"Ci uniamo ai fedeli di Termoli nella festa del ritrovamento del Corpo di San Timoteo oggi. Questi giorni tanta gente ha perso il lavoro, non sono stati di nuovo assunti, lavoravano in nero, preghiamo per questi fratelli e sorelle nostre che soffrono questa mancanza di lavoro".
Gesù nel Vangelo di oggi ci suggerisce “due rimedi al turbamento” del cuore. Lo ha detto il Papa parlando al Regina Coeli di oggi, V Domenica di Pasqua, recitato dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria per la pandemia di coronavirus.
“Nei due giorni passati sono state due commemorazioni: il 70º della dichiarazione di Schuman che dà inizio alla Unione Europea e anche la commemorazione della fine della guerra. Chiediamo al Signore per l'Europa oggi che cresca unita: questa unità di fratellanza che fa crescere tutti i popoli nell’unità e nella diversità”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa della V Domenica di Pasqua celebrata a Santa Marta
Una telefonata con la Cancelliera tedesca Angela Merkel e una con il presidente di Cipro Nicos Anastiades, ma anche una conversazione telefonica con il premier armeno Pashinyan: in attesa di riprendere gli incontri ufficiali, Papa Francesco porta avanti la sua rete diplomatica al telefono, con una particolare enfasi sulla solidarietà internazionale in tempo di coronavirus.
Aprendo la Messa di stamane a Santa Marta il Papa – ricordando la memoria liturgica di Santa Luisa de Marillac – ha pregato “per le suore vincenziane che portano avanti l’ambulatorio e l’ospedale da quasi 100 anni e lavorano qui a Santa Marta per quest’ospedale. Il Signore benedica le suore”.
Non è facile lasciarsi consolare dal Signore, perché la consolazione del Signore “è veritiera, non inganna, non è anestesia”. Eppure, è quella consolazione che “ci apre le porte della speranza”.
“Ho ricevuto una lettera di un gruppo di artisti che ringraziavano per la preghiera che noi abbiamo fatto per loro, vorrei chiede il Signore li benedica perché gli artisti ti fanno capire cos'è la bellezza e senza il bello Il Vangelo non si può capire: preghiamo un'altra volta per gli artisti”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione – da parte della Congregazione per le Cause dei Santi – di alcuni decreti.
"In occasione del 1° maggio, ho ricevuto diversi messaggi riferiti al mondo del lavoro e ai suoi problemi". Papa Francesco esordisce cosi durante i saluti in lingua italiana, nell'Udienza Generale odierna, per lanciare un appello in favore di tutti i lavoratori, "specialmente per quelli che lavorano nelle campagne italiane". Per la loro dignità, affinchè non venga mai meno.
Papa Francesco inizia un nuovo ciclo di catechesi: la preghiera. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Pontefice nell'Udienza Generale odierna spiega: "La preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio".
"Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione e in questo tempo di pandemia rischiano tanto, il lavoro è tanto, il Signore li aiuti in questo lavoro di trasmissione sempre della verità".
"San Giovanni Paolo II è stato un grande testimone della fede, un grande uomo di preghiera che ha vissuto completamente immerso nel suo tempo e costantemente in contatto con Dio, una guida sicura per la Chiesa in tempi di grandi cambiamenti. Tante volte, nel corso della mia vita di sacerdote e di vescovo ho guardato a lui chiedendo nelle mie preghiere il dono di essere fedele al Vangelo come lui ci testimoniava". Lo scrive Papa Francesco nella prefazione di "San Giovanni Paolo II. 100 Anni. Parole e immagini", un volume pubblicato dalla LEV in occasione del centenario della nascita del Papa che regnò dal 1978 al 2005.
“Preghiamo oggi per i defunti che sono morti la pandemia, sono morti da soli, sono morti senza la carezza dei familiari, tanti di loro neppure col funerale. Il Signore li riceva nella gloria”. Così il Papa, stamane, aprendo la Messa celebrata a Santa Marta.
Ci sarà anche Papa Francesco, come “pellegrino spirituale e virtuale”, a Lujan per la festa della Vergine, che si celebra l’8 maggio. Lo scrive lo stesso Papa in una lettera vergata a mano e inviata all’arcivescovo Jorge Scheinig di Mercedes-Lujan, e pubblicata sul sito dell’arcidiocesi.
“A causa della Pandemia del Coronavirus, il Giuramento della Guardia Svizzera Pontificia, che come tradizione doveva svolgersi il 6 maggio, è stato spostato al 4 ottobre 2020. La deposizione della corona, che prevedeva normalmente la partecipazione di invitati d’onore e familiari, verrà eseguita in forma riservata e ristretta, rispettando le norme di igiene e di sicurezza che vigono nello Stato della Città del Vaticano”.
“Preghiamo per le famiglie in questo tempi di quarantena la famiglia chiusa a casa cerca di fare tante cose nuove tanta creatività coni bambini e tutto per andare avanti. E anche c’è l’altra cosa che talvolta c’è la la violenza domestica. Preghiamo per la famiglia perché continui in pace e creatività in questa quarantena”.
Il Cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione della evangelizzazione dei popoli, entra a far parte dell’Ordine dei Cardinali vescovi, e così anche il Cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero. Ma il primo viene cooptato direttamente nell’ordine con il suo titolo, mentre il Cardinale Stella entra nell’ordine dei vescovi prendendo il titolo di Porto-Santa Rufina lasciato dal Cardinale Roger Etchegaray, deceduto il 4 settembre 2019.
Nella festa di San Giuseppe Lavoratore e Giornata dei Lavoratori, Papa Francesco sottolinea con forza: “ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana, anche la dignità di chi fa la ingiustizia. Si abbassa il livello, si finisce in quella tensione tra dittatore e schiavo”.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia all’ufficio di Ausiliari di Milano presentata - per raggiunti limiti di età - dei Vescovi Luigi Stucchi ed Erminio De Scalzi. Contestulamente il Papa ha nominato ausiliari della Arcidiocesi Ambrosiana Don Giovanni Luca Raimondi e Don Giuseppe Natale Vegezzi.
“Preghiamo oggi per i defunti, per coloro che sono morti per la pandemia e in particolare per i defunti diciamo così anonimi: abbiamo visto le fotografie nelle fosse comuni, tanti sono lì”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.