Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza il Presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa. Secondo quanto diffuso dalla Santa Sede, si è “espressa soddisfazione per le buone relazioni tra la Santa Sede e il Portogallo, come pure per il contributo della Chiesa alla vita del Paese, con speciale riferimento alla gestione dell’attuale crisi sanitaria, alla difesa della vita e alla pacifica convivenza sociale”.
“Io sempre dico che nello sport sono importanti due atteggiamenti. Primo, l’équipe: sempre lavorare in équipe, non da soli. Se non c’è l’équipe, non c’è il vero sport. Lo spirito dell’équipe. Invece, coloro che vogliono fare da soli, alla fine non fanno nulla o cercano la propria immagine, e danneggiano l’équipe”. Lo ha ribadito stamane il Papa nel breve saluto alla squadra di pallanuoto di Genova ricevuta in udienza
"Il Corso è un consueto appuntamento che, provvidenzialmente, cade nel tempo di Quaresima: tempo di deserto e di conversione, di penitenza e di accoglienza della misericordia". Papa Francesco riceve in Udienza, a conclusione dei lavori, i partecipanti al XXXI Corso sul foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Francesco apre il suo discorso parlando di San Giuseppe. "La lettera di San Giuseppe è anche stata scritta grazie al Cardinale Piacenza, Penitenziere Maggiore, ricorda il Papa. "Mi scuso di essere seduto, dopo il viaggio ancora le gambe si fanno sentire", dice a braccio il Papa.
Si è insediato ieri a Venezia monsignor Polycarpos Stavropoulos, nuovo Metropolita ortodosso d'Italia ed Esarca dell'Europa Meridionale. La cerimonia si è svolta nella chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia. Succede al Metropolita Gennadios, morto nell’ottobre scorso.
Con un evento online chiamato “Il nostro amore quotidiano” e un messaggio di Papa Francesco, il Dicastero Laici, Famiglia e Vita, la Diocesi di Roma e il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II inaugurano l’Anno della Famiglia promulgato da Papa Francesco in occasione del quinto anniversario dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia.
Papa Francesco ha nominato stamane 5 nuovi membri della Pontificia Commissione per l’America Latina.
Come di consueto, anche per i viaggi passati, l'Udienza Generale di oggi è dedicata al recente viaggio apostolico in Iraq. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Papa ricorda quei giorni storici appena trascorsi.
La prima volta di una suora segretario della Pontificia Commissione Biblica. Un esperto di comunicazione come consultore del Dicastero della Comunicazione. Papa Francesco nomina due spagnoli nei ranghi della Curia vaticana: Suor Nuria Calduch-Benanges è il nuovo numero 2 della Pontificia Commissione Biblica, e succede al gesuita Pietro Bovati; Daniel Arasa, invece, decano dalla Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce a Roma, è nominato consultore del Dicastero per la Comunicazione.
“Con grande gioia abbiamo appreso la notizia, che il Santo Padre ha annunciato la sua decisione di venire a Budapest per la Santa Messa alla conclusione del 52o Congresso Eucaristico Internazionale”. Lo affermano il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, e Monsignor András Veres, Vescovo di Győr e Presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, commentando l’annuncio del Papa ieri durante la conferenza stampa sul volo che lo stava riportando a Roma dal viaggio apostolico in Iraq.
Di ritorno dall’Iraq Papa Francesco ha incontrato, come di consueto, i giornalisti a bordo del volo papale, intrattenendosi in una lunga ed articolata conferenza stampa che ha trattato del viaggio apostolico appena concluso e anche di altri argomenti di attualità.
In un telegramma al presidente Barham Salih, Papa Francesco ha ringraziato la popolazione dell’Iraq per il “caldo benvenuto e la generosa ospitalità che mi è stata data durante la mia permanenza” e augurato “ferventi auguri e preghiere per la pace, l’unità e la prosperità della nazione”.
Secondo giorno del viaggio apostolico di Francesco in Iraq e per la prima volta, un Papa, celebra una Messa in rito caldeo. Succede proprio oggi pomeriggio, nella cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad, una delle 11 presenti nel Paese.
"Alla vigilia della partenza per il viaggio apostolico in Iraq, il 4 marzo, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza P. Amedeo Cencini, FdCC, Delegato Pontificio ad nutum Sanctae Sedis per la Comunità monastica di Bose, con il Priore della medesima, Fr. Luciano Manicardi". Lo si legge in un comunicato dalla Sala Stampa della Santa Sede diffuso nel pomerigggio di oggi.
“Le difficoltà fanno parte dell’esperienza quotidiana dei fedeli iracheni. Negli ultimi decenni, voi e i vostri concittadini avete dovuto affrontare gli effetti della guerra e delle persecuzioni, la fragilità delle infrastrutture di base e la continua lotta per la sicurezza economica e personale, che spesso ha portato a sfollamenti interni e alla migrazione di molti, anche tra i cristiani, in altre parti del mondo”.
Il viaggio in Iraq è “emblematico” ed un “dovere verso una terra martoriata da tanti anni”. Lo ha spiegato Papa Francesco ai giornalisti nel volo papale, salutandoli durante il percorso che lo ha portato da Roma a Baghdad.
Al via il 33/mo Viaggio Apostolico Internazionale di Papa Francesco: la meta è l’Iraq.
“Penso che la riflessione e il dialogo su questa Enciclica possa essere di aiuto non solo per la Federazione Russa, dove il dialogo tra cristiani e musulmani è chiamato a crescere, ma per la famiglia umana nel suo insieme.
Doppio appello per Papa Francesco durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza Generale di oggi. Francesco rivolge il suo pensiero al caro popolo del Myanmar ed è pronto a partire il prossimo 5 marzo, per l'Iraq. Un viaggio "desiderato e atteso".
"Oggi e la prossima settimana vogliamo vedere come, grazie a Gesù Cristo, la preghiera ci spalanca alla Trinità, al mare immenso di Dio Amore". E' lo stesso Papa Francesco che presenta il tema odierno della catechesi nell'Udienza Generale in diretta streaming dal Palazzo Apostolico.
Per accompagnare Papa Francesco nel suo imminente viaggio apostolico in Iraq la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) annuncia un nuovo e ambizioso programma del valore di 1,5 milioni di euro. Scopo dell'iniziativa è sostenere la gioventù cristiana della nazione mediorientale attraverso l’offerta di borse di studio per 150 studenti dell’Università Cattolica di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, per i prossimi quattro anni. Il progetto intende così promuovere la coesione sociale fra le diverse comunità religiose e assicurare agli studenti cristiani migliori prospettive di impiego.