“Preghiamo oggi per i defunti, per coloro che sono morti per la pandemia e in particolare per i defunti diciamo così anonimi: abbiamo visto le fotografie nelle fosse comuni, tanti sono lì”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.
Il Gran Maestro Dalla Torre è stato “uno zelante uomo di cultura e di fede”. Lo sottolinea Papa Francesco, in un telegramma inviato al Commendatore del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ha preso la luogotenenza ad interim dell’Ordine dopo la morte del Gran Maestro.
Con l'Udienza generale di oggi Papa Francesco conclude il percorso sulle Beatitudini evangeliche. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, in diretta streaming, Francesco parla ai fedeli dell'ultima beatitudine, quella in cui "si proclama la gioia escatologica dei perseguitati per la giustizia".
"Oggi Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa, patrona d'Europa, preghiamo per l'Europa, per l'unità dell'Unione Europea, perchè tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli".
"In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perche’ dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni perche’ la pandemia non torni". Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.
"La vita di milioni di persone, nel nostro mondo già alle prese con tante sfide difficili da affrontare e oppresse dalla pandemia, è cambiata ed è messa a dura prova. Le persone più fragili, gli invisibili, le persone senza dimora rischiano di pagare il conto più pesante". Papa Francesco ha rivolto il suo saluto ai giornalisti, ai volontari e ai venditori dei giornali di strada, che vivono grandi difficoltà in questo momento di emergenza sanitaria.
La Messa quotidiana di Papa Francesco è dedicata questa volta agli artisti, “che hanno questa capacità di creatività molto grande, e attraverso la strada della bellezza ci indicano la strada da seguire”. Papa Francesco chiede che “il Signore dia a tutti la grazia della creatività in questo momento”.
L’episodio evangelico di Emmaus “è una storia che inizia e finisce in cammino. Due viaggi: uno agevole di giorno e l’altro faticoso di notte. Eppure il primo avviene nella tristezza, il secondo nella gioia. Nel primo c’è il Signore che cammina al loro fianco, ma non lo riconoscono; nel secondo non lo vedono più, ma lo sentono vicino. Nel primo sono sconfortati e senza speranza; nel secondo corrono a portare agli altri la bella notizia dell’incontro con Gesù Risorto”. Lo ha detto il Papa, stamane, durante il Regina Coeli recitato nella Biblioteca del Palazzo Apostolico.
“Preghiamo oggi per tutte le persone che soffrono la tristezza, perché sono soli o perché non sanno quale futuro li aspetta, perché non possono portare avanti la famiglia, perché non hanno soldi, perché non lavoro: tanta gente che soffre la tristezza, per loro preghiamo oggi”. Lo ha detto il Papa, aprendo la Messa mattutina della III Domenica di Pasqua a Santa Marta.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Cardinale Ruben Salazar Gomez dalla carica di Arcivescovo di Bogotà per raggiunti limiti di età.
Un preghiera a Maria “salvezza del popolo romano” che “sa di cosa abbiamo bisogno”. E una più articolata e lunga, sempre destinata alla Madonna, perché implori Dio “padre di misericordia” che “questa dura prova finisca. Con l’avvicinarsi del mese di maggio, Papa Francesco invia ai fedeli una lettera con due preghiere, che sono “tagliate” specificamente per le difficili circostanze della pandemia.
“Preghiamo insieme oggi per le persone che svolgono servizi funebri. E’ tanto doloroso, tanto triste quello che fanno loro e sentono il dolore di questa pandemia così vicino: preghiamo per loro”. Lo ha detto stamane il Papa, aprendo la Messa a Santa Marta.
Papa Francesco lo dice chiaramente: “Il potere del pastore è il servizio, e quando svaria su un altro potere si rovina la vocazione. Così, si diventa gestori di imprese, ma non pastori. La struttura non fa pastorale. Il cuore del pastore fa pastorale”.
“Ci sono tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai: questa è un'altra pandemia, la pandemia sociale. Famiglie che hanno un lavoro giornaliero, purtroppo lavoro in nero e non possono lavorare per dare mangiare ai figli e poi gli usurai si prendono il poco che hanno. Preghiamo per queste famiglie, per tanti bambini di queste famiglie, per la dignità di queste famiglie e preghiamo anche per gli usurai: il Signore tocchi i loro cuori e si convertano”. Lo ha detto Papa Francesco aprendo la Messa mattutina a Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa festeggia San Giorgio, festa onomastica del Pontefice.
Papa Francesco dedica la catechesi dell'Udienza Generale odierna alla 50esima Giornata Mondiale della Terra, nel 5° anniversario della sua Lettera Enciclica "Laudato si’" sulla cura della casa comune. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, in diretta streaming, il Papa osserva: "È un’opportunità per rinnovare il nostro impegno ad amare la nostra casa comune e prenderci cura di essa e dei membri più deboli della nostra famiglia".
"Questo tempo nel quale è necessaria tanta unità tra noi, tra le nazioni, preghiamo oggi per l'Europa, perchè l'Europa riesca ad avere quest'unità fraterna che hanno sognato i padri fondatori dell'Unione Europea".
"In questo tempo c'è tanto silenzio. Si può sentire il silenzio, che questo silenzio che è un po' nuovo nelle nostre abitudini ci insegni ad ascoltare ci faccia crescere nella capacità di ascolto. Preghiamo per questo". Così stamane il Papa ha aperto la Messa celebrata a Santa Marta.
Il coronavirus sposta l’agenda internazionale del Papa. Sono stati rinviati di un anno sia l’Incontro Mondiale delle Famiglie, previsto a Roma nel giugno 2021, sia la Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Lisbona nell’agosto del 2022. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede.
“Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che hanno vocazione politica, che è una vocazione alta di carità, per i partiti politici perché in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del paese non il bene del proprio partito”.
Dalla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Papa Francesco guida anche la recita della preghiera del Regina Caeli. Nell’introdurre la preghiera mariana, subito dopo la Messa, Francesco ritorna sul tema centrale di oggi, la misericordia: "La risposta dei cristiani nelle tempeste della vita e della storia non può che essere la misericordia: l’amore compassionevole tra di noi e verso tutti, specialmente verso chi soffre, chi fa più fatica, chi è abbandonato... Non pietismo, non assistenzialismo, ma compassione, che viene dal cuore".