“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”.E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la 106esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà Domenica 27 settembre 2020.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Cardinale Philippe Barbarin da Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie.
Papa Francesco ha disposto l’istituzione della “Direzione Generale del Personale” presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. La notizia ufficiale circola tramite un bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. "Si tratta di un passo di grande rilevanza nel cammino di riforma avviato dal Santo Padre", come riporta la nota.
"Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al COVID-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti." C'è il primo paziente positivo al Coronavirus anche nello Stato della Città del Vaticano.
Continuano gli esercizi spirituali per la Curia Romana presso la Casa Divin Maestro ad Ariccia. Papa Francesco segue le meditazioni da Casa Santa Marta, a causa del forte raffreddore che lo ha colpito. Il predicatore degli Esercizi spirituali, ha tenuto la sua sesta e la sua settima meditazione. Al centro della prima riflessione il cammino di Israele nel deserto, poi il concetto di lotta e preghiera.
Non sarà più tra il 10 e il 17 maggio, ma tra l’11 e il 18 ottobre l’incontro che porterà all’adesione al Patto Globale sull’educazione. Evento voluto da Papa Francesco su spinta anche di altre confessioni, l’adesione al patto globale sull’educazione sarà dunque siglata il 15 ottobre, e non più il 14 maggio, come precedentemente comunicato.
"Che tipo di mondo vogliamo lasciare a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?" E' la domanda che il Papa si pone nel breve videomessaggio inviato alle comunità cattoliche di tutto il mondo in occasione della Settimana Laudato si’, che si svolge dal 16 al 24 maggio 2020, nel quinto anniversario della pubblicazione dell'enciclica.
Papa Francesco non sarà ad Assisi il 28 marzo, ma il 21 novembre. Perché sarà tra il 19 e il 21 novembre che si terrà Economy of Francesco, il grande evento che prevede la partecipazione di 2000 giovani da 115 Paesi. L’evento è stato rinviato per consentire a tutti di poter partecipare, considerate le limitazioni dei viaggi dovute all’epidemia del Coronavirus.
Anche oggi “Satana irrompe nella vita delle persone per tentarle con le sue proposte allettanti”, mescola la sua alle “tante voci che cercano di addomesticare la coscienza”, invita a “lasciarsi tentare per sperimentare l’ebbrezza della trasgressione”. Ma “ben presto ci si rende conto che più ci allontaniamo da Dio, più ci sentiamo indifesi e inermi di fronte ai grandi problemi dell’esistenza”.
In una udienza con Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, Papa Francesco ha assicurato costante preghiera e attenzione per la ricerca di una autentica pace in Ucraina, e sottolineato che “non le tregue temporanee, ma la volontà reale dell’ascolto e del dialogo renderanno possibile la pace”.
Papa Francesco ne è convinto: il cammino di rinnovamento dei Legionari di Cristo non è terminato, perché “il cambiamento di mentalità nelle singole persone e in una istituzione richiede molto tempo di assimilazione e dunque una continua conversione”.
C’è bisogno di un’azione educativa più ampia
E’ il Segretario della Pontificia Commissione Biblica il predicatore per gli esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana che iniziano domenica pomeriggio. Padre Pietro Bovati, quasi 80 anni, sarà ad Ariccia dal 1° al 6 marzo presso la Casa dei paolini Divin Maestro.
“Il Santo Padre ha celebrato Messa questa mattina e al termine, come di consueto, ha salutato i partecipanti, ma ha ritenuto di rinviare le udienze ufficiali di oggi. Gli incontri in agenda a Casa Santa Marta proseguono regolarmente.”
Le reliquie di San Clemente arrivarono a Roma portate da Cirillo e Metodio, raccolte in Crimea dove si dice che il quarto Papa sia morto martire e in esilio; quelle di San Potito si trovavano invece a Tricarico, in Puglia, sebbene il santo fosse originario di Serdica, che altro non è che l’antico nome della capitale della Bulgaria Sofia. Con un gesto altamente simbolico, Papa Francesco ha voluto donare le reliquie di questi due santi al Patriarca Neofit di Bulgaria.
Le amarezze nella vita del prete. Su questo si incentra il discorso di Papa Francesco per l’odierna Liturgia penitenziale letto dal Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Il Papa, per una lieve indisposizione, ha celebrato la messa a Santa Marta e ha continuato le udienze programmate, ma non ha partecipato all'incontro in Laterano con il clero della diocesi di Roma.
Con la tradizionale processione dalla Basilica di Sant’Anselmo all’Aventino, fino a quella di Santa Sabina, dove ha celebrato la Messa, il Papa ha dato inizio alla Quaresima nel giorno del Mercoledì delle Ceneri.
“Far risuonare in noi il grido dei nostri fratelli bisognosi, siamo chiamati ad essere una Chiesa Samaritana". Papa Francesco lo scrive nel Messaggio inviato ai fedeli brasiliani in occasione dell’apertura della Campagna di Fraternità 2020, che quest’anno ha per tema “Fratellanza e vita: dono e impegno”.
Papa Francesco, in Piazza San Pietro durante l'Udienza Generale odierna, incentra la sua meditazione sulla Quaresima. Con il Mercoledì delle Ceneri cominicia il cammino di quaranta giorni verso la Pasqua, verso il "cuore dell’anno liturgico e della fede". "È un cammino che segue quello di Gesù, che agli inizi del suo ministero si ritirò per quaranta giorni a pregare e digiunare, tentato dal diavolo, nel deserto", dice il Papa.
Inizia la Quaresima e con questa l’antico rito delle “stationes”: cioè fermarsi, “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera.