del Papa a Malta. Lo ha confermato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede con uno scarno comunicato: “A causa della situazione mondiale in corso e in accordo con le Autorità e la Chiesa locale,
Inizia una nuova settimana in questo tempo di emergenza, e Papa Francesco prosegue a celebrare la messa a Santa Marta con la intenzione di preghiera per chiedere a Dio misericordia per il momento presente.
Prima di concludere la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha fatto riferimento al violento sisma che all’alba di oggi ha colpito la Croazia, provocando seri danni.
Commentando l’episodio evangelico della guarigione del cieco nato Papa Francesco – recitando l’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico - sottolinea come Gesù operi “l’illuminazione a due livelli: uno fisico e uno spirituale: il cieco dapprima riceve la vista degli occhi e poi è condotto alla fede in Gesù. E’ tutto un percorso… Sarebbe bello che tutti oggi leggessero questo passo del Vangelo di Giovanni. I prodigi che Egli compie non sono gesti spettacolari, ma hanno lo scopo di condurre alla fede attraverso un cammino di trasformazione interiore”.
In questi giorni preghiamo per i defunti, gli uomini e le donne che muoiono soli senza consolazione, preghiamo per loro anche per le famiglie che non possono accompagnarli nel trapasso.
L’Elemosiniere del Santo Padre desidera ringraziare sentitamente tutti i volontari e le persone di buona volontà che continuano a prendersi cura dei più poveri e bisognosi, soprattutto i senza fissa dimora che vivono per strada, e non li abbandonano proprio in questo momento che per loro è ancora più difficile.
“Oggi vorrei ricordare le famiglie che non possono uscire da casa, forse l'unico orizzonte che hanno il balcone: perché sappiano trovare il modo di comunicarsi bene e di costruire rapporti di amore nella famiglia e sappiano vincere lei angosce di questo tempo insieme in famiglia. Chiediamo per la pace delle famiglie oggi in questa crisi, e per la creatività”. E’ l’intenzione offerta dal Papa, stamane, nella Messa celebrata a Santa Marta.
Come vivere la Pasqua? Papa Francesco lo dice ancora in una intervista ad un giornale, La Stampa di Torino: “Con penitenza, compassione e speranza. E umiltà, perché tante volte ci dimentichiamo che nella vita ci sono le “zone oscure”, i momenti bui”.
“Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote del bergamasco che chiede di pregare per i medici di Bergamo Brescia Cremona che stanno al limite del lavoro, stanno dando la propria vita per salvare la vita degli altri.
“Facciamoci prossimo l’uno dell’altro, esercitando noi per primi la carità, la comprensione, la pazienza, il perdono. Per necessità i nostri spazi possono essersi ristretti alle pareti di casa, ma abbiate un cuore più grande, dove l’altro possa sempre trovare disponibilità e accoglienza”.
"Con rescritto del 18 marzo 2020, Papa Francesco, vista la particolare condizione sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19, ha disposto fino al 3 aprile 2020 la sospensione di tutte le attività processuali in corso presso gli Uffici giudiziari dello Stato della Città del Vaticano, nonché dei relativi termini di decadenza e di prescrizione". A diffondere la notizia è un comunicato stampa della Sala Stampa della Santa Sede.
Mentre il mondo è colpito dalla pandemia del Covid 19, la missione pastorale di Papa Francesco e la sua “paterna testimonianza dei più alti valori evangelici” forniscono “un pressante invito a riscoprire le ragioni della collaborazione tra gli Stati e tra i popoli”. Lo scrive il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in un messaggio inviato a Papa Francesco per il settimo anniversario della Messa di inizio del ministero petrino.
La domanda di Papa Francesco è netta: “I nostri fedeli, i nostri vescovi, i nostri sacerdoti, i nostri consacrati e consacrate, i Papi, sono capaci di entrare nel mistero? O hanno bisogno di regolarsi secondo le prescrizioni che li difendono da quello che non possono controllare?”
Il Cardinale Daniel Fernando Sturla Berhouet, arcivescovo di Montevideo, è stato nominato da Papa Francesco membro della Commissione Cardinalizia dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Andrà così a fare parte della struttura che va a coadiuvare il presidente dei quella che è considerata “la banca centrale” del Vaticano.
Signore, ferma l’epidemia. Fermala con la tua mano. Ho pregato per questo”. Papa Francesco spiega così, in una intervista ad un noto quotidiano nazionale, il senso della sua visita a Santa Maria Maggiore e San Marcello al Corso lo scorso 15 marzo. Una sosta davanti a Maria Salus Populi Romani, un pellegrinaggio per via del Corso fino a San Marcello dove è custodita la croce che salvò Roma dalla peste del 1522.
Sono due gli appelli forti di Papa Francesco nei consueti saluti durante l'Udienza Generale. Francesco ricorda la festa di San Giuseppe domani e l’iniziativa 24 ore per il Signore.
"Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia". E' questa la beatitudine che spiega ai fedeli Papa Francesco dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano. "In questa beatitudine c’è una particolarità: è l’unica in cui la causa e il frutto della felicità coincidono", osserva il Pontefice.
Tutti abbiamo ancora negli occhi le immagini di Papa Francesco che attraversa a piedi una via del Corso praticamente deserta per entrare a pregare nella chiesa di San Marcello per chiedere la fine della pandemia di coronavirus che sta affliggendo l'Italia e buona parte del pianeta. In passato, nei due millenni di storia della Chiesa, i Papi si sono dovuti confrontare con le epidemie, il più delle volte di peste. Tre i casi più noti nella storia: due a Roma e uno ad Avignone.
"Oggi preghiamo per gli anziani che soffrono questo momento in modo speciale, con una solitudine interna molto grande e anche con tanta paura. Preghiamo il Signore perchè sia vicino ai nostri nonni, gli dia forza. Loro ci hanno dato vita, saggezza e forza. Anche noi siamo vicini a loro con la preghiera". Così stamane il Papa ha iniziato la celebrazione della Messa a Santa Marta, offerta per ottenere la fine della pandemia di coronavirus.