Il Vangelo di oggi “parla della correzione fraterna, e ci invita a riflettere sulla duplice dimensione dell’esistenza cristiana: quella comunitaria, che esige la tutela della comunione, e quella personale, che impone attenzione e rispetto per ogni coscienza individuale”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo la preghiera mariana dell’Angelus.
Il primo presidente a visitare Papa Francesco dallo scoppio dell’emergenza coronavirus sarà il polacco Andrzej Duda, che arriverà in Vaticano il 25 settembre. È il segno che anche la vita vaticana riprende, seppur lentamente. In questo mese, quattro ambasciatori sono attesi per le lettere credenziali, mentre prenderà congedo da Papa Francesco l’ambasciatore di Croazia presso la Santa Sede.
"Oggi desidero ringraziare tanti atleti di vari Paesi, che hanno offerto vari oggetti sportivi per l’asta solidale. Mi ha fatto molto piacere sapere che alcuni atleti hanno anche aperto la porta della loro casa per la gioia di un incontro diretto. L’iniziativa We Run Together ha fatto incontrare sullo stesso piano di dignità umana e sportiva campioni famosi e altri campioni che portano una disabilità e che così fanno onore allo sport". Con queste parole Papa Francesco accoglie in Udienza alcuni partecipanti all’iniziativa sportiva solidale We Run Together.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, Alessandro Mancini e Grazia Zafferani. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede.
La nuova enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti…” sarà firmata dal Pontefice il prossimo 3 ottobre ad Assisi. Lo hanno annunciato i Frati del Sacro Convento.
Il segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, inviato da Papa Francesco nel Paese dei Cedri nella giornata di digiuno e preghiera per il Libano, legge al popolo libanese una preghiera di Papa Francesco. "Ti affidiamo il Libano", è la richiesta del Papa, perché "realizzi la sua vocazione di messaggio di pace e di fraternità".
"Quest’anno il confronto su temi importanti relativi alla società, all’economia e all’innovazione richiede un impegno straordinario, per rispondere alle sfide provocate o rese più acute dall’emergenza sanitaria, economica e sociale". Il Papa apre così il suo Messaggio inviato ai partecipanti al Forum di “European House – Ambrosetti”.
“Facciamo parte di un’unica famiglia umana, chiamati a vivere in una casa comune di cui constatiamo, insieme, l’inquietante degrado. La crisi sanitaria che attraversa attualmente l’umanità ci ricorda la nostra fragilità. Comprendiamo fino a che punto siamo legati gli uni agli altri, inseriti in un mondo di cui condividiamo il divenire, e che maltrattarlo non può che comportare gravi conseguenze, non solo ambientali, ma anche sociali e umane”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza un gruppo di laici francesi impegnati sul fronte dell’ecologia.
Quello di Papa Francesco oggi è stato un lungo appello per il Libano, colpito un mese fa dalla tragedia dell'esplosione a Beirut. Il Pontefice, prima di congedarsi dai fedeli presenti all'Udienza Generale odierna, chiede fede, preghiera, digiuno per un paese così importante per il mondo, adesso messo in ginocchio dalle terribili esplosioni nella zona del porto avvenute il 4 agosto. La Giornata Universale di Preghiera e Digiuno per il Libano richiesta da Papa Francesco è venerdì 4 settembre.
Papa Francesco parla nel Cortile San Damaso del Palazzo Apostolico Vaticano. Lo fa per la prima volta durante l'Udienza Generale di oggi, con circa 500 fedeli presenti. "Riprendiamo i nostri incontri faccia a faccia, non schermo a schermo, questo è bello", dice subito il Papa.
"Abbiamo costantemente bisogno di ricordare che tutto è in relazione, e che la cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri". Lo ribadisce Papa Francesco nel Messaggio in occasione dell’odierna Giornata Mondiale di Preghiera per la cura del creato.
Un nuovo vescovo ausiliare per la Diocesi di Roma. Lo ha scelto stamane Papa Francesco nella persona di Don Dario Gervasi, attualmente parroco della Parrocchia della Resurrezione, in zona Giardinetti.
"Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". E' in questa frase che si può riassumere il cuore dell'Angelus odierno del Papa. Ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro il Papa spiega il senso del Vangelo di oggi. "Di fronte alla prospettiva che Gesù possa fallire e morire in croce, lo stesso Pietro si ribella e gli dice: Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai!. Crede in Gesù, lo vuole seguire, ma non accetta che la sua gloria passi attraverso la passione".
E' a Panama che questa volta ha pensato Papa Francesco. Il Pontefice fa arrivare la strumentazione sanitaria che serve a misurare la febbre e a valutare l'andamento dei contagi in situazioni rischiose come gli istituti di pena, i centri di accoglienza e le piccole comunità indigene dell'Arcidiocesi di Panama.
C'è un nuovo volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana e si chiama "Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport". Una sorta di “manuale” che suggerisce la possibilità di vivere lo sport – ma anche la vita stessa – secondo le indicazioni concrete di un coach d'eccezione: Papa Francesco.
"Servire un mondo ferito nella solidarietà interreligiosa: Una chiamata cristiana alla riflessione e all'azione durante COVID-19”.
Non è ancora il tempo delle udienze generali in piazza San Pietro, ma riprendono comunque le udienze generali con la presenza di fedeli: dal 2 settembre, Papa Francesco parlerà nel Cortile San Damaso del Palazzo Apostolico Vaticano.
La speranza. E' lei la protagonista dell'Udienza Generale odierna di Papa Francesco. In un mondo dove regna fortemente "la disuguaglianza sociale e una crescita econominca iniqua". Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Papa introduce così la sua catechesi: "In questo tempo di incertezza e di angoscia, invito tutti ad accogliere il dono della speranza che viene da Cristo. È Lui che ci aiuta a navigare nelle acque tumultuose della malattia, della morte e dell’ingiustizia, che non hanno l’ultima parola sulla nostra destinazione finale".
Sì, vanno bene le opere di carità, anzi sono indispensabili. Ma è “necessario che le opere di solidarietà non distolgano dal contatto con il Signore Gesù”. E questo perché “la carità cristiana non è semplice filantropia, ma, da una parte, è guardare l’altro con gli occhi stessi di Gesù, e, dall’altra, è vedere Gesù nel volto del povero”.
“Ricordo i miei incontri lì in quei giorni di festa, le benedizioni di mamme, bambini, coppie che chiedono un figlio… un vero inno alla vita che verrà”. Papa Francesco lo scrive in una lettera personale a padre Rubén Ceraci, parroco della comunità bonaerense di San Ramón Nonato, in occasione della sua festa patronale, il 31 agosto.